domenica 14 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - task 8.

Venerdì 11 settembre.
Oggi è l'ultimo giorno di gara, si sale in decollo prima del solito per provare a iniziare la prova con mezz'ora di anticipo e finire presto in modo che le classifiche siano ufficializzate prima della cerimonia di chiusura che è stata anticipata a questa sera.
Durante la salita in decollo definiamo la strategia della giornata per cercare di recuperare quei 60 punti che ci separano dall'argento al momento al collo degli spagnoli.
La classifica per nazioni non prevede scarti pertanto, se riuscissimo con due dei nostri moschettieri ad arrivare davanti agli spagnoli anche con poco distacco o se due di loro non completassero la prova, la rincorsa sarebbe completata e, per giunta, nell'ultimo giorno senza concedere possibilità di rivincita agli amici Iberici.
Il piano quindi prevede che Joachim e Marco provino a vincere. Joachim con una vittoria ha alla portata il terzo posto assoluto quindi vale la pena rischiare. Marco ha l'amaro in bocca di non essere riuscito a fare una delle sue magie e viste le condizioni meteo, potrebbe essere il suo giorno.
Di contro, Alberto, lo smilzo regolarista del gruppo, insieme a Silvia, fuori dai giochi per le classifiche individuali, penseranno ad assicurarci il podio anche in caso di buco degli altri due, potendo contare su un tesoretto di circa 400 punti di vanraggio sui primi inseguitori, il Regno Unito.
I conti sono fatti, adesso manca solo tradurre in opera il piano.
La giornata si presenta con una spessa copertura e basi molto basse ma si spera possa migliorare.
Le previsioni, per quel che possano valere visto che non ci hanno praticamente mai preso, danno vento da SE proveniente dall'oceano nel pomeriggio, pertanto, viene assegnato un percorso di gara di circa 60 km che prevede una prima parte nella valle che da Castelo porta verso il decollo, per poi andare sulle colline a Sud e finire al solito goal in prossimità di Jerônimo Monteiro in direzione SO.
L'apertura dello start è alle 13:00 e i primi decolli avvengono alle 11:45 ma le condizioni sono deboli e la base intorno a 1300m.
Per massimizzare l'aiuto ai nostri oggi vola anche il Team Leader potendo contare sull'aiuto a terra di Calsos Funes, rivelatosi fondamentale per la logistica del team e per le sue competenze nel primo soccorso. L'obiettivo e andare avanti per verificare quale possa essere la migliore rotta per andare dall'ultima boa al goal e sondare nei vari punti del percorso intensità e direzione del vento in quota che molto spesso è differente da quello che nei giorni precedenti misuravamo a terra e comunicavamo ai piloti.
La prova si rivela difficile per la poca quota che si riesce a fare e l'ombra che copre gran parte del percorso di gara, pertanto, si cerca di stare sotto i cumuli con la base più scura alla ricerca di ascendenze.
Usciti dalla valle che da Castelo porta al decollo, si fa rotta verso sud in direzione della zona collinare delle cave di estrazione del granito nei pressi del paese di Itaoca.
I nostri maschietti sono posizionanti tutti benissimo e pronti per fare la zampata in avanti per staccare gli spagnoli. Silvia resta attardata e non riesce a fare la quota sufficiente per tentare il ricongiungimento con il gruppo. Questo ritardo farà la differenza per la conclusione della gara.
Raggiunta la boa, la prova prevede un lungo traverso di 26km in direzione SO verso il collaudato goal del paese di Jerônimo Monteiro, attraversando una zona di basse colline che è quasi tutta in ombra a meno di piccoli squarci di luce che fanno capolino tra le nuvole. Gianni è già a 20km dal goal quando il gruppo parte dall'ultima boa verso il goal. Segnala ai piloti poco vento ma anche molta ombra, quota massima intorno ai 1200m e la planta media nei traversi che è intorno a 7.
La parte finale della task diventa una lotta per non bucare e circa 2km dalla End of Speed Section (ESS) si è nella piena ombra in prossimità di un valico da superare per poi andare in goal.
