sabato 8 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 6

Anche oggi, ultimo giorno di questo evento, è stato molto complicato dal punto di vista meteo. Gli organizzatori non ci hanno portato dal decollo a nord per paura della pioggia prevista nella zona, rimaniamo quindi a Colimaçons dove però le condizioni risultano marginale, base molto bassa e attività termica quasi nulla.
La prova disegnata è di 38 Km, uno zigo-zago in zona Saint Leu e poi una andata a meta a nord, in zona Saint Paul.
La finestra di decollo viene rinviata per tre volte poi viene cambiato, spostando tutto un po' verso nord dove sembra lavorare meglio.
La scelta risulterà perfetta, e questo permetterà di salvare una giornata che altrimenti era inesorabilmente destinata alla cancellazione.
Le poche ascendenze che si trovano sono sufficienti a muoversi, alcuni preferiscono stare appoggiati al costone ma con quote minime sul terreno, altri rimangono esterni, più bassi ma con più margine di movimento. A tratti è molto veloce, ma se non ci si ferma quando è necessario farlo poi è difficile risalire.
Archiviate le 4 boe in zona decollo, l'andata a meta di 15 Km verso nord-ovest è molto semplice e veloce essendo a favore di vento. Il primo chiude in 1h:10m, non male considerando il posto e la meteo. Migliore degli italiani Fulvio in posizione 26.
Trovate come sempre i risultati a questo link.

giovedì 6 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 5: CANCELED

Il sistema metereologico di un'isola oceanica tropicale è tutto fuorché semplice, in particolare per quanto riguarda i venti. Basti dire che se i venti ruotano a Nord, si va a decollare più a sud.
Cercando di semplificare, volando nella bolla di calma che gli alisei creano sottovento all'isola, quindi tendenzialmente sul lato ovest, si devono controllare le posizioni delle due convergenze che si formano agli estremi nord e sud della bolla stessa. Se si avvicinano, per una rotazione del vento, a breve il vento rinforzerà. Le chete sulle onde sono un altro chiaro segnale.
Quando gli alisei rinforzano, sui bordi della zona d'ombra si creano due aree depressionarie che richiamano aria verso est nella zona d'ombra. Questo è il fenomeno che ci si aspettava per oggi.
Si sale comunque in decollo presto e si cerca di valutare. Il mare è molto scuro e si vede chiaramente la linea di convergenza pochi chilometri a nord del decollo, che sembra però stabile.
Si tenta una prova di 40 Km tutta nella zona tra il decollo e le antenne di Piton de Saint Leu.
Il vento in decollo è già parecchio sostenuto e le prime chiamate di Livello 2 arrivano già prima dello start.
Mentre in basso la situazione è abbastanza al limite, sotto le basi la situazione è tranquilla, tanto che il primo gruppo di circa 30 piloti percorre i primi 25 Km in maniera abbastanza semplice, ma a questo punto, a 57 minuti dallo start, la prova viene cancellata; i problemi principali sono le condizioni di vento molto forte sotto i 500 metri e un ingresso di vento da Nord-Est a base cumulo, che se riuscisse ad entrare e scendere creerebbe un fenomeno simile al Föhn con l'ulteriore problema che essendo un isola, prima o poi il terreno finisce e inizia l'acqua.
È mancato quindi un soffio alla validazione della prova, un po' di amaro in bocca rimane visto che a Fulvio, Peter e me le cose stavano andando abbastanza bene, ma come sempre, Safety First, per cui sicuramente la scelta è stata giusta.
Domani è prevista pioggia per cui la prova è già stata cancellata, probabilmente si farà una gita turistica, mentre sabato sembra che le condizioni siano buone per utilizzare un altro decollo, spostato a sud, perciò Stay Tuned!
Trovate come sempre i risultati a questo link.Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.

