giovedì 30 giugno 2022

Paragliding World Cup Romania 2022. Task 3.

Ogni mattina vengono inviate ai piloti le previsioni meteo del giorno. Per oggi danno basii intorno ai 2000m AMSL, venti deboli da NNE al mattino in aumento nel costo della giornata e in rotazione da E, mentre in quota è previsto SSO pertanto ci si aspetta che a base cumulo possa essere turbolento soprattutto in prossimità delle creste. Pertanto viene assegnato un percorso di gara di 66 km che si sviluppa verso N in pianura, lontano dai costoni e dalle creste.
Il cilindro dello start molto ampio da la possibilità di scegliere diversi punti per posizionarsi, poi si va verso N dove a circa 17km in prossimità di una bassa linea di cresta di trova la seconda boa, poi si vira verso E dove dopo circa 16km in prossimità della città di Hateg si trova la seconda boa. Poi inizia un lunghissimo traverso di 21km verso S per rientrare in prossimità del decollo, smarcare l'ultimo turn point e tornare verso N in piana verso la End of Speed Section ed il Goal a circa 9km.
Sulla base dell'esperienza dei giorni passati lo start viene fissato più tardi, alle 1345 affinché le condizioni di termica siano migliori.
I primi a decollare fanno un po' fatica a salire davanti al decollo e qualcuno inizia a dubitare che un percorso di gara così tanto in pianura sia fattibile.
Circa mezz'ora dopo i primi decolli le condizioni migliorano e dietro il decollo sopra una parete in sottovento esposta a S si forma un bel cumulo con base a circa 2650m giusto per confermare che le previsioni meteo qui in Romania sono da prendere con le molle. 
Pochi minuti prima dell'apertura dello Start Pilon siamo tutti a 2650 a 1,6km dal cilindro, qualcuno in nube e qualche altro più basso in prossimità del cilindro. Purtroppo il cumulo sotto il quale stavamo aspettando pazientemente ed ordinatamente, terminato il suo ciclo, ha iniziato a dissolversi e come succede in questi casi, si è creato il caos. I piloti iniziano ad andare da tutte le parti come mosche impazzite facendo a sportellate per cercare di perdere meno quota possibile in attesa che qualcuno trovi un'altra ascendenza. Purtroppo prima di riuscire a trovare un'altra ascendenza lo start ha aperto e quindi sono dovuto  partire in svantaggio di quota rispetto ad altri.
Partiamo così in direzione S verso la prima boa passando sopra la linea si colline a NO del decollo. Dopo qualche chilometro si trova termica e il gruppo si ferma a rifare quota mentre qualcuno prova subito a scappare nella speranza di trovare ascendenza più forte e prendere vantaggio. Ed è così infatti, poi andiamo avanti e più le condizioni migliorano e si è così già creato un distacco tra i primi e gli inseguitori. Prima della boa si trova altra ascendenza forte e si sale fino a 2700-2800m per poi dare la boa e virare in direzione est per la seconda boa. Qualcuno che ha azzardato ad andare basso ora di trova a lottare contro il vento mentre in quota si viaggia senza grossi problemi. 
Fatta la boa nelle vicinanze di Hateg si inizia il  rientro verso le collinette a NO del decollo. Le condizioni sono davvero eccezionali e le termiche raggiungono i 6m/s e la base è sopra i 3000m, tant'è che qualcuno sforerà di qualche metro il limite imposto di 3050m, ma senza essere penalizzato per sua fortuna.
Oggi Clopotiva sta davvero facendo vedere a tutti le enormi potenzialità che offre per il volo in parapendio.
Arrivati alla boa sulle collinette si fa la quota necessaria per andare in goal con un'efficienza richiesta ragionevole, intorno a 7:1 ma l'ultimo parte controvento è addirittura in buona parte tutta a salire, tanto da farmi arrivare in goal con più di 700m sopra l'atterraggio ed in ritardo rispetto ai primi.
Taglia per primo la ESS Joachim Oberhauser ma, in virtù del nostro discutibile sistema di punteggio,  vince la task  A. Tallia, Joachim secondo e terzo S. Mettetal. Luca Mammucari finalmente mette dentro una bella task chiudendo in 18° posizione, Federico B.Manzone 31° e a seguire gli altri.
In classifica generale il nostro Joachim consolida la prima posizione.




mercoledì 29 giugno 2022

Paragliding World Cup Romania 2022. Task 1.

