lunedì 27 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Conclusioni

Tornando verso l’Europa, cerchiamo di fare il punto su quello che è stato questo evento.
Iniziando con un doveroso tributo alla organizzazione: nessuno credo avrebbe potuto immaginare che fosse possibile mettere in piedi una Superfinale di Coppa del Mondo in un altro luogo dopo l’alluvione di Baixo Guandu; tutti eravamo pronti al peggio, ma chi ha partecipato non ha avuto per un solo istante la percezione di un evento costruito in meno di 10 (dieci) giorni. La prefettura ha sicuramente dato un enorme supporto ma i ragazzi hanno creato dal nulla qualcosa di incredibile: trasporti e recuperi perfetti, cerimonie di inaugurazione e chiusura in grande stile, tanti appuntamenti serali per i piloti e gli accompagnatori, tutto il paese coinvolto e partecipe, media da tutto il Brasile presenti in decollo e alle premiazioni. Se per un attimo facciamo mente locale e pensiamo ad alcuni eventi organizzati in Italia con mesi e mesi di tempo a disposizione, l’imbarazzo e lo sconforto cresce come anche la riconoscenza a questi ragazzi che ci hanno permesso di passare 15 giorni speciali.
La meteo, bisogna dirlo, ha partecipato in maniera pesante al successo della Superfinale: 9 task valide sulle 10 giornate disponibili, dieci giorni di volo, un solo giorno di pioggia coinciso con il rest day, condizioni che sono spaziate da primaverili con termiche forti e basi alte, alle classiche brasiliane, deboli e variabili senza quote; questo ha permesso di avere prove di ogni tipo, superveloci a tutta dall’inizio alla fine, brevi ma complesse da leggere e da ragionare; lunghe ma poco tecniche, diciamo panoramiche; triangoli con rientri controvento che hanno messo a dura prova i concorrenti. Insomma ci si è confrontati su tutti i terreni, e quindi i vincitori hanno potuto dimostrare la loro completezza in ogni condizione e tipologia di gara.
I nostri sinceri complimenti vanno al “bocia” spagnolo, il ventitreenne Francisco Reina Lagos, che ha condotto una gara perfetta, dalla prima prova sempre nei primi a meta, mai attendista, sempre davanti ma senza rischiare, da veterano delle competizioni.
Keiko Hiraki, prima nella classifica femminile, invece, è venuta fuori sulla distanza, si è limitata a commettere meno errori delle rivali, ed è anche questa una qualità che le ha permesso di vincere questa Superfinale.
La Francia, nella classifica per Nazioni, ha dominato questo evento dall’inizio alla fine, con 6 piloti nei primi 15, per cui un plauso meritato va ai nostri cugini ed avversari naturali.

Per quanto riguarda la squadra italiana, siamo sempre stati competitivi, combattendo con la Francia fino alla fine. Qualche errore di troppo in alcune task non ci ha permesso di impensierirli più di tanto ma siamo comunque le uniche due squadre che si sono contese l’evento. Direi quindi che abbiamo ben figurato, giustamente l’Italia deve sempre puntare alla vittoria ma questo secondo posto strameritato ce lo siamo comunque guadagnato davanti alla Svizzera, al Giappone ed alla Spagna che hanno volato molto bene.
Un po’ di rammarico per Joachim, che ha volato in maniera perfetta fino all'ultima prova, dove la sua unica sbavatura dell'evento gli è costata il primato che sembrava ormai consolidato. Questo nulla toglie a quanto ha dimostrato durante tutta la competizione, un secondo posto in Superfinale di Coppa del Mondo rimane un risultato eccezionale, ma purtroppo invece che diventare la quinta Leggenda italiana raggiunge Scialla nella lista dei quasi Campioni.
Un grande Peter in dodicesima posizione, Christian, Maurizio, Luca e Scialla nei 30. Per il Dalla e Paolines, alla loro prima partecipazione in Superfinale, tanta esperienza e qualche soddisfazione personale con ottimi piazzamenti nelle singole prove.
Nicole è stata sfortunata, pur essendo riuscita a volare sempre nel gruppo dei primi, a differenza della sue concorrenti, ha pagato la minore continuità, e gli scarti non sono bastati a colmare i 100 punti che la separano da Keiko. Sappiamo che il terzo posto finale non la appaga e che è delusa dalla propria prestazione, ma questa è la mentalità dei più forti che la porterà a fare meglio in futuro.

