mercoledì 12 settembre 2018

PWC Turkey 2018: Task 4


Tocca ancora a me, oggi la task era di 93 km con una componente di vento moderato da sud-est, solito decollo a 2000 metri antistante il vulcano.
A causa del vento viene modificata la task e ridotto il raggio dello start pilon si formano subito due gruppi nell'attesa dell'apertura alle 13.00, un che fa base nella vallata, ed oggi si superavano i 4.000m Biuti ha sfiorato i 4.100,ed uno nel quale c'ero io che ci vede oltrepassare il crinale del vulcano per andare in sopravvento uscire e poi entrare nello start; oggi era ad entrare.
Luciano, Antonio, Federico ed un pò attardato Lorenz non sono nel mio gruppo, stratosferici ma forse posizionati peggio rispetto al mio gruppo al di là del vulcano.

Parte la gara, prima boa sul decollo seconda verso est, sulle montagne della cordigliera, poi terza boa a nordovest nella direzione della città che ci ospita, Aksaray.
Proseguendo altra boa ad ovest con un arrivo alla SS 2 km di raggio e meta in linea.

Oggi i valori erano decisamente "corposi" i +8m si sprecavano e per tenere il mezzo oggi c'è stato da parte di tutti noi un bel lavoro di gambe e braccia.
Bella task veloce, tecnica sotto certi aspetti e con nuovi panorami ...sinceramente io ho visto poco del panorama tranne quando sono arrivato a metà stratosferico che per scendere pure il paracadutino ho dovuto "uscire"😅 dato che naturalmente dall'atterraggio si staccavano termiche che ormai non servivano più.
Tutti noi in goal e personalmente contento anche se dovrei fidarmi di più dello strumento che se mi dice che arrivo a metà non devo fare altri due giri per " sicurezza" così minimo 15 piloti mi passano; devo cambiare atteggiamento!!!
Vincono Ex equo Riley e Cazaux, terzo il solito missile Yassen.
Io 22mo e nei prossimi giorni devo lavorare duro se voglio entrare in superfinale .
Soero che anche gli altri ragazzi del Team Italia facciano bene nei prossimi giorni.
Un saluto a tutti i volatili.
Fulvio

PWC Turkey 2018: Task 3

Oggi tocca a me. Dopo due giornate di termiche forti e cumulonembi che aspirano tutto e tutti me compreso... Lasciamo stare perché quella era la giornata di Fulvio... oggi la mia... 
Una giornatona da 114 km peccato che quando la meteo è buona si vola poco e straveloce... quando sbagliano le previsioni ti danno 114km di cui 70km con vento contro a 12/15kmh e con una 50ina km nel finale in copertura... ma partiamo dall'inizio, decollati si vede subito che la giornata non era come diceva il metereologo turco un bel vento a tutte le quote volabili da ovest... doveva essere NE... la task prevede uno start ad uscire lontano dal decollo circa 4km una boa sull'altopiano 15km verso NE ed un tiro in pianura di 70km verso ovest poi altri 24km verso SE x arrivare al goal. 
La partenza è stata abbastanza buona considerato che 5min prima dello start ha mollato e tutti alla ricerca della salvezza... Le quote molto basse rispetto gli altri giorni 2200/2400 metri, termiche deboli. 
Si parte e io Luciano, Lorenzo e Fulvio siamo messi abbastanza bene ad entrare nel l'altopiano andiamo a fare la prima boa e cerchiamo di tornare sulle termiche precedenti per uscire il vento e sostenuto ma spingendo riusciamo io e Lorenzo a raggiungere la pianura assieme a Fulvio da li comincia il calvario termiche deboli scarrocciate, si procede a rilento ma Lorenzo tira a bomba e resta sempre con il primo gruppo. 
Facendola breve dopo quasi 4ore di agonia, ci avviciniamo al cilindro e c'è un fronte di nuvole che avanza,  penso qua non si riesce neppure a farla sta boa ma resisto resto sempre tra i più alti, a 5km troviamo un valore debole 1,5ms che ci porta fino a 2550 ottimo proseguiamo verso il cilindro il tutto già in ombra da un bel po'... io mi mantengo con il gruppo, Fulvio la fa un po' più basso, a tornare i valori erano quasi azzerati stavamo x arrivare in qualche piccolo buco di sole ma man mano che ci avviciniamo l'ombra ce lo portava via. Niente termiche qualche bolla qua e là c'è ne serviva una sola proviamo l'ultimo paesello ma niente il vento era aumentato causa pioggia dietro di noi io punto il goal per fare il max dei km e finisco in mezzo al nulla... alla fine 107km 11esimo a parimerito in 3. Bravo Fulvio che ha temuto duro facendo 95km e Lorenzo che ha attaccato alla grande. La settimana è ancora lunga e le previsioni qua sono proprio previsioni... incrociamo le dita... 
Federico

lunedì 10 settembre 2018

PWC Turkey 2018: Task 2


Diario di volo, oggi tocca a me, dopo un training day dove le quote intorno ai 3.800 m ci han fatto capire che l'abbigliamento e  soprattutto i  guanti che avevamo non erano adeguati,tutti a comprar guanti invernali, ed una prima task, ieri, annullata per acqua e ventone e tutti giù per terra sparpagliati nel nulla con Pagnoni che per non farsi sbranare da dei cani che sembran vitelli ha dovuto sacrificare il suo panino; il che è tutto dire!!! oggi Task valida con quasi tutti i piloti a metà.
Sì decolla alle pendici del vulcano ed il decollo è a 2.000 m. La gara si è sviluppata nell'altipiano antistante il decollo praticamente tutta in pianura.
Start pilon ad uscire praticamente davanti al decollo, prima boa direzione sud ovest verso Aksaray, la città che ci ospita, poi altra boa sempre in pianura verso ovest per poi lanciarsi in una lunga planata a favore di vento per arrivo in goal che si trovava a Emirgazi, in sottovento di un collinozzo.


Le difficoltà che ho riscontrato volando qua sono che bassi si fa fatica a risalire e tenendo conto che l'altipiano è ca 1.000 m per basso intendo sotto i 2.000m.
Altra pericolo e quello di essere aspirati dai cumuli, perché ad un certo punto i valori di salita si fanno veramente robusti, ne sa qualcosa Federico che s'è fatto ca 600 m di spirale per scappare dal cumulo.
Oggi ho cercato di stare nel primo gruppo ed in parte son riuscito poi nell'ultima planata son stato troppo conservativo per paura di arrivare al pelo ma per la legge di Murphy sono arrivato salendo a +2 costante in stratosfera. 
Comunque contento, primo compito eseguito.
Il team Italia purtroppo oggi non  ha brillato ma son convinto che Antonio, Luciano ,Federico, Lorenzo ed io nei prossimi giorni daremo il massimo ed anche di più per risalire la classifica.

Fulvio Polcini

domenica 9 settembre 2018

PWC Turkey 2018: Task 1 - CANCELED

La mattina un passaggio insistente di cirri non promette nulla di buono; saliamo in decollo alle 9:30 come probabilmente sarà tutte le mattine, e già a metà del tragitto la situazione sembra migliorare, cielo sgombro e cumuli sui rilievi.
La meteo però prevede la possibilità di sovrasviluppi e rovesci isolati, quindi si disegna una task breve, 73 Km, che si sviluppi sulla piana antistante il decollo, quindi in sicurezza se dovesse degenerare.
Continua intanto anche in decollo lo smercio di qualunque tipologia di guanto, di qualunque materiale: praticamente tutti i piloti si sono fatti sorprendere mal equipaggiati per le temperature polari che può offrire la Turchia a 3500 metri di quota.