Paragliding World Cup Romania 2022.
Task 1.
Dopo la pausa forzata di ieri a causa della possibilità di temporali che poi non ci sono stati, oggi si comincia.
Le previsioni danno basi tra i 2000 e i 2500 m AMSL con venti deboli da NNE.
Viene assegnata una task di circa 73km con start sul costone, poi si va verso est lungo il costone, poi si attraversa trasversalmente la pianura per andare a toccare il cilindro della boa in direzione NO, rientro verso la boa dello start in prossimità del costone e poi ultimo tratto in piana contro vento per raggiungere la End of Speed Section ed il goal.
Lo start è fissato alle 1345 e l'apertura della finestra di decollo alle 1230. Tutti decollano presto perché l'esperienza del training day dice che all'inizio si faticherà a salire.
I cumuli sono sulle creste più alte mentre in prossimità dello start solo qualche barbula e si riesce a salire solo fino a 1800m nulla di più, si preannuncia una giornata molto dura soprattutto considerato i tanti chilometri che ci aspettano in pianura.
Alle 1345 si parte in direzione est. La linea migliore sembra essere quella appena fuori lungo il piede del costone. Arrivati in prossimità del decollo dovremmo fare rifornimento di quota per prepararci al traverso e arrivare a quota di sicurezza dall'altra parte, invece dopo pochi giri a soli 1400m il gruppo parte. Siamo ancora pressoché tutti insieme quindi non dovrebbe essere difficile trovare termica pertanto decido di seguirlo.
Dall'altra parte si fatica non poco a salire e Luca Mammucari atterra nel greto di un fiume.
Tornati a quota di sicurezza si continua in direzione est verso la boa ma non lungo i costoni che non portano, ma appena fuori. Arrivati alla boa qualcuno prova a continuare lungo il percorso ottimizzato che punta direttamente in pianura in direzione NO, mentre altri, compreso io, tornano indietro qualche chilometro paralleli al costone allontanandoci dalla rotta ottimizzata. 
All'inizio il gruppetto che ha scelto la piana sembra aver trovato una buona linea e li vediamo alti in direzione della boa. Superato l'abitato di Cârnești però ci ricongiungiamo con loro e proseguiamo verso la boa che si trova in quota su una gruppo di montagne. Smarcata la boa troviamo finalmente un buon valore che ci riporta a 1800m, quota che ci consente di dirigerci in direzione Sud e scavallare una serie di montagne che ci separano dall'ultima boa in prossimità del costone. Arrivati in boa c'è termica e si fa la quota necessaria per l'ultima planata verso il goal. Quando lo strumento fa efficienza richiesta 7 parto dietro i primi, ma la planata è davvero pessima e dopo qualche chilometro ci dobbiamo fermare a rifare quota. Tra i primi ad agganciarla c'è il fenomenale Joachim Oberhauser. Fatto qualche giro si parte a tutta Speed verso la End of Speed Section.
Purtroppo la mia vela continua a chiedere l'orecchia sinistra a full speed e sono costretto a tenere un dito su B3 per prevenire la chiusura ma ogni tanto ciò non è sufficiente e sono costretto a mollare l'acceleratore riaprire l'estremità chiusa e affondare di nuovo l'acceleratore, ma così facendo perdo qualche posizione.
Come nel training day la zona in prossimità del canale che porta acqua a dei bacini artificiali nella piana è molto generosa e quasi tutta a salire, così arriviamo tranquillamente a meta.
Chiude primo Nicolas DINH, seguito a un secondo da Joachim Oberhauser, io a 55 secondi dal primo mi classifico 18, poi a seguire Tommaso Carlini 19°, Tiziano Trambaioli 22°, Federico Brown Manzone e Paolino Veratti 29°, Valerio Marchetti e Marco Littamé, che ha volato lungamente davanti ma è stato sfortunato sul finale, 47°, Federico Nevastro 93°. Purtroppo non riescono a completare il percorso di gara Silvia Buzzi Ferraris e Luca Mammucari.
Personalmente considerato che dopo la Pre-PWC a Brasov non avevo più volato, sono soddisfatto del risultato.

https://live.pwca.org/scores/

Sarà una gara lunga e il posto ha già fatto vedere di non essere per nulla facile e scontato.
Ai prossimi aggiornamenti.