Non voglio parlare qui del discorso vele, ricorsi, eccetera: è una pagina veramente triste e stonata di questo evento, qualunque sia il responso ufficiale, che ha rischiato e rischia tuttora di rovinare un evento altrimenti perfetto.

Un pensiero finale va alla popolazione e ai nostri amici di Baixo Guandu, che lentamente stanno cercando di tornare alla normalità, e a Petra, a cui auguriamo una pronta guarigione dopo l'incidente occorso atterrando durante l'ultima prova.

sabato 25 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 11



Siamo arrivati al'ultimo giorno di questa competizione. Nella notte i piloti hanno ricevuto una mail dalla PWCA in cui si dichiara che le classidiche  rimarranno provvisorie fino a quando non si otterranno delle risposte ritenute soddisfacenti da parte degli enti omologatori.
Nel frattempo, é stato modificato il regolamento 2014 che prevede adesso una tolleranza sulle misure della vela dell'1%. Se così rimanessero le cose, questo Enzo2 molto probabilmente non potrebbe partecipare alla prossima tappa in Messico, con conseguenze che si possono immaginare.
Oggi comunque é una gjornata splendida, i cumuli sono già definiti alle 9.30 del mattino, vento leggero da nord. Tutto promette bene.
La task è comunque conservativa, essendo l'ultimo giorno e dovendo fare la cerimonia di chiusura in serata: 70 Km disegnati attorno a Valadares.
Da subito si capisce che sarà velocissima, c'è vento, intorno ai 10 km/h, ma le condizioni sono potenti e quindi non impensierisce. E' una tirata unica dall'inizio alla fine, tutto a tutta speed, ed i primi arriveranno sotto le due ore. Unico punto critico una valletta che dava un forte sottovento nella direzione da cui si arrivava. L'arrivo a meta era in corrispondenza di Ibituruna, e c'era il trucco: sotto una certa quota diventava difficile riuscire ad entrare; molti piloti, tra cui purtroppo anche Joachim, arrivano nel gruppo di testa ma poi impiegano una decina di minuti prima di riuscire a salire abbastanza per entrare nel cilindro. Speriamo che questo non comprometta nulla per la classifica generale,  Francisco Reina, il ragazzino spagnolo in seconda posizione, è arrivato nei 5. Anche Scialla fa lo stesso errore.
Nei primissimi a meta Paolines, Christian e Maurizio. Nicole un po' in ritardo ma seconda tra le donne, , ma Keiko oggi è stata velocissima e probabilmente sarà prima in generale.
Stasera la premiazione purtroppo si limiterà alla classifica femminile, tutto il resto sarà rimandato a data da destinarsi.

