martedì 7 novembre 2017

PWC Ecuador 2017 Day 7 - Task 4

Da Gianni Profiti:
Ultimo giorno di gara e tocca a me raccontare come è andata.
Dopo ormai tante task annullate a causa delle condizioni meteo, si va su in decollo finalmente con il sole.
Giunti in cima alla collinetta del decollo, l’ultima beffa dell’Ecuador prima del nostro rientro a casa: appena apriamo le vele il cielo si copre completamente come nei giorni precedenti ed i wind-dummies che escono riescono a veleggiare poco sopra quota decollo.
Ad ogni modo viene data una task che prevede un volo tutto dietro il decollo di circa 64km con Start in entrata appena dietro il decollo, poi dritti per 20km in direzione Nord oltrepassando di poco il fiume, poi altri 27 km in direzione NNO, poi altri 12 km verso Ovest ed il goal a 2km nel paese di Pedro Carbo.

Subito dopo il decollo si riesce comunque a fare base (circa 850m) quando mancano circa 50 minuti all’apertura dello start, poi le condizioni peggiorino e si parte verso la prima boa a circa 750m in pratica “buttandosi” dietro il decollo su un agglomerato di case con pochi atterraggi. Mi trovo tra i primi a trovare qualcosa da girare sulle case mentre qualcuno (Honorin Hamard) riesce a salvarsi a 15 m da terra come racconterà a fine task.
La prima parte del volo procede molto lentamente girando tutto ciò che si trova lungo il percorso, tutti sono molto conservativi perché si riesce a salire fino a circa 500-600m con ratei di salita imbarazzanti e poi si parte alla ricerca della prossima ascendenza.
Nonostante tutto riesco a stare sempre col primo gruppo e, grazie ad uno start molto buono, in controllo sopra gli altri e più di una volta mi sono dovuto ripetere ad alta voce: stai col gruppo, non partire da solo. Nel primo gruppo sono in compagnia di Alberto, Marco e Fulvio.
Fatta la prima boa ci si ritrova tra le anse del fiume e delle risaie con condizioni debolissime e qualcuno va per terra. Da li in poi inizia a filtrare qualche raggio di sole e le condizioni migliorano a tal punto che si inizia a spingere tanto fino a raggiungere una zona di confluenza in prossimità della seconda boa da dove si va via a massima velocità fino alla terza e poi in goal. Chi ha capito prima che la giornata era cambiata e si poteva osare ha avuto la meglio infatti Wyss e Bollinger concludono per primi la Speed Section.
Personalmente ho chiudo in 13a posizione recuperando moltissime posizioni in classifica generale ma non quante ne servivano per staccare direttamente il biglietto per la Super Finale.
Chiudono bene anche Alberto, Marco e Fulvio rispettivamente 19°, 24° e 26°. Grande la prestazione di Giuliano che chiude in 31° posizione. In goal un po in ritardo anche Federico e Biuti.
Si chiude quindi l’ultimo evento di Coppa del Mondo 2017, con qualche rammarico:
  • per il posto che ha regalato, come al solito, un sabato prima della gara con condizioni super (per il posto), poi copertura totale tutti i giorni con condizioni deboli davanti a decollo e le poche volte che abbiamo volato dietro medie;
  • per l’organizzazione con parecchie sbavature tra cui quella di aver cambiato la sede dell’HQ il giorno prima della gara con la faccia tosta di mandare un’email ai piloti con gli hotel nelle vicinanze del nuovo centro operativo. Imbarazzante, per non citare le premiazioni con una misera birra offerta.


Prossimo appuntamento Superfinale a Rondanillo (Colombia) a gennaio 2018.



mercoledì 1 novembre 2017

PWC Ecuador 2017 Task 3

31/10/2017
Da Federico Nevastro


PWC Ecuador Task 3
Oggi tocca a me, giornata un po' strana con parecchio vento. Sono partito con un nodo sulla B2 in alto e non me ne sono accorto, arrivato... a 1000 metri, Alberto mi dice hai un nodo... noo... faccio una vite e scendo, faccio top landing in quel fazzoletto di decollo e ritorno in volo  fortunatamente la finestra era larga e sono riuscito ad arrivare allo Start in tempo. 