Subito dopo il decollo, raggiunta la base, si capisce che il vento è più sostenuto del previsto, circa 20 Km/h, e quindi è fondamentale attraversare tutto il cilindro di start per posizionarsi sopravvento. La cosa richiede 40 minuti abbondanti, ma alla fine oltre la metà dei piloti si troverà ben posizionata nel punto migliore del cilindro. Per un disguido di comunicazione alcuni piloti italiani si autoeliminano impostando gli orari sbagliati, la prova prosegue molto veloce sotto i cumuli fino a quando, dopo aver aggirato la seconda boa del percorso, si forma un contesto di dimensioni ragguardevoli lungo il percorso, che comincia a scaricare acqua.
Molti piloti lo aggirano sopravvento evitandolo e riuscendo a portarsi sopra la pianura di Aksaray, ma la direzione di gara giustamente opta per stoppare la prova per consentire ai piloti di atterrare in sicurezza.
Purtroppo decide di farlo appena due minuti prima del tempo minimo per rendere la prova valida.

Si atterra all'indietro, il vento nelle valli è molto sostenuto, ma c'è davvero abbondanza di campi privi di ostacoli per cui nessun pilota ha problemi seri a mettere i piedi a terra in sicurezza.

Luciano rischierà la vita in seguito, accerchiato da due cani pastori a cui ha dovuto donare il suo pranzo. Anche questa volta tragedia solo sfiorata.

Una prova cancellata a pochi minuti dall'essere valida lascia sempre l'amaro in bocca, ma la sicurezza chiaramente deve venire prima di tutto, e per la maggior parte della compagine italiana non stava comunque volgendo al meglio.
Si riparte domani, previsioni meteo simili, speriamo di riuscire a indovinare la prova e portare a casa un risultato.

(foto Lorenzo Nadali)

sabato 8 settembre 2018

PWC Turkey 2018: Training Day

Oggi inizia con le registrazioni e la cerimonia inaugurale, la quinta e ultima tappa di Coppa del Mondo per la stagione 2018.
Ci troviamo ad Aksaray, Cappadocia, nella parte centrale dell’Anatolia turca. I panorami sono caratteristici di questa area: estremamente brullo, di colore giallastro tipico delle zone bruciate dal sole. Il decollo si trova su un antico vulcano alto oltre 3500 metri, l’Hasandagi.
La meteo sembra promettente quindi tutto sembra volgere al meglio per una buona competizione.
Oggi abbiamo volato il training day. Lo spettacolo è incredibile, specialmente perché si sono superati i 3500 metri di quota aprendo la vista a orizzonti davvero lontani.
Quasi tutti i piloti si sono fatti sorprendere da temperature estremamente rigide in quota, quindi oggi subito dopo essere atterrati, è cominciata una ricerca spasmodica di un negozio di articoli sportivi per acquistare giacche, guanti invernali, e altri articoli che ad Aksaray sono risultati introvabili, chiaramente. Si è ripiegato su qualunque cosa possa fungere allo scopo, vedremo se i risultati saranno quelli sperati.


La compagine italiana è composta da cinque piloti: Luciano Pagnoni, caposquadra, Federico Nevastro, Fulvio Polcini, Lorenzo Nadali e Antonio Golfari.
Tutti siamo determinati nel cercare di ottenere la qualificazione per la Superfinale di Coppa del Mondo che si terrà a Marzo 2019 a Baixo Guandu, Brasile.


domenica 26 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Epilogo.

La quarta tappa del circuito di coppa del mondo si è svolta a Sopot in Bulgaria dal 18 al 25 di agosto.
Hanno rappresentato l'Italia Michele Boschi, Franz Erlacher, Joachim Oberhauser, Gianbasilio Profiti, Denis Soverini, Biagio (Alberto) Vitale.
Sono state disputate 6 prove valide che, eccetto gli ultimi due giorni, sono state caratterizzate da venti moderati da NE ENE che hanno reso difficili ed in alcuni casi molto turbolente le prove.
Il sito di volo ha comunque offerto la possibilità di volare sulle cime del Stara Planina, un massiccio montuoso che si sviluppa da ovest verso est per l'intera Bulgaria, sia in pianura, sia sulle colline con condizioni di termica molto generose soprattutto nelle aree di confluenza che quotidianamente si sviluppavano nelle prime ore del pomeriggio e che hanno consentito di volare task dai 70 ai 120km totalizzando più di 600km in sei giorni con velocità medie elevatissime.
Non è stata tuttavia una competizione molto positiva per gli atleti italiani, alcuni dei quali venivano da un finale di stagione molto impegnativo e che aveva già esaurito buona parte delle energie e della cattiveria agonistica.
Primo del Team Italia Gianbasilio Profiti 23° alla prima gara della stagione che si qualifica per la Super Finale, 49° Joachim Oberhauser, 64° Franz Erlacher, 82° Denis Soverini, 106° Michele Boschi e 120° Biagio (Alberto) Vitale.
Il prossigo appuntamento internazionale è la tappa di Coppa del Mondo che si disputerà dal 8 al 15 settembre in Turchia e che sarà anche l'ultima occasione per la qualificazione per la Super Finale.




sabato 25 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 6.

Sesta ed ultima task della competizione, oggi primo dei nostri in goal è Denis a cui spetta il resoconto di gara.
"Finalmente una giornata che si annuncia senza vento. In barba alle cautele dell'ultimo giorno, viene assegnata una bella task di 118km, con una doppia opzione montagna o pianura. La giornata sembra bella, io decollo per primo così da farmi un giretto panoramico delle cime prima dello start. Le condizioni sono super, ma non bomba come i giorni scorsi. Ce ne accorgiamo dopo poco lo start, quando partiamo a tutta speed saltando tutte le termiche inferiori ai 3m/s: dopo pochi minuti siamo già rasoterra a girare valori deboli. Con un po' di pazienza ritorniamo a base e presto arriviamo alla scelta decisiva verso la prima boa: dritto in piana o giro lungo a costone: la maggior parte dei piloti opta per il dritto. Un po' di cardiopalma dopo 12km di planata nel blu senza trovare niente, ma appena arriviamo vicino alle colline il vario ricomincia allegro ! Da li sarà una bella tirata da cumulo a cumulo (non con moltissimi atterraggi in realtà.... uno dei pochi lo troverà Piero). Riesco a rimanere sempre davanti e chiudo tra i primi, con una planata finale di 18km tutta a full speed ! Poco dopo Gianni, più attardati Joachim e Michele che sfortunatamente hanno puntato sulla rotta per le montagne, rivelatasi svantaggiosa. Per me ultima task di questa super stagione, finisco davvero contento ! Arrivederci in Brasile per la Superfinale !!!"
Risultati completi qui.

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 5.

Sesto giorno di gara e quinta task qui a Sopot dove il vento da nordest è stata la caratteristica dell'intera settimana.
Oggi tocca a Joachim fare il resoconto della gara.
"Dopo aver bucato il giorno prima sotto il decollo questa giornata parte meglio, ma sempre con il nordest che ci spinge le termiche dal costone in fuori nella piana. Task di ca. 120 km andata e ritorno sotto una linea di "convergenzela" (saluti a upruffessuri Busetta) sulla cresta. Gara abbastanza veloce sia in andata che in ritorno, sempre con il variometro che suona forte con base cumulo intorno ai 2500-2800m. Alla fine quando siamo a 2-3 km dalla End of Speed Section troviamo una zona di forte discendenza con valori -3/4 m/s per due km ed efficienza al suolo di 3. Dopo la ESS dobbiamo fare ancora un breve tratto per tagliare la linea del goal. La frequenza cardiaca sale quanto il variometro scebde, ma appena toccata quando ci giriamo per andare in gol per fortuna tutto a salire... Sopot e il ventonda nordest...."
Chiude per primo il percorso di gara il russo SUKHOTSKIY, per il nostro team chiudono tra i primi Joachim, Gianni è Denis rispettivamente col 6°,7° e 10° tempo. Grazie ai leading point Joachim salterà al terzo posto di task. In goal anche Franz è Michele e Piero.
Domani ultimo giorno di gara e ultima chance per staccare il biglietto per la Super Finale dove solo i primi 15 piloti avranno accesso diretto. Ancora tutto è possibile.
Risultati completi qui.

giovedì 23 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 4.