PWC Superfinal 2013: Day 10

Oggi siamo in decollo con una fitta nebbia aspettando che la base si alzi.
Ci sono nuovi complaints in vista, mentre alcuni piloti francesi, per protesta, hanno deciso di interrompere la loro partecipazione alla Superfinale. Una decisione comunque bisogna prenderla, qualunque essa sia. Goran, presidente della PWCA, si lamenta pubblicamente e ufficialmente della mancanza di supporto da parte degli enti omologatori, che si rifiutano di rispondere ad una semplicissima domanda, rimandando la palla al mittente.
La giornata promette veramente bene, e si decide finalmente per la prova classica di Valadares, una andata a meta a Caratinga, 97 Km con passaggio obbligato a Don Cavati.
Anni fa questo tema era veramente impegnativo, ma ora con questi mezzi è sicuramente una corsa velocissima.
La parte più complicata del volo sono i primi dieci Km a sud di Ibituruna, che i piloti interpretano in maniera differente formando vari gruppetti. Sembra essere meglio la parte sinistra del campo di gara, leggermente sopravento, in molti si trovano bassi prima della valle di Engenheiro Caldas, ma poi si riesce ad intercettare la confluenza ed inizia una corsa sfrenata verso la meta.
Alcuni punti messi in ombra a lungo dai cumuli saranno le uniche difficoltà del percorso per chi tenta di scappare basso, altrimenti si riesce a coprire i rimanenti 80 Km di task mantenendo le basi.
Il primo gruppo archivia la prova in 2h 14m, un tempo veramente incredibile anche considerando i 12 Km/h di vento a favore. La media è superiore ai 37 Km/h per un percorso di quasi 100 Km.
Tante "smiling faces" nell'aeroporto di Caratinga.
Luca dovrebbe essere nei primi tre, bene anche Scialla, Joachim, e Christian.
In generale Joachim resiste al primo posto, mentre l'Italia è ancora dietro alla Francia nella classifica per nazioni.
Nicole, pur avendo vinto la prova odierna, rimane in quarta posizione, ma il podio è assolutamente alla sua portata.

venerdì 24 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 9

Terzultima prova di questa Superfinale un po' particolare, durante la quale purtroppo gli aspetti legali e burocratici hanno preso il sopravvento sullo sport.
Ancora non è stata presa una decisione in alcuna direzione, la gara va avanti come se nulla fosse, ma gli animi in realtà sono tesi e si percepisce.
La giornata comunque sembra ottima dal punto di vista meteo, per cui si decide una Task di 87 Km con il solito cilindro in - exit - in e poi uno zig zag verso sud fino ad Engenheiro Caldas e ritorno fino alle pendici di Ibituruna.
Poco dopo lo start, però, arriva una velatura alta che spegne l'attività termica, non si riesce più a stare alti e quindi i vari gruppi si sparpagliano dentro le varie vallette e collinette cercando disperatamente di rimanere aggrappati a qualcosa e non atterrare.
Tutti coloro che riescono a trovare termiche fino al passaggio della velatura, credo abbiano pensato di essere uno dei pochi fortunati ad essersi salvato, ed invece insieme al sole, rispuntano da dietro le colline praticamente tutti i concorrenti, e la gara ricomincia ad un ritmo abbastanza sostenuto.
fino a metà gara le condizioni diventano molto generose, con quote fino a 1700 metri, ma poi, quando è ora di girarsi e rientrare controvento, i cumuli cominciano a dissolversi.
Chi è attardato non potrà rientrare, l'attività termica va scemando ed il vento è troppo sostenuto.
Gli altri davanti sfruttano le ultime cartucce della giornata per arrivare a meta, ci sono vari tentativi di gruppetti che provano ad anticipare i tempi e partire bassi ma i più non hanno fortuna. Tra questi anche uno sfortunato Luca.
Chiuderanno solo una quarantina di piloti. Per gli italiani si piazzano bene Peter e Joachim, nei 10, bene anche Christian, e subito dietro Jimmy, Scialla, Maurizio e Domenico. Marco si salva in extremis e chiude allo scadere del tempo massimo.
Nella generale, Joachim oggi si trova in prima posizione, meritatissima visto come sta volando. Ha un vantaggio di 43 punti sul secondo, ma il sistema di punteggio FTV non permette ancora di fare molti calcoli con due task da disputare. Peter è in diciottesima posizione e un ottimo Maurizio ventesimo.
Nicole, che oggi purtroppo è arrivata corta a meta, scivola in quarta posizione, con ancora molto da giocare come dicevo prima, ma compromettendo con questo risultato molte delle possibilità di vincere ancora la Superfinale.
Nella classifica a squadre l'Italia è ancora seconda, la Francia continua a guadagnare terreno mentre dietro gli svizzeri incalzano.
Vedremo come va a finire, abbiamo ancora due prove da disputare e quindi la classifica può cambiare ancora molto. Le previsioni sono buone quindi credo che finiremo con 9 task valide, un ottimo risultato considerato anche che il Brasile non è normalmente un luogo con indice di volabilità molto alto.