La gara si è svolta facendo una boa dietro il decollo con 3 cilindri di varie grandezze uscita e rientro dalla parte che si voleva 6 km e poi un tiro lungo fino al gol circa 30 km. Dopo la anda rianda mi sono ritrovato nel gruppo di testa perché ho fatto la scelta esterna alle colline dove non c'erano atterraggi, così facendo mi sono trovato con i primi che arrivavano dalle colline. Sfortunatamente a 4 km dal Gol ho cannato una termica e mi sono ritrovato sotto il gruppo arrivando al gol con qualche minuto di ritardo. Complimenti vanno ad Onoren che ha dato 7 minuti al primo gruppo, a me ne avrà dati 13 minuti. 
Conclusioni: decollo pessimo,  volo carino, clima piacevole, cibo discreto e città caotica. 


Qui le classifiche http://pwca.org/results/results/
Saluti dall'Ecuador 
Federico Nevastro.

lunedì 30 ottobre 2017

PWC Ecuador 2017 Day 1Task 1

Guayaquil 29/10/2017
Da Marco Busetta
Davvero un posto particolare questo. Un decollo che ricorda vagamente quello siciliano di Niscemi, con dislivello di appena 300 m, esposto a sud verso un estuario pieno di pantani.

 
Il vento dall'oceano si fa vivo quasi sempre da ora di pranzo con un effetto stabilizzante da cui è meglio scappare. Finora il cielo è stato spesso coperto ma con condizioni inaspettatamente termiche. La prima task, 61 Km, ci porta verso nord lontano dall'oceano.

 
Dopo uno start con basi intorno ai 1000 metri, si procede al favore del vento che lungo il percorso muta, presentando componenti da est ed infine da nord. Per me ed Alberto Vitale poche difficoltà nel procedere veloci in gruppo e non, all'inseguimento di un bravo pilota messicano, Quintanilla, che ancora una volta mostra grande abilità nel tenere testa da solo.


Concludiamo terzo io e quarto Alberto. Bene anche gli altri italiani tra cui spiccano Profiti e Nevastro, rispettivamente 24esimo e 33esimo. Degno di nota è il ritorno di Giuliano Minutella, primo dei piloti con vela non CCC (Zeno), alla prima esperienza in Coppa del Mondo! Tre piloti siciliani in PWC. Wow! Totò Schillaci docet. ;)

Marco Busetta

domenica 10 settembre 2017

PWC Brazil 2014 Day 7 Task 7

Da Bruno Brugnolo
Ecco qui: 
9 settembre 2017 - 7 task, Pico do Gaviao.


Oggi è  l'ultima volta che saliamo in decollo per questa 7ma  e conclusiva task.
Viene assegnato un percorso a zig-zag tra due cilindri di 69 e 50 km di raggio che, dopo uno start ad uscire dal decollo,  ci porterà al goal dopo un ottantina di chilometri. 