Oggi tocca a me (Gianni) fornire un resoconto della giornata.
Le previsioni davano un rinforzo dei venti da ENE che mette tutta la zona di volo in sottovento, ma come spesso accade, la zona di Sopot è protetta da una bolla che abbiamo denominato "glory hole" che assicura vento frontale in decollo. Viene data una prima task ma appena si vedono i wind dummie salire poco e piantati contro vento, si decide di aspettare 3minuti e vedere come evolve la situazione.
In molti riportano e preparano la sacca per prepararsi ad essere tra i primi a riprendere la funivia ed andare nella piscina che si trova proprio alla base degli impianti di risalita.
Alle 1300 il task commettee decide una modifica al percorso di gara assegnando una prova di 85km che si sviluppa verso sud ovest dopo un primo tratto verso est quasi controvento, ed in finale con entrata e uscita da un cilindro di 10km che lascia la possibilità di scelte diverse.
Qualcuno riconsegna in decollo il live tracking rinunciando alla gara giudicando le condizioni non sicure.
Effettivamente subito dopo il decollo i primi 400 m sono al cardiopalma, con forti turbolenze. Una volta raggiunta la base dei cumuli a circa 2500 e spostandosi in pianura distante dal costone, le cose migliorano decisamente.
Alle 1410 apre lo start e si parte per la prima boa che si trova controvento. Ci si ferma solo a fare qualche giro in termica è fatta la boa si punta alle colline a sud dove però non ci sono cumuli. Appena prima della cima si trova qualche valore decente da girare ma qualcuno forza la mano e procede verso il versante sud delle colline che tuttavia è una zona boscosa priva di atterraggi. I temerari che sono passati subito qui prendono vantaggio trovando valori migliori sul versante sud. Fatta quota sulla cima delle colline si apre la vista ad una piana infinita con il cielo quasi privi di cumuli. Qui personalmente ho tirato il freno a mano perché tutta la prima parte della pianura sembrava stabile e non ha regalato valori di termica decenti.
A circa 20 km dalla boa iniziano finalmente a formarsi le prime barbule che fanno ben sperare ed infatti finalmente si inizia a salire bene fino a circa 2000m poi si parte perché i valori si termica diminuiscono e si va in cerca di qualcosa di meglio. Intravediamo il primo gruppo e quando questo si ferma a girare gli arriviamo sotto ma la termica è finita proprio quando pensavamo di averli ripresi. Mentre loro partono a full speed verso la boa noi ci allarghiamo e rallentiamo per cercare la prossima termica. Dopo qualche chilometro si riforma un cumulo ma ormai i primi sono andati e quando ci avviciniamo al cilindro di 400 dell'ultima boa prima di uscire dal cilindro di 10km, loro hanno almeno 5km di vantaggio. Fatta la boa bisogna uscire dal cilindro di 10km e rietrare per la ESS con raggio di 2 km e poi goal con raggio 100m sempre sullo stesso turnpoint. Ci sarebbe da scegliere verso quale direzione uscire: est controvento per poi rientrare spinti dal vento? Ovest? Oppure andare col vento al traverso?
La scelta è dettata dai cumuli che si sviluppano in direzione ENE. Questa parte della gara diventa molto veloce e si procede quasi sempre a velocità massima fino al goal.
Alla fine in molti hanno bucato e questa task genera qualche ribaltone in classifica generale.
Chiudo io in 18° posizione assieme a Franz arrivato 51°. Gli altri si fermano tutti prima del goal.
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Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 3.

Il resoconto della terza task spetta a Joachim Oberhauser.
"La giornata piu bella di tutto l anno e un gruppo sbaglia lo start, potrebbe descrivere la giornata di ieri al meglio. Anzi no ce anche da dire che forse era la giornata con le termiche piu belle di tutto l anno. Il gruppo dei toppilot allo start faceva quota sulle montagne e davanti verso la piana si formava un cumulo e nessuno vedeva cosa era sul altro lato del cumulo..... fino a quando partivamo per lo start.... cera un altro gruppo in piana sul cui fatto lo start avevamo ca. 5-7 km di svantaggio. Questo vantaggio la maggior parte non e piu riuscito a recuperare. Comunque era belissimo volare con termice molto forti e nuovi paesaggi..."
Joachim Oberhauser
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martedì 21 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 2.

Oggi seconda task della competizione dopo un giorno di riposo forzato a causa del vento forte da Nord.
In vennto in quota non è calato, ma le previsioni lasciano qualche speranza per una finestra temporale in cui il vento in decollo e nella zona di Sopot dovrebbe cedere al riscaldamento termico.
Viene assegnata una prova di 107km con uno zig zag nella piana davanti a Sopot per poi fare un lungo tratto di 45 km a favore di vento verso il goal.
La base allo start si attesta intorno ai 2200m e le termiche sono a tratti turbolente. Alle 1240, ora dell'apertura dello strato ci sono due gruppi, uno sul costone e uno uno fuori, io mi trovo nel secondo. Puntiamo verso est avendo il costone della Stava Planina sulla sinistra.
A circa 8km dalla prima boa ci fermiamo a salire sotto un cumulo e i due gruppetti di testa si riuniscono, con quello che ha scelto il costone un po più attardato ma con vantaggio di quota. Fatto il pieno si parte verso la boa. Si procede per tanti chilometri senza trovare molto e dopo la boa si vira in direzione ovest per andare verso le colline dalla parte opposta rispetto al decollo. In piana ci sono già dei bei cumuli che non tradiscono le aspettative e regalano valori molto generosi. Si procede quindi verso est fino ai piedi delle colline per toccare il cilindro della boa e si punta a sud est per circa 23km per l'ultima boa prima della End of Speed Section. Qui ci sono due possibilità, rimanere a nord delle colline nel sopravvento oppure spostarsi sul versante sud. Chi ha scelto il versante sud sembra avere una linea migliore e quando i due gruppi si ricongiungono sull'ultima boa chi ha seguito il lato nord delle colline arriva più basso.
Fatta la boa si punta in direzione Sud Ovest dove dopo circa 45km si trova la ESS. Sulla rotta ottimale non ci sono molto cumuli che invece si formano ai piedi della linea di colline che si trova alla destra. Mi trovo con il gruppetto di testa, siamo circa 20 piloti e la differenza la farà che troverà per primo il valore migliore per salire. Procedendo allarghiamo leggermente verso destra per cercare una linea migliore. Si procede a velocità molto alte con punte di 80km/h grazie al vento che spinge.
Nell'ultimo tratto ci fermiamo solo due volte a girare mentre qualcuno tenta di scappare basso. Quando lo strumento segna 8.7 come efficienza richiesta per il goal parto a circa 11km dalla meta.
A tratti procediamo con efficienza al suolo di 15 ma più ci si avvicina al goal più il vento di coda diminuisce e per lunghi tratti l'efficienza peggiora a 5.
L'arrivo è per quasi tutti al limite e non si spinge tutto nel tratto finale per paura di non arrivare a tagliare la linea, ma come spesso succede appena tagliamo la ESS è tutto a salire. Chiude primo Wirtz seguito da Vidic.
Per i nostri chiudono il sottoscritto 14° seguito da Joachim a un minuto dal primo, poi Denis, Franz e Piero. Non arrivano in goal purtroppo Michele ed Alberto.
Da domani il vento da Nord dovrebbe calare ulteriormente, speriamo bene perché di numeri da circo nelle prime due task se ne sono visti è anche in modo ravvicinato per qualcuno.
Risultati completi su http://pwca.org/results/results/


domenica 19 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria. Task 1.