giovedì 23 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 8


Le polemiche non accennano a placarsi, anzi se possibile ogni giorno le posizioni si irrigidiscono ulteriormente.
La meteo sembra permettere una prova simile a quella di ieri, il cielo è coperto con un tasso di umidità notevolmente superiore ai giorni precedenti.
La base però è già più alta del decollo alle 11 del mattino.
La task di oggi è una andata a meta al goal si ieri, dopo lo start in prossimità del decollo, una boa ad est, due cilindri di grandi dimensioni per semplificare le cose se la meteo non collaborasse, ed il classico giro fuori - dentro - fuori sulla meta. Il totale è di 66 Km.
Si decolla a rilento, il vento è praticamente nullo e quel poco continua a girare. All'apertura dello start però i piloti sono quasi tutti a base cumulo pronti a partire. Come ieri si formano vari gruppi, ognuno con una interpretazione diversa su come passare i primi 15 Km di gara, come sempre molto complicati.
I primi tengono la destra verso il fiume, si abbasseranno tantissimo ma all'ultimo si salvano, chi fa la strada più interna volando conservativo rimane dietro, anche perché dopo circa un'ora la gara esplode, il cielo ai asciuga, si forma una confluenza lungo la valle sotto la quale i piloti faranno gli ultimi 25 Km senza mai mollare l'acceleratore. 
I primi archiviano la prova in meno di 2 ore, in 10 minuti ci sono 85 piloti come spesso accade a questo livelli.
La base non si è mai alzata sopra i 1600 metri ma chi ha avuto modo di guardarsi intorno ha visto anche oggi panorami spettacolari.
Oggi le cose dovrebbero essere andate discretamente bene per gli italiani: Joachim si è fatto un bel pezzo di gara davanti a tutti, bene anche Peter, Christian, Luca.
Nicole dovrebbe essere prima nella classifica femminile.
Nella generale, Joachim si trova in terza posizione assoluta, come anche Nicole nella classifica femminile. Per entrambi ancora tutto da giocare. Luca Franz nei venti, ma con il sistema FTV hanno ancora chance di migliorare. L'Italia è seconda nella classifica per nazioni, il distacco dalla Francia è grande ma ancora nulla è deciso.
Sembra che avremo tre giorni molto buoni, sarebbe bello finire questo evento in crescendo, con prove interessanti che allontanino i discorsi e le polemiche. In questa situazione più si vola e meglio è.

mercoledì 22 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 7

Questa mattina il cielo è completamente coperto, la base ben sotto il decollo, e le previsioni parlano di rovesci nel pomeriggio. Sicuramente non un buon inizio. A peggiorare le cose ci si mette anche la strada bagnata e ricoperta di fango che mette KO i pullman durante i trasporti in decollo.
Mentre lentamente i piloti giungono in decollo utilizzando mezzi di fortuna, la giornata migliora, a tratti addirittura sembra uscirà timidamente il sole. L'instabilità è molto alta e quindi lo è anche il pericolo temporali.
Si decide per una prova di 61 Km andata a meta a Porquinhos, 15 Km oltre Engenheiro Caldas, dopo aver fatto una tripla boa in-out-in per allungare il percorso.
Il briefing meteo parlava di buona attività termica, ma in realtà la prima parte della gara è molto difficile, la base rimane sotto i 1300 metri, i valori di salita molto bassi, e il vento che spinge a circa 10 Km/h rendendo difficile rimontare le termiche. si formano vari gruppi, che velocemente si separano di vari Km tra loro, ognuno seguendo un proprio percorso obbligato cercando di intercettare i buchi di sole tra le nubi.
La strada più corta, lungo la statale, non paga, la maggior parte dei piloti finisce per terra dopo circa 25 Km di percorso. Alla destra invece, verso il fiume, sembrano avere più fortuna, viaggiano ad una velocità maggiore riuscendo a stare anche più alti.
Sarà questo gruppo a portare avanti la gara, anche se la valle in ombra ad Engenheiro Caldas farà una ulteriore selezione. A passare oltre sono una quarantina, tra questi solo Scialla, Christian, Franz e il Dalla. Nessuno però raggiungerà la meta, unico in goal l'inglese Russell Ogden, con Pepe Malecki corto di qualche centinaio di metri.
Una prova molto selettiva e tecnica, che però non porta fortuna ai colori azzurri. I francesi ci stracciano, aumentando il distacco fino a circa 300 punti nella classifica per nazioni.
Anche nella classifica Overall i nostri slittano indietro di varie posizioni, anche se il sistema FTV lascia ancora ottime speranze di fare bene: Joachim è sesto, decimo Franz, Maurizio ventesimo.
Nicole è terza nella classifica femminile, con un distacco colmabile nelle prossime task dalla prima in classifica, la polacca Klaudia Bulgakow.
Questo sistema di punteggio, benché complicato, ha il vantaggio di lasciare gli stimoli ai piloti anche dopo 5 task disputate, perché con gli scarti ancora molto rimane da giocare.
Le previsioni parlano di giornate in progressivo miglioramento, venerdì e sabato dovremmo avere di nuovo condizioni perfette come all'inizio dell'evento.