La rotta ottimizzata ci conduce a Nord, controvento nella prima frazione di gara, per poi piegare verso NordEst e infine ad Est, con vento dapprima al traverso e via via sempre più a favore nella parte terminale.
Il cielo oggi e velato irregolarmente da cirri e le termiche sono previste con valori inferiori rispetto alla giornata di ieri. 
Partenza e via! Si creano due gruppi; quello più consistente, segue la rotta ottimizzata, ma è più lento del gruppetto che invece scappa sulla destra e che trova termica con valori importanti, anche se "belli mossi" e che va per primo a toccare in uscita il grande cilindro più esterno. 
Ci si gira verso Est e si procede ad uscire dal plateau, dove ci aspetta la pianura e dove i due gruppi si ricompatteranno.
Iniziano i primi allunghi, ma dopo la boa, tutto viene rimesso in gioco da due grossi incendi che si frappongono tra noi e la nostra rotta.
Il primo gruppo è costretto a rallentare, perché arriva basso e sottovento agli incendi, dove il fumo rallenta  molto l'azione termica del sole. Qualcuno, però si è portato sopravvento agli incendi, trovando termiche importanti e quote notevoli. 
Io trovo termica prima del fumo, faccio quota con pochi altri e passiamo alti appena davanti al gruppo. 
Non manca molto alla planata finale e mentre tocco l'ultima boa prima del goal, comincio a fare i primi calcoli per capire come arrivare a metà. 
Purtroppo il fumo, anche se diradato,  non ci permette una visuale ottimale e non troviamo ascendenze degne di nota. Però andiamo con vento a favore e cerchiamo di sfruttare al massimo le linee portanti che troviamo sul percorso.
A 7km dal goal, lo strumento non mi da ancora l'indicazione sperata e non rimane altro da fare se non girare una debole termica e farsi scarrociare verso la meta 
E poi... Ci troviamo in discendenza. Ma ormaI le indicazioni mi confortano e partiamo a tutta speed verso la EES. L'ennesimo grosso incendio, genererà un notevole innesco termico che darà la certezza di arrivare anche ai più bassi. 
Per me, una grande esperienza e il privilegio di averla condivisa con il nostro gruppo.
Peccato, veramente peccato, che per un errore strumentale, Silvia, Luca, Luciano e Tiziano non si siano visti validare (per pochi metri)  il percorso completo. In particolare Tiziano, col quale ho condiviso il rush finale.
Personalmente, porto a casa qualche errore, ma anche un notevole surplus di bagaglio tecnico e tattico.
Un ringraziamento particolare ad Antonio, unico addentro all'idioma locale, che ci ha assistito e accompagnati. 
In serata chiusura con le premiazioni. 
Sul gradino più alto del podio la nostra campionessa Silva. 


Hanno vinto tutto il resto i Brasiliani, giocando in casa sono stati veramente forti. Complimenti anche ai Koreani la sorpresa di questo evento. 

Ciao Bruno

sabato 9 settembre 2017

PWC Brazil 2017 Day 6 Task 6

Da Silvia Buzzi Ferraris
Venerdì 8 
Sesta e penultima task


Dopo la prova piuttosto impegnativa di ieri avevano promesso una task molto semplice .... Un bel triangolo di 103 km tutto ad Est dove non eravamo mai stati. 


La task è  partita come sempre alle 13 con uno start a 3 km dal decollo dentro il cratere ed è partita subito con un ritmo forsennato dettato dai piloti per lo più brasiliani diretti fuori dal cratere verso Est 
Dopodiché per andare a fare la boa successiva ci siamo diretti a Sud attraversanfo una serie di piccole colline con termiche molto generose che però non abbiamo mai sfruttato fino in cima per stare al passo dettato dai primi.
Dopo quest'ultima boa a 40 km dal goal i vari gruppetti si sono praticamente ricompattati sulle poche termiche trovate finché a circa 25 km da Aguas da Prata una generosissima termica ci ha portati alla quota sufficiente per una lunga planata finale. 
In definitiva una ottantina di piloti in goal con i primi 50 nel arco di 4 minuti ed una media di poco più di 35 km/h.
Molto bene il nostro gruppetto arrivati quasi tutti nei primissimi minuti. 
Personalmente mi piacciono molto le task che stanno dando : percorsi molto vari, poche boe con raggi molto grandi cosi da permettere diverse strade ed opzioni.
Poiché le previsioni per domani sono ancora di bel tempo abbiamo ancora un volo per migliorare la classifica purtroppo però temo ancora senza l' aiuto degli amati cumuletti.
Qui le classifiche
http://pwca.org/results/results/
Ciao  Silvia

venerdì 8 settembre 2017

PWC Brazil 2017 Day 5 Task 5


Da Tiziano Trambaioli
Giovedì 07, task di 107 chilometri tutto intorno al cratere al fine di ottenere un triangolo FAI di 100km. 