Oggi hanno chiesto a me di fare il resoconto della prima task della PWC qui a Sopot (Bulgaria) perché sono arrivato 3° in goal.
Le previsioni anche per oggi non erano buone, causa vento da nord, in calo rispetto a ieri, ma comunque sostenuto. Ad ogni modo, grazie al l'ottimismo di Yassen, si convince l'organizzazione a portarci in decollo e provare a fare una task. Una finestra di vento da sud ci permette di decollare e si opta per una task a zig-zag, prima vicino al costone, nella zona protetta dal vento e poi attraversando la pianura per arrivare sulle colline dall'altra parte della valle, ancora una boa fuori in contro vento e poi ritorno al goal.
Le quote sono molto generose (base a 3200m vicino al costone) con termiche di buon valore.
Io non faccio un buono start, ma facendo qualche scelta diversa dal gruppo di testa riesco a recuperarli alla seconda boa. Poi le condizioni in contro vento si rendono un po' difficili e anche se la tentazione di correre qualche rischio in più viene, andare via troppo bassi non premia e qualcuno ne paga le conseguenze. Io provo una via di mezzo e sono fortunato, dato che faccio la ESS insieme a Gianni mentre faccio quota girando su dei capannoni, per riuscire ad assicurare il goal, perché eravamo partiti bassi.
Ai prossimi aggiornamenti.
Saluti
Piero Gavinelli
Risultati completi su http://pwca.org/results/results/

sabato 18 agosto 2018

Paragliding World Cup. Sopot, Bulgaria.

Penultima tappa del circuito di coppa del mondo 2018, siamo a Sopot, piccolo villaggio ai piedi della Stara Planina, la più lunga catena montuosa dei Balcani che si estende per tutta la Bulgaria dal confine con la Serbi a ovest fino al Mar Nero a est per circa 560km .
Sono presenti alla gara 6 piloti italiani, Vitale Alberto, Oberhauser Joachim, Erlaker Franz, Soverini Denis, Boschi Michele e Profiti Gianbasilio.
La gara inizierà domenica 19 agosto e si concluderà sabato 25 agosto.
Oggi ci sarebbe stato il training day ufficiale della competizione ma, a causa del forte vento da nord che imperversa in quest'area da due giorni, oggi giornata forzata con i piedi per terra. Purtroppo le previsioni per i prossimi 2 giorni non lasciano molte speranze ma i modelli matematici potrebbero sempre sbagliarsi.
Sito ufficiale della competizione a questo link.
Ai prossimi aggiornamenti dalla gara.

lunedì 23 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - Task 7

Ultimo giorno di gara.
Si chiude questa seconda tappa del circuito di coppa del mondo con una task che ha ribadito, se ce ne fosse bisogno, il talento di un veterano quale Marco Littamè a cui spetta il resoconto di task che lo ha visto vincitore e della competizione con l'Italia che chiude al terzo postocon i nostri cinque moschettieri, che chiude al terzo posto dietro rappresentative molto più ben nutrite in termini numerici di piloti.

"L’ultima task che ci propone il commitee è di 80 km, con start e prima boa alle spalle del decollo, si torna al famoso cratere dopo Baixo e ultima boa a 7 km dal decollo, goal all’aviosuperficie fuori paese.
Le previsioni meteo indicano termica debole con valori intorno a 1-1,5m/s e possibilità di copertura alta 80/100%!
Un patito del cross-country non andrebbe nemmeno in decollo, un garista in queste situazioni si esalta.
Diversamente dal solito decido di partire subito, c’è la possibilità di fare lo start con un certo vantaggio portandosi più a Est ma mi accorgo immediatamente di non essere il solo ad aver avuto questa idea. Ci troveremo tutti li all’ora stabilita come fosse un appuntamento. Inoltre la prima termica è un corposo 5m/s che mi fa rimpiangere aver scaricato un po’ di zavorra.
Il primo tratto di gara è molto veloce, si spinge forte sul costone che in parte porta e in parte regala termiche di sottovento che qualcuno si ferma a girare.
Il gruppo si sgrana per l’iniziativa dei più audaci ma come uno stormo di uccelli si ricompone di volta in volta alla termica successiva. Giunti in prossimità del decollo un gruppetto sceglie di proseguire lungo il costone mentre altri si fermano a far quota e puntano in pianura. Ci si ritrova inevitabilmente tutti insieme a girare l’ultima termica prima di attraversare il fiume. Nel frattempo la copertura è arrivata puntuale come un orologio svizzero proprio mentre c’è da attraversare la piana verso il cratere (almeno un dato le previsioni lo hanno azzeccato). Il gruppo segue in modalità trenino un pilota che con coraggio aveva attraversato il fiume con poca quota e che ora sembra salire. Io decido di puntare più a Ovest un cumulo di sottovento e riconosco sotto di me due piloti brasiliani che hanno avuto la mia stessa idea. Mi trovo a girare un bel 2m/s che mi porta a base cumulo e nel frattempo ho modo di constatare che il gruppo sale più lentamente.
Ho 1450m di quota, sono solo, il gruppo poco dietro, ombra totale sulla mia rotta, 40 km da volare in condizioni difficili e ovviamente faccio il contrario di ciò che insegna il manuale del bravo garista: parto verso la boa.
Non spingo, ogni metro in queste condizioni è prezioso e mi è già successo in Brasile che un’improvvisa copertura spenga subito le condizioni ma poi, quasi per magia l’attività termica riprenda a funzionare in modalità debole e morbida, direi ovattata.
Punto un cumulo appollaiato sopra la cima più alta di una cresta che avvolge il cratere, il variometro singhiozza qualche bip ma una volta sotto, la sua forma non lascia dubbi, il cumulo si sta dissolvendo. Proseguo e a 700m dalla boa, in una conchetta disegnata ad hoc per formare una termica mi trovo finalmente a girare un metro discontinuo. Ho tempo di rifiatare e monitorare il campo di gara:due piloti hanno staccato il gruppo, mi hanno visto e puntano verso di me,scorgo molti puntini colorati a circa 5km.
Con un rapido calcolo deduco che posso tranquillamente andare a fare la boa e tornare sulla termica che nel frattempo i due inseguitori mi avranno gentilmente centrato. Non a caso al Liceo avevo 4 in matematica, sbaglio di conto e arrivo per primo in termica, la centro e io aiuto loro a capire dove girare. Vedo il gruppo salire ad inizio cresta dove il cumulo di prima si era dissolto sopra la mia testa.
Non c’è un solo core, salgono a diverse quote e questo mi convince a lasciare l’ascendenza  che nel frattempo si è fatta molto debole.
Quando gli arrivo sotto una sessantina di piloti si sfila sopra di me come un foular di seta ridando al cielo il suo colore naturale. La centro subito, una debole componente di vento da est provoca un paio di gomiti, ma intuisco la direzione e faccio base aiutato da un pilota ritardatario. Ho una piana di circa 6km da attraversare, non un raggio di sole e gli unici cumuli ai quali non riesco a dare un’identità si trovano sulla cittadina di Baixo, normalmente zona di generosa attività termica. La bullet sotto il mio piede destro chiede giustizia ma può aspettare tempi migliori, attraverso la piana a velocità di trimm sperando in qualche miracolo che ovviamente non avviene.
Punto controvento il cumulo più scuro sopra le case ma l’aria è morta, nessuna variazione di velocità,nessun movimento. Di urubù, i simpatici avvoltoi che a centinaia volteggiano normalmente sopra la città in cerca di cibo, nemmeno l’ombra, bruttissimo indizio.
Viro di 90 gradi, mi metto a favore di vento e prego.
Mi ritrovo dopo un paio di km in un dolcissimo 0,1m/s accompagnato dal profumo di churrasco che mi permette quantomeno di sopravvivere. E’ l’unica goccia nel deserto e me ne nutro fino in fondo: cerco il bordo della termica, lascio ‘volare’ la vela, non trovo il core e il responso è solo uno: la termica sta finendo.
Ho comunque il tempo di constatare che i due inseguitori hanno commesso un grosso errore prendendo strade completamente diverse e dimezzando così la loro potenzialità, abbozzo un timido sorriso.
Sono ad un bivio:li aspetto o vado?
Ho il terrore di veder sbucare all’improvviso il gruppone, 50/60 piloti insieme che, se lavorano bene, possono essere molto veloci.
Il manuale del buon garista lo leggo la prossima volta e plano verso la boa rimanendo in mezzo alla valletta delimitata da collinette verdi con mucche al pascolo, preferisco avere più quota a disposizione.
Mi dico: se vinco questa gara mi mangio un urubù, e dopo pochi secondi 4/5 puntini neri disegnano cerchi magici e disordinati a un kilometro di distanza. Li saluto con la mano e per rispetto giro nella loro stessa direzione, lo strumento mi indica 14:1 di efficienza richiesta al goal. Quando se ne vanno soffro di una momentanea e improvvisa solitudine.
Vado a far la boa e tornando vedo le vele dei due piloti inseguitori girare qualcosa sulle collinette. Li ho due km a Nord Ovest e decido di andare dritto verso il goal, se non trovo nulla posso eventualmente ripiegare sopra di loro.
Non faccio in tempo a gioire per aver tagliato la ESS  con il mio vecchio Flymaster che indica +150m sopra il goal e vedo una vela color arancio fare una vite sopra l’avvio superficie : "ma dove mi ha passato?" Scoprirò poi essere un pilota fuori gara.
In atterraggio mi accoglie una folla festante, incredibile, i bambini vengono a farsi la foto neanche fossi Pelé.
Quando sento la dolcezza del loro ‘por favor’ mi commuovo, penso ai miei 2 nanerottoli così distanti e faccio il pieno di umanità.
Dopo qualche minuto scopro l’identità dei miei avversari: Maleki e il francese Polain.
Il gruppo arriva a circa 15 minuti e tra i primi ci sono anche Federico, Alberto e Denis, paraben !(molto bene,in brasiliano).
Lascio il Brasile con una delle più belle task della mia vita,giusto mix di materia grigia, fortuna e poca speed.
Alla premiazione viene comunicato che Baixo sarà sede della prossima superfinale che si disputerà a febbraio e tutti i piloti applaudono felicissimi per la notizia.