lunedì 20 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 6 - CANCELED

Dopo un giorno di riposo si riprende con lo scheduling normale: colazione alle 7.45, navette alle 9.
Il cielo è coperto, di quelli che non promettono nulla di asciutto, ma si sa, a Valadares può succedere di tutto e quindi i piloti lentamente e con una certa diffidenza accettano di essere trasportati in decollo.
L'attesa si fa lunga. Al briefing, la discussione verte principalmente su problemi con la certificazione di alcune vele. Il problema è piuttosto serio, non promette nulla di buono e quindi viene approfondito.
Si disegna comunque una task di 50 Km, con Start sul ponte di ferro e andata a meta a Engenheiro Caldas.
La meteo però non collabora, la base non si alza sopra al decollo, e non si vedono sprazzi di sole con cui giocare, per cui alle 15 circa la task viene annullata per permettere ai piloti di raggiungere l'atterraggio in volo.
Il problema scaturito con gli Ozone Enzo 2 però continua a tenere banco nelle discussioni tra piloti, una soluzione semplice non c'è, la PWCA ha deciso che alla fine della competizione le vele del podio più una per ogni casa costruttrice saranno mandate all'ente omologatore per avere un verdetto. In caso in cui vengano considerate fuori dai parametri di omologazione, 50 piloti sarebbero squalificati dalla competizione. La situazione come si può immaginare è molto delicata.
Qualunque sia il responso, questo genere di cose è destinato a lasciare il segno, comunque l'accusa di cheating, di barare, è rimarrà ed è pesante per chiunque da sostenere. La gara a mio parere è rovinata senza possibilità di recupero, le vele sono oggettivamente diverse da quelle omologate, se squalificano i piloti, ignari della cosa, si compie una ingiustizia nei loro confronti, se non vengono squalificati, si compie una ingiustizia nei confronti di chi gareggia rispettando il regolamento. Non vedo quindi vie di uscita.
Le previsioni sono molto difficile nella situazione meteorologica in cui ci troviamo, potremmo avere due giornate variabili con tendenza a miglioramento nei giorni successivi, ma se la perturbazione sull'Amazzonica comincerà a muoversi, il quadro potrebbe cambiare repentinamente.