Start alle 13 e già si formano due gruppi che poi si riuniscono sulla prima boa posta al margine NE del cratere. Grazie alle quote intorno ai 3000m si va via veloci verso la seconda boa e poi la terza boa in direzione N, poi via per circa 40 km ad O uscendo definitivamente dal cratere per guadagnare la piana. In piana, complice l'orario, le quote scendono sui 2400m ma comunque sufficienti a raggiungere il goal posto a Aquas da prata. Bella task ma i Brasiliani sembrano avere una marcia in più, volano in un modo incredibile e non bucano mai. 


Brava Silvia, prima delle donne e tutti gli altri in goal, peccato per Luca corto di un km.
A domani ciao  Tiziano

giovedì 7 settembre 2017

PWC Brazil 2017 Day 4 Task 4

Da Isidor Fink
98km Task. Condizione fantastice😊
Il task di oggi era 98km. Condizione molto belle ma senza nuvole. Base era massima a 3000m.


Il Start era in entrata di una boa con un raggio di 30 km. Bella Thermika con piu di 3-4ms. Dopo siamo volati contro vento alla prima Boa verso NO. Fino adesso eravamo tutti insieme. Alla strada della secondo Boa verso W con und raggio di 45 km si ha diviso il Gruppo. 


Era un po Tricki per trovare la linea perfetta. Ma fino lì era tutto facile. In direzione dalla seconda alla terza Boa era la base bassa e la Thermika non buona, penso che era tutto un po sotto vento. Tanti hanno perso qua il tempo. Alcuni hanno trovato subito la bomba e sono corsi verso terza boa  e goal. 


Io ho cercato con il secondo gruppo tanto tempo per fare una bella quota. Dopo e andata tutto molto veloce, fare la terza boa, ancora una Thermika belissima e sono partito con una efficienza di 10,5 e sono arrivato in Goal al 21, prima mi hanno anticipato quingue Enzo3 primo del end of speed.
Silvia come sempre e la più brava delle donne. Granulazione!!
Grüße Isidor

martedì 5 settembre 2017

PWC Brazil 2017 Day 3 Task 3

Da Tiziano Trambaioli 
Oggi task di 88 km con condizioni generose. Solito decollo ma cambio di versante, start ad uscire sulla r72 con 17km di raggio, prima ora di volo nella caldera del gigantesco vulcano, spento, sul margine del quale è posto il decollo.
Dallo start vento a favore verso la e g34 con raggio 25km, da lì con vento al traverso si va alla g24 che ha raggio 20km, chiaramente con raggi così grandi si formano diversi gruppi che seguono traiettorie diverse, le quote massime intorno ai 2600m e un pochino di foschia rendono difficile capire chi sia in testa. La piana lavora tantissimo e anche chi corre basso e solo alla fine risale. Intanto un koreano scappa solo verso meta e nessuno lo vede. Convinto di essere nel gruppo di testa, dalla g24 punto il goal alla g61, ma a 4km dalla meta troviamo discendenza e dobbiamo fermarci a fare un pochino di quota, ovviamente il secondo gruppo parte con più alto e passa prima di noi. Arrivo in goal con Luciano, praticamente all'unisono, e scopro il bravo koreano ha dato 7 minuti al secondo. :-(


Comunque non male. 
Anche Luciano in gol col primo gruppo ed a seguire gli altri Italiani tutti in gol, Silvia rimane sempre prima delle donne. 
Domani altro giorno e altra task.
 http://pwca.org/results/results/
Ciao Tiziano

PWC Brazil 2017 Day 2 Task 2

Da Luciano Pagnoni
Secondo giorno di gara, e come i precedenti è una bella giornata di sole. 



Alle 9,30 arriva la navetta direttamente alla Pousada dove siamo alloggiati. 
Il trasporto in decollo non è per niente piacevole, circa 18 kilometri di strada sterrata particolarmente polverosa, un oretta dentro un pulmino immersi nella polvere. 


In compenso il decollo è molto confortevole e tutto organizzato al meglio per chi vola ed anche per accogliere visitatori ed accompagnatori. E'grandissimo e ci sono molti servizi, dai parcheggi al bar ristoro, musica d'intrattenimento, negozio di articoli di volo, Wi-Fi, spazi per ricariche di batterie cellulari strumenti vari, giochi per bambini, servizi igienici, tutto ben curato e tenuto al meglio. Non par vero di essere in un decollo di parapendio 
In tutta la zona erbetta tipo prato da golf, possibilità di decollo e top landig con vento da ogni direzione. 