Paragliding World Cup Romania 2022. Task 2.

Paragliding World Cup Romania.
Task 2.
Alle 10.00 si parte per il decollo su una strada sterrata polverosa ma bel tenuta (come la quasi totalità delle strade qui in Romania, loro si che hanno imparato dai romani, noi italiani invece lo abbiamo dimenticato) che sale dolcemente sulla montagna sino ad un grandissimo pratone erboso, il decollo.
Le previsioni per oggi danno la possibilità di sovrasviluppi ma non nella nostra zona, venti da NNE ma più sostenuti di ieri, in modo particolare nella valle che sale a ovest del decollo.
Viene assegnato un percorso di gara di 86km che dopo una primo tratto in direzione Ovest quasi alla fine della valle, poi si rientra lungo il costone fino a Clopotiva per smarcare un grande cilindro di 7km di raggio, per poi andare  dentro le creste più alte verso sud, uscire nuovamente sulla boa in piana di raggio di 7km e rientrare un'ultima volta sulle creste più alte del massiccio del parco nazionale del Retezart.
Fatta la boa il cui cilindro resta in sottovento ad una linea di cresta, si va dritti verso la piana per  con il goal a circa 17km.
Lo start è fissato alle 13.30 e si inizia a decollare alle 12.30 per cercare di salire, cosa non scontata ad inizio giornata su un costone esposto a Nord come abbiamo imparato nei giorni scorsi, e posizionarsi in prossimità del cilindro in una zona attiva per riuscire a stare sempre alti.
Ci sono diversi gruppetti e quasi allora di apertura dello start pilon coloro che sono andati a girare termica di sottovento dietro il decollo riescono a salire meglio fino a 2000m AMSL e partono, seppur più distanti, con vantaggio di quota rispetto agli altri che arrancano tra i 1700-1800m.
Andando in direzione Ovest verso la boa si viaggia bel oltre i 60km/h segno che c'è un bel vento in cosa con cui bisognerà fare i conti al rientro.
Chi è più alto riesce a tenere la linea del crinale più alto, mentre chi è in basso deve fare i conti con una serie di crinali che scendono ortogonalmente alla valle e che sono avari di termica.
Smarcata la boa si fa dietro front in direzione del decollo e tornando ci si ferma diverse volte a salire perché nei traversi si scende parecchio dovendo lottare con il vento. Chi è più basso si trova spesso nel sottovento dei crinali e qualcuno è costretto ad atterrare, tra questi Luca Mammucari, Tommaso Carlini e Federico Brown Manzone, mente riesce a salvarsi Marco Littamé che trova termina in piana e fa contenti altri che stavano per mettere le gambe dall'imbrago per atterrare.
Il resto della ciurma, me compreso, riesce a rientrare nella zona dove la valle si allarga e finisce l'effetto Venturi che accelera la brezza.
A circa 1000m (350m AGL) su delle basse colline agganciamo un termica che ci porta sopra i 1800m permettendoci di proseguire verso la boa in prossimità dell'abitato di Clopotiva. Il gruppetto che ci eravamo lasciati dietro aveva invece trovato un buon valore di termica e ce lo troviamo altissimo sopra di noi.
La gara è ancora lunga e con qualche buona linea sarà possibile recuperare lo svantaggio di quota.
Smarcata la boa il gruppo di testa con Joachim Oberhauser, Valerio Marchetti, Tiziano Trambaioli e io qualche centinaio di metri indietro, fa rotta verso il costone per cercare di fare i 2000-2200m che servono per provare ad avventurarsi lungo le valli strette e ricoperte di un fitto bosco di faggi e betulle, e raggiungere la boa.
Fatta la quota minima necessaria si parte seguendo la cresta che porta dritta verso la boa sul massiccio montuoso del Retezart a circa 2200m, confidando nella generosità dei pendii e si qualche cumuletto sulla via.