PS: Ho chiesto al ristorante un urubù arrosto ma non era presente nel menu e così a malincuore mi è toccato ripiegare sulll’ennesimo squisito açaí!

Alla prossima.
Boa Tarde
Marco

PS 2: se qualcuno di voi ha bisogno di ceretta,unghie o di scolorire i capelli a Baixo Guandu chiedete di Allison, vi piacerà moltissimo.

Titoli di coda per la seconda tappa di PWC, svoltasi a Baixo Guandu, Brasile.
Al termine di cinque task, migliore degli italiani Alberto Vitale, quinto assoluto a pochissimi punti dal podio, che si conferma (qualora ce ne fosse bisogno) finissimo calcolatore ed abile stratega; quindicesimo Denis Soverini che torna a casa con la qualificazione per la superfinale volando con preparazione, intelligenza e capacità di competere con i più forti; un po’ dietro Federico Nevastro che si riscatta nel finale di gara dopo una partenza sottotono; infine Giuliano Minutella, brasiliano di adozione che saprà sicuramente far tesoro degli errori commessi.
Per quanto mi (Marco Littamè) riguarda sono fuori dai piani alti della classifica pagando a caro prezzo gli errori infantili in due task sciagurate, ai quali cercherò  di dare una risposta.

Classifiche, foto e video della competizione a questo link.

sabato 21 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - Task 6

Quarta prova con un percorso di circa 90km che si rivelerà molto impegnativo.
Task vinta dallo svizzero Kuffer ma eccellenti le performance di Federico Nevastro e Alberto Vitale rispettivamente quinto e sesto.
Purtroppo nessun altro del team Italia riesce a chiudere la prova e visto che dopo quattro prove c'è lo scarto completo della prova peggiore, la classifica generale subisce una rivoluzione. Attualmente è guidata dallo svizzero Kuffer e a pochi punti dal podio Alberto Vitale.

Di seguito il recosonto di Federico:
Oggi tocca a me... questa e stata la miglior giornata della settimana apertura finestra, decollo un po' moscio ma almeno non girava da dietro come nei giorni precedenti. In volo all'inizio fino allo start un po' deboluccia poi è migliorata. Io parto con un po' di svantaggio riesco a recuperare il primo gruppo dopo la prima boa. Da li si salta in un altopiano che è tutto in ombra dove ci salviamo solo perché eravamo in tantissimi. Fatta la base si prosegue per la boa che si trova parecchio in alto ora bisognava uscire... spiaggiati un po' di qua un po' di là si muove qualche cosa è saliamo... via via da quel posto in ombra. Usciti dall'altopiano si comincia a spingere ed è abbastanza facile fino al goal io riesco a leggere i cumuli a mio vantaggio tenendosi sempre alto gli ultimi 25km sono stato fatti velocemente... girata l'ultima boa ero secondo dietro a maleki si prosegue a full gas, si passa sul paese per 2km prima dell'ESS terzo tempo e sesto alla fine buono visto le tre precedenti task...  ciaoooo..."
Classifiche, foto e video della competizione a questo link

venerdì 20 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - Task 5


Non è stata la giornata migliore per i piloti italiani ma Alberto Vitale è riuscito a fare un'ottima prova e con il sistema di punteggio che prevede uno scarto dopo quattro task, quondi con la prova che verrà disputata venerdì dovrebbe risalire in classifica generale. A lui il resoconto di gara di ieri:
"Oggi tocca a me.
Memore della task di ieri, dove ero con il primo gruppo che è arrivato per primo in prossimità delle colline ad ovest del paese e si è spiaggiato per terra, oggi in un passaggio molto simile, ho preferito lasciare andare il primo gruppo e salire sul paese facendo il pieno di quota. Esattamente come ieri il primo gruppo ha sbagliato valle, il mio gruppetto ha puntato un altro versante e tale scelta ha pagato. A due terzi di gara si è calmata molto l’attività termica in un difficile passaggio in cui il vento a favore cambiava di 180 gradi e diventava frontale. Tre piloti hanno preso vantaggio e lo hanno mantenuto fino al goal rispetto al gruppetto di inseguitori dove mi trovavo anche io.
Bella task ma, come ieri, anche oggi la componente meteo ha fatto la differenza, aggiungendo una componente di casualità che ha condizionato il risultato a discapito del merito ai partecipanti.
Marco Littamè sempre all’inseguimento per uno start sbagliato che ha portato Giuliano Minutella detto “il biondo” a bucare purtroppo prematuramente; Denis Soverini purtroppo corto in goal dopo una buona  task perde la testa della competizione. Federico Nevastro in goal ma in ritardo.
Adesso mancano due task.
Personalmente preferisco pensare più alla task che deve venire che parlare di quella conclusa e mi piace fare i conti: solo otto piloti hanno una coppia di task con punteggi superiori ai miei, e sei di questi appena superiori. Domani con una vittoria (non sono scaramantico) sarei ad un tiro di schioppo dal podio e siccome sono già qualificato per la Super Finale, domani ci si prova. :-)"
In bocca al lupo ai nosttri piloti per questo finale di gara.

