domenica 14 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - task 8.

Venerdì 11 settembre.
Oggi è l'ultimo giorno di gara, si sale in decollo prima del solito per provare a iniziare la prova con mezz'ora di anticipo e finire presto in modo che le classifiche siano ufficializzate prima della cerimonia di chiusura che è stata anticipata a questa sera.
Durante la salita in decollo definiamo la strategia della giornata per cercare di recuperare quei 60 punti che ci separano dall'argento al momento al collo degli spagnoli.
La classifica per nazioni non prevede scarti pertanto, se riuscissimo con due dei nostri moschettieri ad arrivare davanti agli spagnoli anche con poco distacco o se due di loro non completassero la prova, la rincorsa sarebbe completata e, per giunta, nell'ultimo giorno senza concedere possibilità di rivincita agli amici Iberici.
Il piano quindi prevede che Joachim e Marco provino a vincere. Joachim con una vittoria ha alla portata il terzo posto assoluto quindi vale la pena rischiare. Marco ha l'amaro in bocca di non essere riuscito a fare una delle sue magie e viste le condizioni meteo, potrebbe essere il suo giorno.
Di contro, Alberto, lo smilzo regolarista del gruppo, insieme a Silvia, fuori dai giochi per le classifiche individuali, penseranno ad assicurarci il podio anche in caso di buco degli altri due, potendo contare su un tesoretto di circa 400 punti di vanraggio sui primi inseguitori, il Regno Unito.
I conti sono fatti, adesso manca solo tradurre in opera il piano.
La giornata si presenta con una spessa copertura e basi molto basse ma si spera possa migliorare.
Le previsioni, per quel che possano valere visto che non ci hanno praticamente mai preso, danno vento da SE proveniente dall'oceano nel pomeriggio, pertanto, viene assegnato un percorso di gara di circa 60 km che prevede una prima parte nella valle che da Castelo porta verso il decollo, per poi andare sulle colline a Sud e finire al solito goal in prossimità di Jerônimo Monteiro in direzione SO.
L'apertura dello start è alle 13:00 e i primi decolli avvengono alle 11:45 ma le condizioni sono deboli e la base intorno a 1300m.
Per massimizzare l'aiuto ai nostri oggi vola anche il Team Leader potendo contare sull'aiuto a terra di Calsos Funes, rivelatosi fondamentale per la logistica del team e per le sue competenze nel primo soccorso. L'obiettivo e andare avanti per verificare quale possa essere la migliore rotta per andare dall'ultima boa al goal e sondare nei vari punti del percorso intensità e direzione del vento in quota che molto spesso è differente da quello che nei giorni precedenti misuravamo a terra e comunicavamo ai piloti.
La prova si rivela difficile per la poca quota che si riesce a fare e l'ombra che copre gran parte del percorso di gara, pertanto, si cerca di stare sotto i cumuli con la base più scura alla ricerca di ascendenze.
Usciti dalla valle che da Castelo porta al decollo, si fa rotta verso sud in direzione della zona collinare delle cave di estrazione del granito nei pressi del paese di Itaoca.
I nostri maschietti sono posizionanti tutti benissimo e pronti per fare la zampata in avanti per staccare gli spagnoli. Silvia resta attardata e non riesce a fare la quota sufficiente per tentare il ricongiungimento con il gruppo. Questo ritardo farà la differenza per la conclusione della gara.
Raggiunta la boa, la prova prevede un lungo traverso di 26km in direzione SO verso il collaudato goal del paese di Jerônimo Monteiro, attraversando una zona di basse colline che è quasi tutta in ombra a meno di piccoli squarci di luce che fanno capolino tra le nuvole. Gianni è già a 20km dal goal quando il gruppo parte dall'ultima boa verso il goal. Segnala ai piloti poco vento ma anche molta ombra, quota massima intorno ai 1200m e la planta media nei traversi che è intorno a 7.
La parte finale della task diventa una lotta per non bucare e circa 2km dalla End of Speed Section (ESS) si è nella piena ombra in prossimità di un valico da superare per poi andare in goal.
Gianni è già atterrato in prossimità della ESS, dopo il valico e chiede a tutti per radio di prestare particolare attenzione perché le condizioni sono difficili ma di continuare a crederci fino alla fine.
Marco è tra i primi e prova ad andare avanti per vincere la prova, poco dietro di lui Alberto e Joachim.