Verso Est a circa 15km sulle cime si è formato un contesto che sta scaricando. Molti di noi pensano che a breve riceveranno via radio la richiesta del direttore di gara di andare ad atterrare perché la task è stata stoppata. Invece nulla, si continua. Fortunatamente il vento da NNE tiene il contesto fermo e non avanza verso di noi.
Fatta la boa in quota si torna fuori verso Nord a full speed fino ai piedi dei primi crinali e nuovamente dentro in direzione SE verso l'ultima boa in quota, ma questa davvero tanto in quota, il cilindro infatti cade a circa 2400m e su una cresta in sottovento rispetto ad una più a valle in prossimità della quale c'è termica forte. Il primo gruppo riesce a sfruttala fino a base cumulo intono ai 2750m e parte per la boa che dista meno di 1km. 
Io mi trovo con Tiziano Trambaioli e Valerio Marchetti 200m più in basso del gruppo e quando questi partono, la termica diventa più debole perché io cumulo di sta dissolvendo e in pochissimo tempo ci troviamo a girare nel blu una termica molto scarrocciata dal vento che ci allontana dal punto migliore per smarcare il turn point.
Il primo gruppo intanto sta smarcando la boa e si avvia a torna indietro sul percorso dell'andata. Una volta raggiunto il sopravvento, trova una linea portante che gli consente di planare per circa 16km senza doversi fermare a girare null'altro. Joachim in super forma chiude per primo in 2h 49' 32''.
Io ed i miei compagni di sventura, lasciano la termica a 2700m e facciamo gli 800m che ci separano dalla boa con una planata discreta, ma non appena ci giriamo per tornare indietro in sopravvento, iniziamo a sprofondare nel vento, provo a forzare ma niente, abbiamo efficienza 3 tanto da non riuscire più a scavallare la cresta che si trova a N rispetto a noi e siamo costretti a girare verso est imboccando una valletta che scende verso NE, allontanandoci dalla rotta per il goal. Proviamo a sfruttare la dinamica di pendio ma non funziona perché il vento è pressoché parallelo alla cresta.
Scendendo la valle fa una piega verso NO, in quel punto il pendio ben esposto al sole pomeridiano ed è anche protetto dal vento, ci sono quindi tutti gli ingredienti per una termica di sottovento. Ci provo e mi va bene, così riesco a rimontare in sopravvento e trovare termica che mi consente di fare la quota necessaria per andare verso il goal con una efficenza richiesta di 6,5 col senno di poi troppo consentiva considerato che sono arrivato in goal con 600m da smaltire chiudendo in 20° posizione ma con un netto ritardo di 25 min dal primo.
Valerio continua lungo la valle trovata termica appena davanti al costone, fa la quota necessaria per arrivare in goal in 26° posizione.
Tiziano invece non riuscendo a superare una cresta è costretto a deviare ancora di più a NE  allontanandosi ulteriormente dal percorso ottimizzato e chiudendo 48°.
 Paolino Verratti e Marco Littamé, che si erano attardati al rientro dalla prima boa, chiudono rispettivamente 35° e 38°.
La classifica generale dopo due task vede Joachim Oberhauser primo seguito dal brasiliano Rafael Barros e dal coreano Jungman Choi.
Per l'Italia seguo io 15°, Paolo Veratti 22°, Valerio Marchetti 28°, Tiziano Trambaioli 35°, Tommaso Carlini 66°, Federico Brown Manzone 75°, Federico Nevastro 108° Luca Mammucari 120°.
Purtroppo ha dovuto lasciare la competizione e rientrare a casa Silvia Buzzi Ferraris per uno strappo alla schiena che non le consentiva di volare, in bocca al lupo!
Il task setting di oggi e stato giudicato da molti non appropriato alle condizioni con una grossa difficoltà all'inizio che ha messo per terra il 30% dei piloti dopo pochi chilometri e una boa in sottovento in montagna.
Sicuramente l'organizzazione farà tesoro dei commenti dei piloti.