Classifiche, foto e video della competizione a questo link

mercoledì 18 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - Task 4

Dopo una pausa forzata di due giorni a causa delle condizioni meteorologiche, oggi finalmente una task di 71km condizionata dalla diffusa copertura e da piavaschi sparsi che hanno messo con i piedi perterra prima del goal moltissimi piloti ma non Denis Soverini che con il risultato odierno agguanta la vetta della classifica generale.
Quindi oggi a lui il resoconto di gara:

"Non ci credo tocca a me!
Beh che dire: una giornata incredibile.
Sole, vento, cumuli, poi buio, pioggia, ancora più buio, ancora più pioggia. Per finire goal al sole.
La giornata promette bene, sole e cumuletti già dal primo mattino. C'è un vento da est/sudest abbastanza sostenuto, la task prevede circa 70km a zig zag "più o meno"  vento a favore in direzione NW. Il goal pare si trovi in una conca tra le colline e si parla di una linea elettrica... mah ! Vedremo! Allo start le cose vanno benissimo fino a 3 minuti dall'apertura, quando con un gruppetto giriamo una ottima termica che ci posiziona più alti di tutti, ma lo scarroccio è forte e faremo molta fatica a rientrare in sopravento: ci ritroveremo tra i più bassi. Nel frattempo il cielo si è riempito di cumuli che stanno mettendo in ombra quasi tutto, già si vedono i primi scrosci di pioggia. Ci ritroviamo velocemente bassi e in modalità sopravvivenza a girare ascendenze con ratei di salita 0.1-0.2 m/s e dopo pochi km in molti sono già a terra. Verso la prima boa, a nord di Baixo Guandu, inizia a piovere in modo insistente e mi ritrovo praticamente solo a far dinamica su un gran bel pezzo di granito... solo dopo un'eternità riesco ad agganciare una bolletta che a 0.3m/s mi porta fino in base. Da qui mi accorgo di non essere solo, c'è un gruppetto pochi km più avanti e all'orizzonte sembra stia uscendo il sole. Riesco a raggiungerli e insieme avanziamo in direzione della seconda boa. Ora c'è un po' di sole, ma le condizioni rimangono molto deboli, spesso rimaniamo fermi a girare a zero pur di non scendere. Ormai però mancano solo 15km.... un altro salto "di là da l'aghe" (oltre il fiume) ci fa agganciare l'ultima termica, e per dare un po' di brio al finale partiamo verso il goal molto bassi camminando sulle colline: di poco ma si passa ! Goooooooalllll :)"

Le classifiche di giornata le troverete qui.

martedì 17 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - Task 2 e 3

Dopo un inizio scoppiettante per i nostri portabandiera, le condizioni metereologiche non hanno consentito lo svolgimento di altre prove nei giorni lunedì e martedì.
Sono attesi miglioramenti e poi il Brasile regala sempre sorprese inaspettate quindi "stay tuned", domani potrete assistere ad una nuova ed avvincente manche.

lunedì 16 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Brasile - task 1

Si apre nel migliore dei modi questa seconda tappa della coppa del mondo a  Baixo Guandu, uno dei siti di volo più belli al mondo.
Di seguito il resoconto di Marco Littamè, secondo assoluto nella prova.
Belle condizioni di volo fanno da cornice ad un paesaggio incantevole che ricorda un passato ‘preistorico’: grossi e neri blocchi granitici vivacizzano collinette verdissime lasciando a bocca aperta chi non è abituale del posto.
La prima task si sviluppa per una quindicina di km verso nord est e poi diretti in goal verso nord ovest, in totale sono 60km che in Brasile non sono mai scontati.
Le previsioni danno ratei di salita sui 2 m/s ma si riveleranno inferiori a quelli trovati sul percorso di gara.
Malgrado la base non sia molto alta i primi iniziano a spingere forte fin dall’inizio e una buona convergenza porta velocemente alla prima boa, ma il gruppo commette un’ingenuità seguendo inizialmente un fuggitivo verso una zona d’ombra che seguiva la rotta ideale verso il goal.
Ne approfittiamo io e Denis Soverini portandoci con altri 4/5 piloti verso una linea di convergenza più a ovest e si rivelerà una scelta vincente.Ma il Brasile sorprende sempre e la zona che nei giorni di training day si era dimostrata la più generosa, ovvero la cittadina di Baixo Guandu offre valori di termica debolì e discontinui, obbligando i fuggitivi a rallentare. Siamo a 2/3 della task e un errore a questo punto può compromettere il proprio risultato. Il finale di gara vede i piloti intersecare per ben due volte il fiume che scorre lungo il percorso, regalando termiche inaspettate scovate con magia da piloti che scopriremo in seguito essere non a caso brasiliani.
L’ESS è da cardiopalma, essendo l’ultimo tratto in ombra e dovendo attraversare il fiume per la linea del goal.
Infatti i primi due piloti col tempo migliore atterrano sul bordo del fiume, io e Michael Sigel, fresco vincitore della superfinale in Colombia chiudiamo con lo stesso tempo, a pochissimo Denis(ottimo quinto!) e a seguire Alberto Vitale. Giuliano Minutella purtroppo atterra in mezzo al nulla a 3 km dal goal e Federico Nevastro dopo un buon recupero non taglia la linea di meta per pochi km.
Italia al momento prima seguita da Francia e Svizzera.
Ai prossimi aggiornamenti.

domenica 15 aprile 2018

Paragliding World Cup 2018 - Baixo Guandu - Brasile

Con la cerimonia di apertura svoltasi ieri, si apre ufficialmente la seconda tappa del circuito di coppa del mondo 2018.
Il sito di volo è quello di Baixo Gandu nello stato di Espirito Santo in Brasile, dove dal 30 marzo al 7 aprile si sono tenuti i Campionati Pan Americani assicurando ottime condizioni meteorologiche per lo svolgimento della competizione.

Partecipano alla competizione sotto l'egida dell'AeCI cinque piloti italiani, i veterani Alberto Vitale, Marco Littamè e Federico Nevastro con le nuove leve Giuliano Minutella e Denis Soverini.
Da oggi domenica 15 aprile partirà la competizione che si concluderà sabato 21 con la cerimonia di premiazione.
Per chi volesse seguire in diretta lo svolgimento della gara potrà farlo a questo link.

Seguiranno aggiornamenti quotidiani dai nostri atleti a cui va il nostro "in bocca al lupo".