Veniamo a noi, al breerfing  ci viene dato un percorso di circa 75km zigzagando a favore di vento. 
Start alle 13,15 in zona decollo poi il resto della gara si svolge pressoché sulla piana. Piana per modo di dire, perché il territorio è tutto ondulato. 


La meteo non è delle più favorevoli, c'è vento abbastanza sostenuto e le termiche sono più basse dei giorni precedenti, non ci sono cumuli, il cielo è totalmente blu e all'orizzonte una netta linea scura di inversione. 
Per fortuna noi siamo in 120 e dopo il via si viaggia abbastanza sparpagliati, per poi dirigersi dove qualcuno trova una termica ricompattando il gruppo. Ovviamente non tutti hanno la stessa velocità, così nel corso della gara si forma un primo gruppo seguito da un secondo e da altri piloti che rimangono più in dietro. 
Diciamo che oggi mi è andata bene, sono riuscito a stare con quelli davanti, senza finire troppo basso, infatti qui il pericolo è quello, se si finisce bassi c'è vento forte si rischia di bucare o ci si mette molto tempo per risalire e si rimane in dietro. 
Domani altro giorno altra task. 
Qui i risultati:
http://pwca.org/results/results/

PWC Brazil 2017 Day 1 Task 1

K

Da Tiziano Trambaioli
Come di consueto chi va meglio nella task del giorno, deve scrivere qualcosa, e oggi tocca a me. 

(l'altro è Luca)
Domenica 3 settembre primo giorno di gara, condizioni di termica blu con venti da nordest a 20km/h. La Task di 84km si sviluppava fondamentalmente  intorno alla boa g20, start e prima boa, posta a 42 km a sud ovest dal decollo, ad andare con vento a favore nessun problema, si formano un paio di gruppi che si riuniscono poi sulla g20. Il ritorno prevedeva uno zig zag con vento al traverso tra le boe g53 e p18 con atterraggio ad Andradas. Condizioni buone fino alla p18 ma da lì circa 15 km contro vento per il goal. Alla fine il primo copre 77 km su 84 e quasi tutti atterrano nel raggio di 2 km. 

Molto brava Silvia, prima delle donne e quindicesima assoluta.
Qui le classifiche
http://pwca.org/results/results/

domenica 29 gennaio 2017

PWC Superfinal 2016 - Task 10 e risultati finali

Arriviamo un po' affaticati all'ultimo giorno di questa spettacolare Superficiale di Coppa del Mondo a Governador Valadares. La meteo sembra promettente, un po' ventoso ma le previsioni danno il vento da est in calo nella giornata, quindi viene data una prova di 91 Km, un triangolo a est di Ibituruna con atterraggio in città. Sulla carta nulla di particolarmente complicato, non fosse che in realtà le condizioni volgono verso una alta instabilità con vento in aumento. Alcuni momenti di tensione per i piloti che vengono letteralmente strappati dal decollo in termiche violente o alternativamente schiacciati al suolo in discendenze infinite. Localmente il vento influenzato anche dalle termiche arriva a 25 Km/h ma davanti al decollo a tratti si indietreggia verso ovest. La meteo totalmente diversa dalla previsione rende la prova molto più complicata, con due lunghi tratti con il vento molto sostenuto e contrario. Si devono rimontare le termiche senza appoggi a disposizione per cui alle volte si viene letteralmente buttati a terra dalla discendenza prima che si riesca ad entrare nel valore antistante.
L'ostacolo più grosso si incontra tornando verso Ibituruna, per riuscire ad attraversare la montagna sarà necessario fare tre volte base, pur essendo oltre 1900. Il tiro infinito verso le colline a nord di Valadares portano ad un'altra zona complicata, proprio in corrispondenza del cilindro, per poi proseguire verso est con il vento di nuovo quasi contrario a toccare il cilindro dell'ultima boa sul fiume, e poi tornare finalmente con il vento a favore verso la città.
Il francese Maxime Pinot lascia il gruppo saltando una termica nel lato controvento e riesce a mantenere il vantaggio. Chiuderà il percorso per primo in tre ore e tredici minuti, ben undici minuti davanti al grande Luca Donini secondo a meta. Finirà terzo in classifica per il calcolo dei Leading Points. Christian e Marco Busetta arrivano 5 minuti dietro nel gruppone.
Aaron arriva a meta in ritardo ma aveva a disposizione uno scarto. Anche Nicole arriva dietro alla diretta avversaria Seiko, e quindi si dovrà aspettare la classifica ufficiale per capire il risultato.

C'è poco da dire, quando in un evento di 10 giorni si arriva alla prova in doppia cifra, significa che siamo di fronte alla perfezione. Piccole sbavature nella organizzazione ci saranno sempre, ma i piloti hanno volato per trenta ore e quasi 1000 Km in ogni tipo di condizione meteo e percorso, per cui non credo ci possano essere alibi per nessuno. Le posizioni della classifica rispecchiano a mio parere i valori dimostrati durante questo evento dal livello piloti altissimo. È stata necessaria concentrazione, gestione delle energie e dello stress, tutte le cose insomma che fanno la differenza in un evento di questa durata oltre alle capacità tecniche.
Alla fine, vincitore praticamente incontrastato dell'evento è il nostro campionissimo ed eclettico Aaron Durogati, che ha dimostrato sul campo di essere il più forte.
Nicole Fedele, anch'essa leader della classifica femminile per buona parte dell'evento, finisce al secondo posto proprio all'ultima prova. Lei e la vincitrice Seiko Fukuoka se la giocavano sul filo dei punti, come spesso accade a questo livello, e l'ha spuntata la francese. Un poco di rammarico, chiaro, ma nulla da recriminare: Nicole ha condotto la propria gara in maniera quasi perfetta, e se si considera che è "solo" seconda con un trentaquattresimo posto assoluto in una Superfinale di Coppa del Mondo, si ha una idea chiara di quale livello di sfida stiamo parlando.
Nella classifica a squadre l'Italia è terza, dietro a Francia e Svizzera. Come risultati individuali, a parte Aaron e Nicole, non credo si sia ottenuto quello che si sperava all'inizio dell'evento, per qualcuno anzi è stato sicuramente deludente, ma in ogni singola prova abbiamo dimostrato il valore che possiamo mettere in campo, arrivando ad un risultato di squadra che tutto sommato meritiamo.
I nostri complimenti vanno chiaramente innanzitutto ad Aaron e Nicole, che hanno dimostrato di nuovo di essere le Leggende che sono, ma anche al resto della squadra, che sale sul gradino più basso di un podio con molti altri validi pretendenti.
Trovate le classifiche finale a questo link.