Gianni è già atterrato in prossimità della ESS, dopo il valico e chiede a tutti per radio di prestare particolare attenzione perché le condizioni sono difficili ma di continuare a crederci fino alla fine.
Marco è tra i primi e prova ad andare avanti per vincere la prova, poco dietro di lui Alberto e Joachim.
Purtroppo appena prima del valico, costituito da due massici rocciosi dalla classica forma del paõ de açúcar che solitamente sono sempre generosi di ascendenze, la giornata sembra sia finita e non ci sono più ascendenze a causa dell'ombra che permane da tempo. Appena dopo i due "mammelloni", si trova una collina più bassa, anch'essa rocciosa, sul cui versante in direzione del goal stanno termicando decine di Urubu.
Marco atterra prima del passo, Alberto e Joachim resistono e passano diversi minuti in una semi ascendenza alla stessa quota. 
Intanto Yuri Vidic, una "vecchia volpe" slovena, ed il Macedone Martin Jovanosky provano ad andare verso il goal contendendosi la vittoria tra ex compatrioti Balcanici. Raggiungomo la End of Speed Section per primi in circa 1h50' ma atterrano prima della linea del goal.
Per radio Gianni cerca di tranquillizzarli comunicando che ancora nessuno ha raggiunto la ESS e di prendersi il tempo di salire e avere la quota sufficiente per il goal.
Altri provano dopo di loro nella speranza di trovare qualche ascendenza nei 3 km che li sperano dal goal ma fanno tutti la stessa fine.
Ben undici minuti dopo taglia il fine tempo il polacco Jacek Gorski ed è il primo che riesce a completare la prova. 
Le condizioni sono ancora difficili e altri provano a tagliare il fine tempo ed andare in goal ma la maggior parte atterrano prima di raggiungerlo. Dopo circa 5 minuti Alberto riesce a fare qualche metro in più e prova. Taglia il fine tempo ma purtroppo manca il goal per 700m. Anche Joachim finisce per terra.
Si presenta la peggiore situazione possibile, con il rischio che gli inglesi a 400 punti di distanza, se riescono a mettere due piloti in goal ci scalzeranno dal podio.
Pertanto per radio avvisiamo Silvia, unica supersiste, a prendersi tutto il tempo necessario per fare sempre quota massima e arrivare in goal. Cosa fondamentale.
Gli spagnoli mettono un pilota in goal che sarebbe arrivato comunque sufficientemente dietro ad Alberto, se lo smilzo fosse arrivato in goal, assicurandoci la medaglia di argento. 
Ma gli spagnoli non sono ormai un problema perché c'è il rischio concreto che gli inglesi che hanno nel team tre fuoriclasse, Odgen, Ospina e Marley ci tolgano dal podio.
Odgen e Ospina atterrano entrambi dietro ai nostri, resta in volo solo Marley quindi, facendo due conti a mente, anche se dovesse arrivare in goal da solo non avrà tutti i punti necessari per toglierci la medaglia. Gianni tira un sospiro di sollievo.
L'inglese chiude a 22 minuti dal primo e un minuto dopo la nostra Silvia nazionale che nella prova odierna ha dimostrato una ferrea tenacia nel non mollare fino alla fine.
Un'altra giornata nel complesso difficile e lo testimonia il fatto che solo 28 piloti sono arrivati in goal.
Si conclude così il 19° Campionato Mondiale con la Francia dominatrice incontrastata che vince in tutte le categorie.
Nella maschile prende ii primi due gradini del podio con 1° Baptiste Lambert e 2° Honorin Hamard seguiti dalla giovane promessa spagnola Marcelo Sanchez Vilchez.
Nella categoria femminile, ribalta la classifica all'ultima task Costante Mettetal che con l'aiuto di tutto il team, scavalca la statunitense Alexia Fisher e chiude terza l'intramontabile giapponese Keiko Horaki, a conferma del fatto che gli orientali non invecchiano mai. Silvia da un gran recupero e chiude al quinto posto tra le donne e prima tra coloro che utilizzavano vele omologate D e non CCC.
Nella classifica per nazioni, 1° Francia, 2° Spagna e 3° Italia.
Dopo un po' di digiuno riportiamo a casa nuovamente una medaglia.