sabato 20 gennaio 2018

PWC Superfinal 2017 - Task 8

Anche oggi la giornata promette nulla di buono, ci svegliamo con una bella pioggia che continuerà fino alle 9 di mattina, l’organizzazione comunque decide di andare e in decollo.
E così alle 10 di mattina partiamo con le navette.
Il prato del decollo e praticamente fanghiglia e ovviamente c’è una dieta nebbia con bassissima visibilitá.
Il task commettee decide per una task di circa 64km con una unica boa in pianura ai piedi delle colline di Zarzal da fare in entrate e in uscita e poi di nuovo in entrata come End of Speed Section e goal! Questo da ai piloti si scegliere diverse opzioni per uscire dalla boa con un raggio di 23km.
Finestra aperta, si parte!
Una ventina di piloti decollano, poi torna in nebbia ed il decollo viene chiuso. Il secondo gruppetto di piloti decollerà una decina di minuti dopo e saranno costretti a volare, alla cieca, nella nube per circa un minuto prima di superarla.
La giornata inizia bene insomma.. molto perplessi iniziamo a girare dei valori bassi per cercare di restare alti il più possibile.
Ancora prima dello start si individuano due gruppi, uno in centro piana e uno più piccolo a ridosso delle montagne.
Appena fatto lo start ci dirigiamo alla prima boa che si trova sulle colline, quindi dobbiamo fare 8 km in piana attraversando la valle.
I due gruppi praticamente si ritrovano alla prima boa.. nessuno dei due ha preso vantaggio.
La seconda boa è un cilindro in uscita di 23km e qui la scelta decide la giornata.
Un gruppo si dirige a nord e un gruppo con altrettanti piloti si dirige a sud ritornando verso le montagne.
Il campo di gara a nord presenta molti più cumuli ma è in ombra completa.. la parte sud invece scarseggia di cumuni soprattutto in piana ma i raggi di sole illuminano molti campi.
Il gruppo che è andato a nord arriverà al goal con circa 30 minuti di svantaggio..
A sud invece raggiungiamo le montagne che ci da dei valori di termica abbastanza buoni (+1,5), e la giornata piano piano migliora.
Il primo a chiudere é Sigel, che grazie ad una buona termica trovata su Roldanillo che il gruppo non trova, arriva a chiudere 6 minuti prima del gruppo.
Quindi i punti per quelli che arrivano dopo si abbassano vertiginosamente (1000 punti al primo, 927 punti al secondo). Questo scombussola un po ma non troppo la classifica generale dove troviamo 4 italiani nei primi 20 con Nicola quarto assoluto. Nella classifica nazioni siamo terzi dietro Francia e Germania.
Mancano ancora due possibili task, tutto può cambiare!

venerdì 19 gennaio 2018

PWC Superfinal 2017 - Task 7

La mattina ci svegliamo con una leggera pioggia che ci accompagnerà per un paio d'ore.
Arrivati in decollo, la giornata sembra non promettere bene e siamo tutti incerti sulla fattibilità di fare task.
L’organizzazione è fiduciosa e ancora prima che il decollo uscisse dalla nebbia ci viene assegnato un circuito di gara di 66km ( start sulle montagne, boa a nord in centro pianura, boa a sud  e arrivo in goal a nord).
Decolliamo tutti abbastanza presto una delle opzioni per fare lo start era quella di farlo in centro pianura, ma pochi minuti dopo il decollo una spessa coperta va a oscurare il circuito di gara! Si decide così di iniziare seguendo il più possibile il crinale della montagna andando verso la prima boa a nord.
I primi 6km andiamo belli spediti.
Fatta la prima torniamo alla montagna che non lavora più come prima, valori bassi e termiche rotte costringono i piloti a tirare il freno a mano girando valori bassissimi e qui in tanti bucano!
Dal primo gruppo comunque ci sono dei fuggitivi che poi andranno a finire la gara con un gran vantaggio.
Dopo un oretta di gara esce il sole in pianura e piano piano ci si stacca dalla montagna per andare a fare la seconda boa a sud, i valori di termica iniziano ad aumentare e la task si velocizza, da qui in poi tutto diventa più facile!
I primi degli italiani a chiudere sono Joachim e Nicola,  che migliorano la loro posizione in classifica.
Luca, Christian E Marco atterrano quasi alla fine purtroppo. Bene anche Federico, Franz e Alberto.

mercoledì 17 gennaio 2018

PWC Superfinal 2017 - Task 6

Il compitino di oggi è una race to goal di 66 Km che si sviluppa verso nord, a zig zag sulla pianura ed i rilievi di ponente. Allo start il cielo si presenta abbastanza coperto. La maggior parte dei piloti sceglie le montagne mentre Marco ed un gruppetto scelgono di rimanere più esterni, verso la pianura. Nonostante il gruppone riesca a stazionarie a quote più elevate la scelta estrena si rivela migliore con una ottima linea verso N-E visto che lo costone non funzionava molto. Il potenziale vantaggio di questa direttrice si riduce a causa di uno scarso irraggiamento della pianura che finisce per livellare i due gruppi. Dopo la boa più ad est ci lanciamo verso una folle planata nell'ombra. Finiamo bassi fino a 150 metri da terra. Proviamo a girare di tutto, dalle bolle ai valori bassissimi. Qualcuno purtroppo atterra. Marco decide di mollare una termica debole in favore di una zona scoperta con qualche segnale di innesco. Con il cuore in gola arriva da solo e dopo una breve esplorazione parte un 2,5 m/s! Il resto del percorso è baciato dal sole per cui cambio velocità e via con il gruppetto di testa fino al goal. Primo Michael Sigel. Per i nostri Marco quarto che guadagna diverse posizioni grazie ai leading pointer, Aaron 12°, Christian e Alberto 13°, Gianni 16° e Federico 18°. Purtroppo Nicola, Joachim e Luca hanno bucato, quindi ribaltone in classifica ma non molleremo!
In classifica generale recuperiamo una posizione e siamo terzi.
Forza ragazzi! Forza Italia!

PWC Superfinal 2017 - Task 5

Il giorno della disfatta.
Viene data una task di 81km con start su un cilindro di 13km ad entrare che sul bordo lambisce il costone da cui si decolla sia le colline ad ovest dall'altra parte della valle. Quest'ultima posizione garantisce peraltro una rotta migliore per andare a dare sempre la boa dello start con raggio più piccolo e poi la seconda boa con raggio 23km il cui cilindro cade ai piedi della catena che si estende da nord a sud ad ovest delle colline che si trovano in centro alla valle.
Pertanto la gara è stata quasi una race da terra per riuscire ad attraversare la valle e posizionarsi sulle colline sotto i primi cumuli della giornata. Quasi tutti scelgono questa strada solo in pochi rimangono sul costone del decollo che garantisce una base poco più alta ma più strada da fare per la seconda boa.
Fino alla seconda boa si vola in un gruppone molto compatto, poi si scelgono traiettorie diverse per raggiungere la terza e quarta  boa che prevedono uno zig zag in mezzo alla piana in direzione nord.
Da qui circa 25 km in direzione sud in mezzo alla piana per raggiungere il goal.
Nel gruppo dei primi quasi tutti gli italiani.
Si procede con 10-15km/h circa di vento contrario e ad est sulle creste inizia a scaricare. La base si attesta intorno ai 2100 e le termiche sono generose consentendo di procedere molto velocemente fino a circa 10km quando una estesa copertura sulla valle spegne tutto. Si procede con una lunghissima planata cercando di ottimizzare l'efficienza per arrivare il più lontano. Quando il primo gruppo arriva alla estremità sud delle colline che si estendono in centro valle inizia a filtrare nuovamente qualche raggio di sole che tuttavia non è sufficiente a innescare nuovamente e tutto il gruppo atterra in circa 2km con i primi a 3.5km dal goal. A seguire arriva il secondo gruppo che va a fare compagnia ai primi nei campi da canna da zucchero.
Dopo qualche minuto arriva un terzo gruppetto che riesce a trovare una termica ai piedi delle colline dove parcheggiarsi e poi finalmente parte la termica che gli consente di fare i 400 m di quota necessario per arrivare in goal.
Disfatta per noi perché nessuno riesce a chiudere, tra i primi corti in goal Luca, Federico e Gianni. In classifica generale nazioni dove non ci sono gli scarti precipitano in quarta posizione.

domenica 14 gennaio 2018

PWC Superfinal 2017 - Task 4

Appena arrivati in decollo come al solito siamo in nube. La novità della giornata è che mente si fa briefing inizia a piovere prima in modo leggero poi pesantemente costringendo a ripiegare alla meglio e trovare riparo sotto la vegetazione o i più fortunati sotto i gazebo.
Dopo circa 20 minuti smette di piovere e inizia ad aprirsi mostrando però dietro dei soprasviluppi. Si decide comunque di provarci e viene data una task in piana.
Dopo che la finestra di decollo è rimasta chiusa per circa 20 minuti nell'attesa che il solo che aveva fatto capolino iniziasse a scaldare davanti al decollo facendo prevalere la brezza termica su quella proveniente da dietro si decolla.
Appena usciti si sale facilmente a 2000-2100m poi si va fuori ai piedi delle prime colline dove è posizionato lo start. Qui si arriva a 1500m e si inizia a salire prima in escandescenze molto deboli, poi man mano che ci si sposta verso la pianura diventano sempre più formate e generose. Mentre saliamo si vede chiaramente che sulle montagne a est ha iniziato nuovamente a scaricare. Iniziano quindi i primi dubbi se continuare ma nessuno fa manovre per scendere anzi per radio si sentono piloti dichiarare "Level 2". Tra di noi l'unico dotato di senno e non in preda a estasi agonistica sembra essere Christian che dice "ma siamo sicuri di quello che stiamo facendo?".
Qualche secondo dopo le prime vele iniziano ad essere aspirate e finalmente la task viene cancellata.
Per fortuna riusciamo tutti ad atterrare pochi minuti prima che inizi a piovere e tuonare.