sabato 28 gennaio 2017

PWC Superfinal 2016 - Task 9

Penultima prova di questa Superfinale di Coppa del Mondo, anche oggi la meteo sembra ottimista anche se il vento potrebbe essere sostenuto, e per domani addirittura sembra ci si troverà in condizioni pre-frontali, che normalmente sono le migliori dal punto di vista della instabilità.
In effetti il vento sembra abbastanza forte da nord-est, ma gli organizzatori sono comunque ottimisti poiché le basi sono molto alte e il pre-frontale previsto per domani potrebbe anticipare un po'. Si disegna quindi una prova molto tecnica di 96 Km, una volta arrivati a Engeneiro Caldas si deve decidere in quale direzione andare per uscire da un cilindro di 20 Km, per poi rientrare sulla città e meta alla stazione di servizio 15 Km controvento.
Lo start è conveniente farlo in direzione del vento, in maniera da scendere poi con il vento a favore, ma sin dall'inizio è abbastanza sostenuto e dopo 45 minuti di volo rimontando il vento, con lo scarroccio quando è ora di partire ci ritroviamo tutti in zona decollo.
Si arriva a Engeneiro Caldas molto veloci, e poi tutto il gruppo decide compatto di seguire una rotta in appoggio sul crinale della valle ma in direzione del vento. Da subito sembra una rotta molto difficile ma pochissimi scelgono strade alternative perché significa rinunciare alla forza del gruppo. Il cilindro cadrà poi in una ampia zona di azzurro con forte discendenza, chi lo raggiunge senza una riserva di quota, perderà molto tempo a risollevarsi. Le basi a questo punto sono oltre 2300 metri che qui sono parecchi, e il vento in quota spinge i piloti oltre i 70 Km/h.
Di nuovo, la selezione la farà la quota con la quale si torna a Engeneiro Caldas, in basso la brezza è forte e la termica meno organizzata, la scelta giusta è fermarsi prima a fare la massima quota per poi avere una riserva tornando verso la meta controvento. Meta che, nemmeno a farlo apposta, si raggiunge da sud attraversando una enorme zona di discendenza, che metterà a dura prova i nervi dei piloti, insicuri fino alla fine di farcela.
Il primo, lo svizzero Sfetan Wyss, chiude in 2 ore e 47 minuti, alla ragguardevole media di quasi 33 Km/h. Tra gli italiani, bravissimo Franz in settima posizione davanti ad Aaron, Christian nei 15. 79 piloti a meta.
Oggi Nicole è a meta ma un po' in ritardo, per cui i giochi si decideranno domani con l'ultima prova, anche se parte comunque davanti a tutte le avversarie. Anche Aaron è stabilmente al comando della classifica individuale e l'Italia consolida la terza posizione dietro a Francia e Svizzera.
Trovate come sempre i risultati a questo link. Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.

venerdì 27 gennaio 2017

PWC Superfinal 2016 - Task 8


Per oggi le previsioni parlano di massa di aria stabile dovuta all'avvicinamento di una alta pressione, e vento abbastanza sostenuto da Nord-est, e sembra confermata da quello che possiamo vedere in decollo. Le basi si formano già alte, intorno ai 1700 metri sopra Ibituruna, ma sono molto radi e lasciano grandi buchi di azzurro.
La prova è di 104 Km, uno Zig Zag nella direzione del vento giù fino a Don Cavati. L'aria è secca e l'attività termica genera bolle abbastanza turbolente. Specialmente all'inizio della giornata non è particolarmente piacevole il volo, e inoltre per la prima volta in questa gara abbiamo assistito al classico "balletto" in decollo, con i piloti costretti a spostarsi più volte rincorrendo i cambi di direzione del vento.
Dopo la prima boa, posta a est del decollo, i piloti ritornano verso Alpercata in una enorme area azzurra di alta pressione, si finisce tutti bassi e chi riesce a incontrare la bolla giusta prende subito vantaggio. Il gruppo si sfalda e si prendono strade leggermente diverse. Se si trova il ciclo giusto si riesce a guadagnare molto vantaggio, è quello che succede a un gruppetto tra i primi che in un passaggio abbastanza tecnico dove è necessario superare un crinale da sottovento, riesce ad agganciare un ascensore di 6 m/s che regala loro un distacco notevole sui rimanenti. In questo gruppo ci sono Aaron, Luca e Joachim. Tutti però i piloti di testa a circa metà gara finiscono bassi nella valle di Engeneiro Caldas e con la stabilità della giornata e le brezze negli strati bassi faticano a riprendere quota, da dietro sopraggiungono gli inseguitori sopra i 2000 metri beneficiando di un ciclo termico abbondante e ci si ricompatta tutti tranne il gruppetto di testa che mantiene un buon vantaggio.
Ultima difficoltà a fine gara, rientrare nella valle di Don Cavati da Est, le colline generano sottovento e discendenza, facendo arrivare corti a meta alcuni piloti.
Vince il francese Maxime Pinot, davanti ai grandissimi Luca e Joachim che non hanno sbagliato davvero nulla. Aaron subito dietro. Tutti gli italiani sono a meta, 94 piloti in tutto, Nicole terza nella femminile.
La classifica generale è ormai abbastanza delineata, ma il gioco degli scarti con il sistema FTV può ancora cambiare le carte in tavola. Aaron e Nicole difendono il loro primato anche oggi volando esattamente come devono, e l'Italia conferma la propria terza posizione con un secondo posto di giornata dietro alla Francia.
Trovate come sempre i risultati a questo link. Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.