mercoledì 5 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 4

Anche oggi la meteo non aiuta gli organizzatori, il vento è abbastanza sostenuto considerando l'altezza della base, per cui di nuovo si prospetta una giornata di passione.
La prova è una andata e ritorno fino a Saint Pierre, circa 28 Km a sud di Saint Leu. In totale 55 Km di cui la prima metà controvento.
Come era possibile prevedere, la base a 900 metri crea una compressione che accelera il vento in corrispondenza dei rilievi. Il primo che incontriamo sul percorso è quello oramai tristemente famoso delle antenne, dove risulta impossibile passare sopra e quindi si deve obbligatoriamente aggirare. I più temerari a questo punto girano l'angolo sopra le case, e intendo dire letteralmente sopra le case, per portarsi sopravvento. Per i più conservativi si prospetta invece una lunga sosta per riuscire a fare quota e rimontare il vento per passare oltre. Molti come nei giorni scorsi rinunciano.
Passato l'ostacolo sembra tutto molto facile, anche se il terreno sale e lo spazio tra questo e la base si riduce a circa 400 metri e quindi ci si sposta molto lentamente e ci si ferma continuamente a salire. Arrivati alla boa però si entra in una nuova compressione, dovuta al costone proprio in corrispondenza del cilindro. Chi non conosce il posto rimarrà impantanato nella forte discendenza, gli altri finalmente a favore di vento rientrano verso la meta abbastanza agilmente.
Chiudono il percorso in 17, i primi anche relativamente veloci. Vince lo svizzero Küffer in 2 ore 25 minuti.
I migliori tra di noi si fermano a metà strada. Oggi per lo meno il problema ai Live Trackers è stato risolto, quindi tutto è più agevole per noi e per chi vuole seguire la gara.
Trovate come sempre i risultati a questo link. Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.
Per domani la meteo è incerta, ci si aspetta un rinforzo ulteriore del vento. Tutti i tempi sono anticipati per cui si va in decollo alle 7.30.

martedì 4 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 3

Purtroppo quello che sembrava impossibile, si è invece avverato. La giornata di oggi, partita in realtà abbastanza bene, si è rivelata peggiore addirittura di ieri.
La mattina avevamo il cielo azzurro e terso, le previsioni sono abbastanza buone anche se la rotazione verso nord degli Alisei desta qualche preoccupazione.
La prova di conseguenza è sviluppata tutta verso sud, nella zona di Saint Pierre, per un totale di 54 Km.
Ma mentre durante il briefing la prova sembrava azzeccata, già 10 minuti dopo, al momento di dare gli orari, l'ombra aveva coperto buona parte della zona di gara, e nessun tandem in volo saliva.
Di nuovo, cambio di tattica, considerare la prova una gara di sopravvivenza a chi vola più a lungo.
Una confluenza a nord del decollo lavora bene, ma non per tutti, poi si tratta di girare bolle fino alle famigerate antenne di Piton de Saint Leu, dove il vento forte e contrario mette per terra quasi tutti. Un gruppetto riesce a rimanere alto e a passare forse il punto più critico del percorso. Proseguendo comunque il vento rimane è la giornata non è per nulla generosa, quindi anche il gruppo di superstiti pian piano si decima.
Riescono a chiudere il percorso in 3, Per primo l'ottimo Robert, degli italiani l'unico a passare le antenne riuscendo a volare una ventina di chilometri di percorso è stato Peter, con una grande pazienza che anche lui non sospettava di avere.
Per domani là meteo promette qualcosa di meglio. Speriamo.
Purtroppo, come avrete notato, il live tracking ha dei problemi, e probabilmente non si riuscirà a risolverli per la prova di domani.
Trovate come sempre i risultati a questo link.
Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.


