Il grande cilindro dello start pilon taglia da NE a SO il pendio del decollo, la prima boa è dalla parte opposta della valle verso SE. Poi bisogna spingersi a sud per circa 30km per poi tornare verso ovest con cilindro in uscita, nuovamente a est per poi andare in goal in direzione ovest.
Il tema di gara realizzato con cilindri molto grandi permette di scegliere le traiettorie in relazione alla meteo, considerando cumuli e direzione del vento.
Appena in volo si percepisce che la giornata è più stabile del previsto e si fatica a salire. Una mina consente ad un nutrito gruppo di superare il tappo di inversione e salire velocemente oltre i 3000m, tenendo sempre a mente il limite di quota fissato poco più in alto.
Altri non riescono a sfruttare il ciclo buono e restano più bassi.
Alle 1315 si parte verso la prima boa ma prima si iniziare la lunga traversata della piana in molti si spostano verso sud lungo la cresta sfruttando la brezza che ha iniziato a soffiare da ovest, nel gruppo ci sono quasi tutti i nostri. Altri puntano direttamente verso est ma finiscono subito bassi in piana tra questi Alberto.
Il gruppo che ha scelto di rimanere sulle creste sembra avere vantaggio, infatti raggiunge i fuggitivi in prossimità del ferro di cavallo con molta piu quota. Hamard prova subito a scappare davanti andando più volte ben al di sotto dei 1000m di quota. Sembra essere la sua giornata perché trova sempre ascendenza per rifare quota nonostante sia, in pratica, solo lungo una traiettoria ottimizzata molto più a sud di tutto il resto del primo gruppo dove ci sono Joachim, Gianni e Tommaso. Marco e Matteo hanno scelto una rotta piu a nord e si trovano indietro con Federico alle loro spalle.
Fatta la boa, prima di iniziare la lunga discesa verso sud in piana si fa quota cercando di sfruttare al massimo la termica che è molto scarrocciata dal vento da sud particolarmente sostenuto.
Joachim parte con poco meno di 1800m insieme a Tommaso e Gianni, mentre Hamard si ferma ancora e riesce a fare 100m in più che si riveleranno decisivi.
Alberto arriva basso sotto la termica e quando il gruppo parte si trova a circa 1100m. Matteo avendo tenuto una traiettoria molto a nord rimontando il vento verso la zona di ascendenza atterra.
Mentre il primo gruppo fatica ad avanzare verso la boa, chi era rimasto dietro ne approfitta per fare quota e cercare di trasformare lo svantaggio in un vantaggio.
Tra i primissimi ad arrivare alla boa a sud ci somo Joachim, Tommaso e Gianni ma pagano cara l'intraprendenza con tutto il primo gruppo, tranne Honorin, in quanto in basso il vento è decisamente forte ed è impossibile girare le ascendenze. Atterrano pressoché tutti i boa.
Fatta la boa chi è riuscito a restare in volo si fa scarrocciata verso nord dal vento mentre gira termica e di tanto in tanto cerca di spostarsi verso ovest per smarcare la boa successiva.
Diventa una lotta alla sopravvivenza.
Davanti a tutti c'è Honorin, ormai da solo essendosi liberato del primo gruppo. Dietro Alberto, Marco e Federico che però atterra prima della boa.
Marco di fa scarrocciata ma in direzione NE allontanandosi dalla boa mentre Alberto riesce ad andare dietro ad Honorin.
Fatta la boa in uscita verso ovest si torna verso la città di Prilep in direzione NE per poi percorrere l'ultimo tratto verso il goal in direzione NO.
Vince con vantaggio Honorin che grazie al risultato riesce a ribaltare la classifica balzando al secondo posto della classifica generale.
Ottimo Alberto, secondo al tempo ma terzo in classifica task, unico degli italiani a completare il percorso in una giornata molto difficile.
Purtroppo entrambe del giornate seguenti non hanno permesso di volare per il forte vento da Ovest e così si chiude la competizione con due task e mezza volate in uno dei posti che sulla carta offre la massima affidabilità in termini di giornate volabilità durante l'estate.
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