PWC Superfinal 2016 - Task 7

La mattina presto ci sorprende un cielo completamente azzurro, del tutto inusuale a Valadares. Lascia presagire vento piuttosto forte, e così è in effetti: arriviamo in decollo con le maniche a vento belle tese. Col passare delle ore i cumuli si cominciano a formare con una base abbastanza alta e il vento si smorza. Viene fuori una giornata davvero promettente, la commissione piloti ci crede e disegna una task "a corridoio" di 113 Km. È un tipo di task moderno, dove cilindri concentrici da toccare alternativamente in ingresso e in uscita generano appunto una corsia lungo la quale muoversi per raggiungere la meta posta oggi all'aeroporto di Caratinga.
La prova è indovinata e sarà estremamente veloce, con i primi a meta in poco più di 3 ore. La particolarità del disegno però ha messo a dura prova gli strumenti di volo, che in molti casi hanno calcolato rotte ottimizzate fantasiose e quindi ogni tanto lungo il percorso si staccavano alcuni piloti che seguendo il proprio strumento andavano nelle direzioni più disparate.
Si passa dalla convergenza di Engeneiro Caldas che funziona e permette di coprire 15 Km a base spingendo, poi l'unico passaggio impegnativo è toccare il cilindro in uscita posto in corrispondenza di Don Cavati. Chi lo fa più a sud, lungo la linea ideale, poi deve riuscire a rimontare il vento e collinare per entrare nella valle che porta a Caratinga. La brezza è abbastanza forte da rompere le termiche e quindi da basso non si sale più.
Chi passa ha poi a propria disposizione una autostrada di cumuli per coprire gli ultimi 40 Km.
Vince la prova l'inglese Russell Ogden, Joachim è terzo. Purtroppo un problema all'acceleratore toglie la gioia del goal a Luca, Christian è dodicesimo e Aaron nei 15. Nicole è terza in classifica femminile ma in ottima posizione nel gruppo dei primi.
In classifica generale Aaron e Nicole sono sempre stabilmente al primo posto, mentre l'Italia recupera una terza posizione più che meritata.
Trovate come sempre i risultati a questo link. Tutte le info in tempo reale sulla task sono sulla home page del sito PWCA.

martedì 24 gennaio 2017

PWC Superfinal 2016 - Prime impressione sulle nuove vele

Immaginiamo che in Italia siano tutti interessati ad avere qualche commento di prima mano sui nuovi materiali presentati a questa Superfinale.
I particolare, la nuova vela omologata CCC della GIN, il Boomerang 11, e l'Ozone Zeno, omologato EN D.
Quello che si è visto in questi giorni è che il Boom11 ha ottime prestazioni, sia in salita che il velocità, sfruttando la nuova omologazione CCC 2017 che dovrebbe permettere di ottenere vele ancora più performanti rispetto alle precedenti.
Lo Zeno, a sua volta, risulta assolutamente competitivo in tutti gli aspetti con le vele da competizione, pur avendo una omologazione standard. In condizioni deboli però l'Enzo 2 sembra avere ancora un vantaggio, tanto che alcuni piloti arrivati in Brasile con entrambe stanno chiedendo di poter cambiare e utilizzare la vela da competizione.
In queste condizioni è molto difficile sbilanciarsi sulla stabilità e sulla difficoltà dei vari mezzi, ma pare chiaro a tutti che lo Zeno sia la più semplice delle vele competitive presenti, e quindi un giudizio su queste caratteristiche lo rimandiamo alle tappe alpine.
Possiamo però dire con certezza che siamo di fronte a due cavalli di razza, ognuno con i propri punti di forza e le proprie peculiarità.
Lo Zeno è già presente sul mercato, mentre per il Boomerang 11 bisognerà aspettare la commercializzazione.