domenica 19 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 4

Dopo la Task di ieri, l'Italia è (giustamente) prima nella classifica per Nazioni, con circa 90 punti di vantaggio sulla Francia.
Ieri una grande discriminante è stata la chiusura della prova alle 17.30, moltissimi piloti tra cui molti dei nostri se ne sono dimenticati, cercando di rimanere alti per chiudere in sicurezza sono poi arrivati oltre il tempo massimo.
Oggi i trasporti per il decollo sono stati rimandati alle 10.30, il cielo è coperto e le previsioni parlano di pioggia nel pomeriggio.
Saliamo in decollo e il cielo migliora un poco, viene decisa un prova di 67 Km verso nord est, la boa ha un raggio molto grande per permettere ai piloti di giocare con glinsprazi dinsole nella copertura.
Subito allo start si creano due gruppi, uno punta dritto la boa mentre l'altro rimane alla destra del fiume, dove ancora ci sono alcuni cumuli. Questa sarà la scelta giusta, pur facendo più strada ci si riesce a salvare più facilmente, e si attraverserà il fiume una decina di Km più avanti.
Unico problema, a differenza di quello previsto dagli organizzatori, sarà il recuperondei piloti, visto che lungo questa traiettoria non ci sono strade.
La velatura raggiunge i piloti da sud, e quindi pian piano il gruppo dei piloti ancora in volo si assottiglia; una quarantina riescono a girare la boa e iniziano un difficile rientro, con il vento a favore ma ormai nell'ombra completa.
Un gruppetto di 10 piloti riesce a galleggiare atterrando dopo 48 Km di prova, davanti a tutti Pepe Maleki, ma Luca Donini è terzo. Aaron, Christian, Peter e Scialla si fermano dopo 40 Km, gli altri dietro.
Pur non essendoci piloti a meta, la task ha qualità 1, quindi i punteggi sono più alti di quanto ci si aspetterebbe.
Oggi abbiamo il Rest Day, in quanto le previsioni parlano di un fronte che interesserà la nostra zona per almeno un paio di giorni. Già durante la notte ha piovuto molto forte. Il primo giorno in cui è pensabile tentare una prova dovrebbe essere martedì, ma vedremo come evolve la situazione meteo.

sabato 18 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 3

Già con due sole Tasks disputate, il sistema di punteggio FTV comincia a funzionare, utilizzando solo una porzione del punteggio totale della propria peggiore prova, dove per peggiore si intende non quella con il punteggio più basso, ma quella in cui ho ottenuto il risultato peggiore rispetto agli altri.
Per chi volesse approfondire, trovate una spiegazione di questo sistema di punteggio sul forum; in pratica è una alternativa agli scarti, che però ha due vantaggi: funziona in maniera omogenea qualunque sia il numero totale di prove, e "recupera" le giornata con una qualità bassa e quindi un punteggio al primo inferiore.
In ogni caso, dopo le prime due task gli italiani non stanno eccellendo ne sfigurando, siamo terzi nella classifica a squadra dietro Francia e Svizzera, entrambe con tanta carne fresca. Honorin Hamard, attualmente primo in classifica, è un ragazzino di una ventina d'anni, che già l'anno scorso ben figurava in ogni competizione disputata.
Joachim si trova in sesta posizione, Christian in quindicesima e Aaron appena dietro, con distacchi minimi dal primo. Nicole è seconda pochi punti dietro Seiko Fukuoka. Con il sistema di punteggio FTV e appena due prove disputate è comunque impossibile tirare somme, la gara è ancora apertissima per tutti.
La giornata si presenta soleggiata ma con una velatura alta che se non si diraderà, renderà la prova di oggi diversa dalle precedenti, e dopo due corse a tutta speed non sarebbe neanche male.
Questa volta il fronte che ci promettono da tre giorni sembra proprio arrivare.
Il cielo si copre ulteriormente mettendo tutto in ombra.
La prova è di 77 Km e prevede uno zig zag verso sud tra due grandi cilindri, per poi rientrare verso Ibituruna, con una boa da fare, uscire da un cilindro di 7 Km, e rientrare per la fine sessione velocità, e poi meta a Valadares a circa 8 Km.
L'inizio è molto difficile, si rimare tutti sotto i cumuliin decollo, lo start è un lunga planata, abbassandosi ci si sgrana formando tanti piccoli gruppi che sondano, il gioco è salvarsi e proseguire il volo.
Dopo circa un'ora esce il sole e immediatamente le termiche diventano potenti.
Chi aggancia subito prende vantaggio delle condizioni, per gli altri che devono tirarsi su il ritardo diventa difficile da colmare.
Quando i primi chiudono la sessione di velocità, il cielo ritorna a velarsi, e complice anche l'orario, chi arriva basso non riuscirà più a fare quota per tornare a Valadares. Purtroppo Aaron e Christian sono tra questi.
Gli altri molto lentamente si sollevano, e lottando con un fastidioso vento contrario cercano di rientrare per la meta.
Ci riusciranno in molti ma raggiungerla, ma solo una trentina entro il tempo massimo fissato alle 17.30.
Degli italiani, Luca Donini, Maurizio Maina, Franz Erlacher e Scialla dovrebbero essere a posto, per Luca ci dovrebbe essere anche un ottimo piazzamento ma aspettiamo i risultati ufficiali.
Nicole dovrebbe essere terza di task, dietro a Claudia Bulgakow e Laurie Genovese.