Joachim Oberhauser 
Alberto Vitale 
Marco Littamé 
Silvia Buzzi Ferraris 
Gianbasilio PROFITI 

Special credits: Carlos Funes.

venerdì 12 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - task 7.

Giovedì 11 settembre.
Come tutte le mattine si sale in decollo alle 8:30. La strada, lunga e polverosa, che porta un cima al decollo, rampa do Ubà, è in fase di ampliamento e per tutta la settima scorsa ci sono stati lavori di sistemazione del fondo che da noi sarebbero neanche immaginabili per un'area rurale in montagna.
La giornata da previsione dovrebbe essere migliore di ieri, meno vento che in basso è previsto da ESE e in quota, dai 1000m, da NO. Il thermal index è previsto tra 1 e 4,5, e le basi cumulo fino a 2600m.

Viene assegnato un percorso di gara di 72km con start in prossimità del decollo, prima boa verso Forno Grande a Nord, il più alto massiccio roccioso dello stato di Espírito Santo, poi inizia un zigzag che ci porta a SO del campo di gara con arrivo in un goal già usato nei gueon5scirsi in prossimità della cittadina di Jerônimo Monteiro.
La partenza è fissata alle 12:45 e alle 11:00 già iniziano i primi decolli.
All'inizio in attesa dell'apertura dello Start le condizioni non sembrano eccezionali e si sale piano e fino a 1400m ma si iniziano a formare i primi cumuli sull'altipiano dietro il decollo e sulle cime più alte.
Di fatto le previsioni si rivelano sbagliate, quota massima per lo start è 1600m ma all'apertura si pare con appena 1300m in direzione di Forno Grande dove la boa cade a 1400m. Arrivati ai piedi delle pendici si fatica a salire e molti provano a girare intorno al cilindro andando a smarcare la boa in sottovento.
Fatta la.prima boa si parte verso sud in direzione di una zona cave di marmo e Marco prova a fare una delle sue magie andando davanti a tutti. Purtroppo non è la sua giornata e il gruppo lo riprende in prossimità della seconda boa.
Sulle colline si fatica a salire e le quote promesse in decollo dal meteoman Marcelo sono una chimera.
Si parte quindi per la zona delle montagne a NO è qualcosa inizia a bucare e tra questi il talento francese Pinot.
Il vento a terra aumenta sino a 30km/h da SSE qualche pilota più basso inizia a comunicare Level 3 ovvero che le condizioni di volo sono pericolose, ma la gara continua.
Sulle montagne in gruppetto riesce a riscattare gli altri e davanti agli altri con vantaggio ci sono l'inglese Odgen ed il naturalizzato inglese Ospita.
Joachim ed Alberto sono con il primo gruppo, Marco un po' dietro avendo scelto di fare una strada diversa e Silvia purtroppo attardata ancora nelle zona delle cave e considerato l'aumento del vento non si starà divertendo.
Il gruppo segue Odgen che si avvia verso la penultima boa ma basso. 
Fatta la boa ci procede verso SE controvento per smarcare l'ultimo turnpoint dal quale si va in goal con vento a 200° rispetto alla rotta facilitando l'arrivo.
Nella planata verso il goal la spunta il francese Lambert che mette un'ipoteca sul titolo di campione del mondo, seguito dal belga Berg e dall'altro francese Hamard.
Primo dei nostri Joachim che chiude ottavo, a poco più di due minuti, poi Alberto quindicesimo a tre minuti. Marco chiede venticinquesimo. Silvia purtroppo non completa il percorso. 
Purtroppo gli spagnoli con cui stiamo contendendo l'argento anche oggi sono arrivati con due piloti molto bene in goal.
Giornata nel complesso difficile e lo testimonia il fatto che solo 33 piloti sono arrivati in goal.

Le classifiche ufficiali di giornata vedono primo Russel Odgen grazie ai tanti leading points guadagnati nella task volando davanti a tutti, secondo Baptist Lambert e terzo Honorin Hamard. Per i nostri abbiamo Joachim ottavo, Alberto quindicesimo e Marco ventiseiesimo.

Nella classifica generale individuale, Joachim sale all'ottavo posto, Alberto al ventunesimo, Marco quarantunesimo e Silvia in ottantunesima posizione e ottava tra le donne.

Nella classifica a squadre purtroppo perdiamo qualche punto dagli spagnoli che allungano a 60 punti da noi, ma stacchiamo di circa 400 punti la squadra che occupa la quarta posizione.

Domani ultimo giorno di gara e si proverà a mettere pressione alla Spagna che sono ad oggi con i suoi piloti non ha mai sbagliato.



giovedì 11 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - Castelo.


Siamo giunti al penultimo giorno di gara di questi campionati mondiali di parapendio.
Lo spostamento da Andradas a Castelo deciso quando la macchina organizzativa sarebbe già dovuta essere a lavoro ha comportato qualche problema ma in qualche modo il team di Frank Brown ci ha messo una pezza.
Dopo 6 task la classifica individuale vede si primi tre posti tre francesi e questo la dice lunga su quanto alto i transalpini hanno portato il livello. In ordine abbiamo Lambert, Hamard e Wirtz.
Primo degli italiani Joachim O. 8°, poi Alberto V.  46°, Marco L. 55°, Silvia B.F. 76° e 7° tra le donne.
Nella classifica a squadre siamo terzi dietro a Francia al primo posto ea soli 54 punti dalla Spagna.
Le condizioni, fatta eccezione per i primi giorni in cui la pioggia ha comportato l'annullamento delle prove, sono buone ma il vento forte ha condizionato almeno tre delle prove sinora disputate e causato anche qualche incidente con un particolarmente grave che ha visto protagonista un pilota belga attualmente ricoverato in ospedale.
Il vento, protagonista di questo mondiale, ha causato lo stop della prova di ieri proprio quando i nostri portacolori erano in posizione favorevole per arrivare tra i primissimi. A causa della modalità di scoring la posizione per attribuire il punteggio viene calcolato 5 minuti prima del momento in cui la prova è stata fermata e pertanto la classifica finale ha visto il primo gruppo con tutti i piloti a pochi punti di distanza e ciò ci ha fatto recuperare solo pochi punti rispetto ai nostri diretti rivali per la medaglia d'argento, gli spagnoli.
Oggi si prospetta un'altra giornata con vento da SE proveniente dal mare nei bassi strati e NO in quota, pertanto ci sia aspetta della turbolenza all'incontro tra le due masse d'aria.

Per seguirci: