sabato 10 dicembre 2022

Paragliding World Cup Superfinal 2022. Valle de Bravo - Messico. Task 2.

Oggi 8 dicembre seconda task. Il tema di gara odierno prevede una race to goal di 85km.
Lo start è fissato alle 12:30 (quando in italia sono le 19:30) ed è un cilindo da fare in uscira a circa 2km a sudest del G-spot. La scelta è stata fatta per cercare di evitare che i piloti si ammassino su quel punto dove ci sono sempre condizioni forti e a tratti molto turbolente, in attesa dell'apertura della finestra. L'idea era buona ma non ha sortito l'effetto desiderato, infatti, tutti sono rimasti sul G-spot a fare quota massima, per poi andare dentro il cilindo e tornare a fare quota sul costone.
Fatta di nuovo quota massima ci si dirige a ovest verso i famigerati Los Tres Reyes, tre falesie di granito che si stagliano su un costone boscoso,
Poi si procede seguendo il costone a cucchiaio che porta al villaggio di Zacazonapan dove c'è la seconda boa da cui si parte per un lungo traverso veso sudest passando sopra sopra una zona mineraria molto generosa di termiche per arrivare alla boa su una ampia zona pianeggiante nei pressi della cittadina di Luvianos.
Ieri ho sostituito il cordino dell'acceleratore in spectra da 8mm con uno di sezione più piccola per alleggerire il carico mentre spingo. Purtroppo lo ho settato troppo lungo e tirando giù tutto riesco ad accelerare solo al 60%.
Considerato che qui ci sono solo due velocità: trim in termica e full Speed in tutte le transizioni che siano in aria libera o a costone, inizio a perdere contatto col gruppo. Decido quindi di provare a spostare più in basso il nodo del cordino per accorciare di qualche centimetro e riuscire ad andare almeno al 90% della velocità massima. Devo così lasciare i comandi e fare un'operazione difficile in aria calma 
Toccato il cilindro si torna indietro appoggiandosi ad una cresta per fare quota massima e saltrare verso nord dove il le quote del terreno salgono di parecchio ed arrivare, passando nuovamente sulla zona estrattiva sul picco di La Pila, verso Los Tres Reyes. Qui la termica alla base della falesia è turbolentissima ma si riesce a salire sin sulla cresta per poi continuare verso nord in direzione del Cerro Gordo per agganciare la zona di converngenza. Oggi però non si sono cumuli ed è difficiele capire dove si trovi. Man mano che si procede verso nord si inzia a sentire l'effetto della convergenza la c'è molto vento da nordest ed è particolarmente turbolento e nonostante ormai tutti siano sopra i 3400m ben sopra l'effetto dei rotori generati dall'orografia, si continuano a vedere numeri di vele che vengono portate in giro dalle folate di vento. Anche a me capita una chiusura asimmetrica con successiva partenza violenta della vela che riesco a fermare dopo 180° stallando la semiala aperta. 
Anche Aaron Durogati ha una brutta esperienza e per poco non fa collisione con Hernesto Hinestrosa che gli stava alla destra.
Il guppo si è ricompattata e ci sono circa 100 piloti tra i 4000m e i 3500m che procedono a fatica verso nordest in direzione del vulcano Nevado de Toluca che si staglia a 4645m di quota.
Raggiunta la prima linea di cresta a nord del passo un gruppo di circa 70 piloti, tra cui Aaron Durogati, Marco Busetts, Denis Soverini, Joachim Oberhauser e Christian Biasi, ci passa sopra tranquillamente e si dirige verso la seconda linea di cresta che porta alla boa, io ed altri 30 piloti tra cui Giuliano Minutella e Piero Gavinelli siamo più bassi avendo fatto una linea peggiore e ci troviamo costretti a fermarci per fare quota per evitare di avventurarci bassi. Alla nostra quota c'è vento sostenuto da sudest parallelo al cotone e dobbiamo andare in modalità sopravvivenza per circa 20 minuti girando tra +0,5 e -0,5. 
Vediamo il primo gruppo molto basso ai piedi delle creste e li diamo per spacciati avendo vento contro per andare in boa.
Ma come spesso succede quasi tutto il gruppo si salva sempre e mentre io e pochi altri riusciamo ad agganciare meglio una termica che ci permette di fare quota ed avvisarci verso la boa, il gruppo ha fatto la boa e sta andando verso nord est in direzione della End of Speed Section.
Smarcato la boa e fatta la quota per arrivare in goal con efficienza 7 parto anche io per la planata finale ma ormai con molto ritardo rispetto al primo gruppo. Magra consolazione essere stati il primo del mio gruppo ad arrivare in goal.
Chiude primo Maxime Pinot che con il suo E3 M (lui pesa 65kg) abbinato al nuovo imbrago Submarine ha davvero una marcia in più, confermando la superiorità che hanno raggiunto i francesi.
Primo degli italiani un super Denis Soverini quinto, Aaron Durogati 21° e poi a seguire gli altri. X
Le condizioni di oggi sono state veramente al limite e lo testimoniano le 4 emergenze lanciate, la prima sul G-spot dove un B12 in termica ha avuto una chiusura totale, con twist e vela incaramellata.
Due piloti hanno avuto una collisione in termica dove spesso c'è gente molto aggressiva e si fa a sportellate ed un altro è venuto giù nella zona di confluenza dove dia io che Aaron abbiamo avuto il nostro da fare per tenere la vela aperta sopra la testa.
Ai seguenti link potete trovare:
- live tracking per seguire la gara in diretta.

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