venerdì 17 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 2

Questa mattina il cielo si presenta prevalentemente sgombro, il che forse significa che avremo più vento di ieri. Guardando la prima task, chiusa con una velocità media di 32 Km/h, credo si possa pensare che Governador Valadares a Gennaio è una zona di volo totalmente differente rispetto all'autunno inoltrato, quando cioè si sono disputati gli altri eventi. Le condizioni permettono di correre molto forte e quindi con il sistema di punteggio FTV verrà premiato chi prenderà dei rischi partendo davanti al gruppo e riuscirà a mantenere il vantaggio fino alla meta, quello cioè che è successo nella prima prova.
Oggi la prova fissata è di 81 Km, start sempre in prossimità del decollo, poi un giro attorno a Ibituruna per la meta a Valadares.
Le condizioni sono anche oggi molto generose, si formano da subito vari gruppi, chi parte basso, chi gira fino a base, per i primi 30 Km ci si scambia continuamente posizioni.
Poi, tornando a Ibituruna, il gruppo partito basso riesce a scavalcare il decollo e ad agganciare bene, e non si riprenderanno più. Luca tenta il colpaccio partendo basso per anticipare il gruppo ma non è fortunato. Il punteggio FTV permette questo tipo di tentativi rischiosi, potendo scartare i risultati peggiori.
Gli altri arriveranno praticamente tutti a meta, il primo, Yassen Savov, in appena 2 ore e 10 minuti.
Dei nostri molto bene Joachim e Christian, vedremo come al solito i leading points. I francesi comunque sembrano avere 3 piloti davanti al nostro migliore, quindi anche oggi i cugini d'oltralpe hanno ottime possibità di vincere la classifica a squadre.
Nicole è arrivata bene in goal, vediamo cosa hanno fatto le altre ma dovrebbe essere prima.

giovedì 16 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Day 1


Come spesso accade nei paesi tropjcali, la mattina il cielo é totalmente coperto, per poi lentamente asciugarsi nella mattinata.

Oggi è il giorno in cui viene testato per la prima volta il nuovo sistema di live tracking, utilizzando dei Flymaster Live dati in uso ai piloti.  Nei prossimi giorni dovrebbe essere possibile anche configurare e personalizzare lo strumento secondo le proprie necessità.
I locali parlano di giornata epica, ed anche se non sembrerebbe guardando il cilo, già la base comincia ad alzarsi ed i cumuli a delinearsi. Il vento è debole da nord-est.
La prova decisa è di 77 Km, fino a Engenheiro Caldas e ritorno con start sopra al decollo.
Appena decollati le condizioni non sembrano particolarmente generose, ma già prima dello start la giornata esplode: termiche potenti, basi a 1900 che si alzano fino a 2200 metri, la gara diventa inevitabilmente una corsa forsennata.
A creare un minimo di suspense è la solita zona blu a sud di Ibituruna, che subito dopo lo start ha obbligato i piloti ad una lunga planata di circa 10 Km senza un solo vario che suonasse.
Avvicinandosi al terreno si formano diversi gruppi, ognuno cercando di agganciare in direzioni differenti. La sinistra del campo di gara sembra più attivo, ci si spinge fino alla cordigliera che porta alla valle di Engenheiro Caldas e si agganciano le basi in confluenza, le medie si alzano notevolmente.
A risalire si ripete la stessa strada inizialmente, il vento nel frattempo è aumentato, ora è intorno ai 10, 12 Km/h sempre da nord-est, quindi ostacolando il rientro.
La zona d'ombra di Ibituruna anche al rientro obbliga i piloti a tirarsi su da basso, ma in queste condizioni la prova è semplicissima e saranno a meta praticamente tutti i partecipanti.
Come spesso accade nelle competizioni di questo livello, abbiamo 4 piloti danati a tutti di 3 minuti, e poi abbiamo 80 piloti nei successivi 5, per cui le posizioni assolute dicono poco del proprio volo. Degli italiani Luca è tra i primissimi, insieme a Aaron, Christian e Scialla. Quasi tutti gli altri non nel raggio di un paio di minuti. I leading points faranno il resto.
Speriamo solo che il tempo si mantenga così, avremo una Superfinale esaltante.