lunedì 3 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 2

Oggi, probabilmente, ci siamo un po' fatti prendere dall'entusiasmo dopo la straordinaria giornata di ieri e dalle previsioni che promettevano qualcosa di simile, ma fin dal mattino presto avevamo tutti i segnali che le cose sarebbero state molto differenti: cielo velato, molta umidità, e una volta arrivati in decollo, la base si posizionava più o meno alla sua altezza. Malgrado ciò, con un ottimismo davvero invidiabile, la prova fissata conta ben 73 Km, poi ridotti a 63, con una andata a meta a sud, fino alla città di Saint Pierre. Rimane un certo scetticismo tra i piloti, ma in effetti se la giornata evolve verso qualcosa simile a ieri, tutto può diventare fattibile.
I primi che decollano, però faticano a rimanere in volo, qualcuno non ci riesce proprio, e in ogni caso difficilmente tornano alla quota decollo, per cui una mossa non priva di senso risulterà attendere qualche minuto prima dell'apertura dello start prima di decollare.
I primi sette Km, a nord del decollo, risulteranno molto selettivi, molti piloti atterrano affrontando questo tratto di gara. I superstiti si spingono lentamente a sud, rasentando il terreno e sfruttando le poche bolle a disposizione. Alle volte conveniva volare sul litorale rispetto al pendio, poiché pur più basso come quota, avevi qualche centinaio di metri rispetto al suolo per riuscire a spostarti.
Arrivati alle antenne di Piton de Saint Leu, il vento rinforza nettamente, da sud, quindi tutto diventa ancora più difficile, e non se ne sentiva il bisogno. Ci si lascia scarocciare verso la costa, e tra coloro che riescono a scollinare in cinque trovano il ciclo giusto e fanno di nuovo base, riuscendo a volare circa 30 Km di task. Fulvio è riuscito a rimanere con il primo gruppetto atterrando poco dopo Piton de Saint Leu.
Trovate i risultati ufficiali a questo link, mentre tutte le info in real time e il live tracking sono sulla home della PWCA.
Domani dovrebbe essere meglio, per cui, come sempre, Stay Tuned!

domenica 2 ottobre 2016

PWC Reunion 2016 - Task 1

Questa isola è veramente piena di sorprese. Quasi tutti i piloti della spedizione italiana hanno avuto modo di volare alcuni giorni prima dell'inizio della competizione, e ogni giorni ha avuto condizioni differenti, da deboli e ventose a generose. Ma oggi, prima prova di questa tappa di Coppa del Mondo, è stata anche a detta dei piloti locali una giornata veramente straordinaria.

Qui la sveglia suona presto, perché le navette partono dal HQ alle 8 del mattino. Qui si vola presto, tutti i giorni si prevede di partire sulle 11 e di avere lo start prima di mezzogiorno.
La situazione meteorologica generale è abbastanza semplice: come ogni isola oceanica, investita dagli alisei tutto l'anno, l'unico modo di volare in parapendio è "nascondersi" sottovento alle montagne. Nel caso della Reunion, si vola nel lato ovest dell'isola, protetti dai vulcani che superano i 3000 metri di quota.
L'area di volo è quindi limitata al cono d'ombra rispetto ai venti meteo, quindi una giusta previsione è vitale per decidere il tema di gara.

Oggi viste le condizioni, la commissione decide per una prova di 70 Km, che per la Reunion è una distanza di tutto rispetto. Si tratta di uno zig-zag in una zona di circa 18 Km, con arrivo a meta nell'atterraggio di Avirons, circa 10 Km a sud di Saint Leu. Lo start è fissato per le 11.50.
All'inizio, appena decollati, sembrava tutto abbastanza complicato, termiche poco potenti e cicli piuttosto lunghi. Subito un gruppo parte veloce e basso verso la prima boa. Ricordando le condizioni dell'isola, in molti non seguono e tengono una rotta più alta, ma questa volta è un errore. La giornata letteralmente esplode, si crea una confluenza molto potente che rende il percorso relativamente semplice, e quasi impossibile riprendere il primo gruppo.

Chiudono praticamente tutti, il primo, il sudafricano Rainsford, in 2 ore e 27 minuti. Il gruppo degli italiani è tutto a meta ma purtroppo con la tattica sbagliata. Oggi essere conservativi non ha pagato.

La meteo promette altre ottime giornate per cui Stay Tuned!