PWC Superfinal 2017 - Task 3

La notte ha piovuto molto e la mattina c'è una estesa copertura. Saliti in decollo infatti siamo in nube ma i locali dicono di non disperare perché le condizioni miglioreranno. Tutto affidato alla speranza perché qui come in quasi tutto il sud America non esistono previsioni meteo attendibili per il volo.
Intorno alle 11 effettivamente la base inizia ad alzarsi ed il decollo esce dalle nubi.
Viene data una task di circa 80km con start alle 1230, che precede la prima a nord della valle con un cilindro grande che darà la possibilità di scegliere la strada interna delle montagne o quella esterna ai piedi dei primi rilievi. Poi si torna a sud con una boa in mezzo alla piana da fare tre volte con cilindro di 400m in entrata poi uscita a 5km e poi entrata nuovamente a 400 in modo da lasciare la possibilità di fare scelte diverse. Infine goal ancora più a sud dalla parte opposta della valle con tanti tanti chilometri in pianura.
Allo start ci si divide in due gruppi, uno su   un paesino ai piedi delle montagne in prossimità di un incendio che innesca bene ed un altro gruppo più interno sulle creste dove si riesce a salire 150m in più grazie alla base più alta. All'inizio sembra che la scelta delle montagne abbia funzionato meglio eccetto per una decina di piloti che trovano una linea migliore ai piedi dei rilievi. Ad ogni modo i due gruppi si congiungono nei pressi di La Union dove vi si ferma a girare sul paese mentre qualcuno tenta di agganciare il costone al di là del paese per scappare. La piana è ancora povera di cumuli quindi benché per andare in boa si dovrebbe lasciare il costone, il gruppo continua dritto verso nord fino a toccare il cilindro dalle prime colline. Si torna quindi indietro sempre lungo il costone fino a quando la boa in mezzo alla piana si trova esattamente a 90 gradi verso est, si fa quota massima fino a base intorno ai 2100m e si parte per la prima andata verso la boa di 400m di raggio in pianura, poi si torna verso il costone e si ritorna fuori verso la boa. Questa fase della gara è molto veloce perché si è formata una linea di cumuli e qui alcuni fanno la differenza e prendono vantaggio scegliendo una linea migliore che gli permette di fare questa andata e ritorno senza fermarsi a salire per poi avviarsi verso il goal con un tiro di 28km in piana verso sud.
Una volta in direzione sud in piana, a ovest ci sono degli scrosci d'acqua e inizia a coprirsi con una spessa velatura.
Il primo gruppo è costituito da circa 30 piloti, di cui alcuni partono bassi per andare sopra la fabbrica a 8 km dal goal tra questi anche Luca e Michele, ma dove di solito c’era la bomba questa volta c’è stato il zero assoluto.
Arriveranno a 2km dal goal a 200 metri da terra con 20 km/h di vento contrario che li metterà con i piedi per terra.
Il gruppo che si è tenuto più alto è riuscito a fare quota nell'ultima termica della giornata a 4 km dal goal per poi fare l’ultima tirata!
Vince la task Nicola in super forma, tra i primissimi troviamo Joachim e Marco mentre Franz purtroppo non è riuscito a superare la linea per una manciata di metri.
In classifica generale primo Nicola tre punti davanti ad Hamard, terzo Joachim e nei primi anche Christian e Marco.
Nella classifica nazioni sempre secondi a meno di 60 punti dalla Francia e davanti alla Spagna.

sabato 13 gennaio 2018

Task 2 - PWC Superfinal 2017.

La giornata soleggiata sin dal mattino sembra promettere delle buone termiche e basi più alte del primo giorno, quindi, il task comitee decide per un circuito di gara di 100km.
Lo start si trova a ritroso della pianura poi via sulle montagne verso sud per la prima boa, poi si dovrà attraversare la vale per andare verso la seconda boa, o così è come si credeva di fare.
Allo start ci si rende conto che la pianura è senza cumuli mentre la montagna è invece ricca.
Quindi invece che attraversare la valle subito dopo la prima boa decidiamo di tornare sulle montagne allungando il percorso di gara.
Nella prima parte di gara il primo gruppo domina con poche speranze per il secondo gruppo di riprenderlo.
Giunto il momento di attraversare la valle per la seconda boa.
Joachim, Luca, Nicola sono i primissimi in un gruppetto di 10 piloti, il secondo gruppo è a un paio di km da loro.
La pianura come era da aspettarsi ha creato qualche difficoltà, termiche con valori bassi e tutte rotte, questo ha permesso al secondo gruppo di accorciare il GAP.
Si arriva all’ultima boa un po’ tutto in convergenza, lo strumento segna 9 di efficenza per arrivare in GOAL, ma man mano che si va avanti l’efficienza richiesta di abbassa.
Morale.. tutti a spingere a full speed convinti di arrivare in meta, fatta l’ultima boa nessuno si ferma a girare termica ancora tutti a full speed verso il goal.
Il primo gruppo chiude e riesce a tagliare la linea a parte alcuni sfortunati.
Joachim e Nicola primissimi, poi Luca, Federico, Christian e a seguire gli altri.
Nella classifica generale dietro Hamard ci sono Joachim e Nicola, quinto l'inossidabile Luca. Secondi come nazione dietro a Francia e davanti alla Spagna.

giovedì 11 gennaio 2018

PWC Superfinal 2017 - Task 1

La mattina come succede spesso è presente una estesa copertura che si dirada velocemente e arrivati in decollo ci aspetta gia il sole. 
Tuttavia, una volta decollati e prima dell'apertura della finestra si copre e siamo costretti ad aspettare lo start in aria nell'ombra con termiche deboli. La prima boa si trova verso nord. Per raggiungerla ci sono due strade, una seguendo il costone ed una più diretta in pianura. Il primo gruppo sceglie le montagne mentre un secondo gruppo taglia la piana. Sia a costone che in piana inizialmente ci sono condizioni deboli e questa parte della gara risulta molto lenta ma la scelta di chi è andato subito in piana sembra migliore. 
Fatta la boa si ritorna verso sud, adesso la giornata è diventata piu generosa. Altra boa verso nord e gol. Prima del gol che si trova controvento c'è molta dicendenza che mette a terra tanti piloti prima della EES. Sicuramente una giornata difficile. 
Vince la task Hamard, prima delle donne Genovese. Tra gli italiani benissimo Joachim e Luca rispettivamente 4° e 6°. Seguono bene Christian e Nicola. A seguire gli altri un po' in ritardo sui primi. Dopo la prima task secondi come nazione. Speriamo ancora meglio nei prossimi giorni.