martedì 14 gennaio 2014

PWC Superfinal 2013: Training Days

Come probabilmente sapete, la Superfinale si doveva disputare a Baixo Guandu, ma il 24 Dicembre una terribile inondazione dovuta alle piogge torrenziali ha messo in ginocchio tutta la zona nord dell'Espirito Santo, con molti morti e migliaia di senza tetto.
Logisticamente era diventato impossibile pensare ad un evento della portata della Coppa del Mondo in un'area dove ancora sta operando la protezione civile, per cui dopo lunghe discussioni si è optato per spostare l'evento a Givernador Valadares, luogo molto conosciuto e che dava alcune valide garanzie circa l'organizzazione anche con così poco preavviso.

I piloti hanno cominciato a raggiungere GV con alcuni giorni di anticipo, trovando condizioni di volo magnifiche: abituati alle termiche deboli e alla umidità altissima dei mesi di marzo e aprile, tradizionalmente utilizzati per le competizioni in questa zona, abbiamo trovato buone basi, termiche generose e aria più secca della norma. Se il tempo non cambia, condizioni perfette per una gara di questo livello.
Il team italiano è molto nutrito, ben 18 partecipanti, superato solo dai francesi, e già questo rende chiaro quanto sia competitivo il nostro gruppo a livello mondiale.
Tutta la curiosità di questi primi giorni è concentrata sulle prestazioni dei nuovi mezzi a disposizione dei piloti proprio per questa competizione. La Nuviuk con il nuovo Icepeak 7 Pro, l,Ozone con il  Enzo 2, e le nuove taglie S e L della Gin Boomerang 9.
Già a quattro giorni dall'inizio della competizione l'ampio decollo di Ibituruna era riempito di vele da competizione, ed i piloti da subito hanno cominciato a misurarsi per capire quale fosse il mezzo più performance.
Il verdetto finale però lo daranno i eisultati delle prove.
Ieri sera hanno raggiunto l'Hotel Panorama gli ultimi ritardatari della nostra squadra, unico assente Domenico Pizzi che si trova ancora a Rio in attesa della propria vela, che però fortunatamente dovrebbe essere rientrata in suo possesso e quindi ci raggiungerà in tempo per disputare la prima prova mercoledì.
Per coloro che non conoscono questa zona di volo, Governador Valadares offre un decollo situato a 1120 m con un dislivello di quasi 1000 metri sulla pianura. L'area di volo si apre a ventaglio da Ibituruna lungo le 3 direttive delle strade statali, verso nord, sud, ed est.
A parte la montagna isolata dove è situato il decollo, il panorama è collinare, tipicamente tropicale, con una vegetazione rigogliosa e pochissima civiltà. È quindi abbastanza normale che non ci si discosti molto dalle strade principali, onde evitare recuperi che potrebbero impiegare anche una giornata intera.
In ogni caso, questa non è una limitazione reale, le possibilità già così sono più che soddisfacenti.
Come detto, normalmente le condizioni sono deboli. Ma in questo periodo sembrerebbe possibile anche rientrare controvento, per cui sicuramente non ci limiteremo ad andate a meta.
Le basi sono state oltre i 1700 metri i primi giorni, oggi abbiamo volato fino a 1300 senza però che questo abbia in alcun modo limitato le possibilità.
Ripeto, se non cambia qualcosa sarà una bella competizione.