Purtroppo appena prima del valico, costituito da due massici rocciosi dalla classica forma del paõ de açúcar che solitamente sono sempre generosi di ascendenze, la giornata sembra sia finita e non ci sono più ascendenze a causa dell'ombra che permane da tempo. Appena dopo i due "mammelloni", si trova una collina più bassa, anch'essa rocciosa, sul cui versante in direzione del goal stanno termicando decine di Urubu.
Marco atterra prima del passo, Alberto e Joachim resistono e passano diversi minuti in una semi ascendenza alla stessa quota. 
Intanto Yuri Vidic, una "vecchia volpe" slovena, ed il Macedone Martin Jovanosky provano ad andare verso il goal contendendosi la vittoria tra ex compatrioti Balcanici. Raggiungomo la End of Speed Section per primi in circa 1h50' ma atterrano prima della linea del goal.
Per radio Gianni cerca di tranquillizzarli comunicando che ancora nessuno ha raggiunto la ESS e di prendersi il tempo di salire e avere la quota sufficiente per il goal.
Altri provano dopo di loro nella speranza di trovare qualche ascendenza nei 3 km che li sperano dal goal ma fanno tutti la stessa fine.
Ben undici minuti dopo taglia il fine tempo il polacco Jacek Gorski ed è il primo che riesce a completare la prova. 
Le condizioni sono ancora difficili e altri provano a tagliare il fine tempo ed andare in goal ma la maggior parte atterrano prima di raggiungerlo. Dopo circa 5 minuti Alberto riesce a fare qualche metro in più e prova. Taglia il fine tempo ma purtroppo manca il goal per 700m. Anche Joachim finisce per terra.
Si presenta la peggiore situazione possibile, con il rischio che gli inglesi a 400 punti di distanza, se riescono a mettere due piloti in goal ci scalzeranno dal podio.
Pertanto per radio avvisiamo Silvia, unica supersiste, a prendersi tutto il tempo necessario per fare sempre quota massima e arrivare in goal. Cosa fondamentale.
Gli spagnoli mettono un pilota in goal che sarebbe arrivato comunque sufficientemente dietro ad Alberto, se lo smilzo fosse arrivato in goal, assicurandoci la medaglia di argento. 
Ma gli spagnoli non sono ormai un problema perché c'è il rischio concreto che gli inglesi che hanno nel team tre fuoriclasse, Odgen, Ospina e Marley ci tolgano dal podio.
Odgen e Ospina atterrano entrambi dietro ai nostri, resta in volo solo Marley quindi, facendo due conti a mente, anche se dovesse arrivare in goal da solo non avrà tutti i punti necessari per toglierci la medaglia. Gianni tira un sospiro di sollievo.
L'inglese chiude a 22 minuti dal primo e un minuto dopo la nostra Silvia nazionale che nella prova odierna ha dimostrato una ferrea tenacia nel non mollare fino alla fine.
Un'altra giornata nel complesso difficile e lo testimonia il fatto che solo 28 piloti sono arrivati in goal.
Si conclude così il 19° Campionato Mondiale con la Francia dominatrice incontrastata che vince in tutte le categorie.
Nella maschile prende ii primi due gradini del podio con 1° Baptiste Lambert e 2° Honorin Hamard seguiti dalla giovane promessa spagnola Marcelo Sanchez Vilchez.
Nella categoria femminile, ribalta la classifica all'ultima task Costante Mettetal che con l'aiuto di tutto il team, scavalca la statunitense Alexia Fisher e chiude terza l'intramontabile giapponese Keiko Horaki, a conferma del fatto che gli orientali non invecchiano mai. Silvia da un gran recupero e chiude al quinto posto tra le donne e prima tra coloro che utilizzavano vele omologate D e non CCC.
Nella classifica per nazioni, 1° Francia, 2° Spagna e 3° Italia.
Dopo un po' di digiuno riportiamo a casa nuovamente una medaglia.


Joachim Oberhauser 
Alberto Vitale 
Marco Littamé 
Silvia Buzzi Ferraris 
Gianbasilio PROFITI 

Special credits: Carlos Funes.

venerdì 12 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - task 7.

Giovedì 11 settembre.
Come tutte le mattine si sale in decollo alle 8:30. La strada, lunga e polverosa, che porta un cima al decollo, rampa do Ubà, è in fase di ampliamento e per tutta la settima scorsa ci sono stati lavori di sistemazione del fondo che da noi sarebbero neanche immaginabili per un'area rurale in montagna.
La giornata da previsione dovrebbe essere migliore di ieri, meno vento che in basso è previsto da ESE e in quota, dai 1000m, da NO. Il thermal index è previsto tra 1 e 4,5, e le basi cumulo fino a 2600m.

Viene assegnato un percorso di gara di 72km con start in prossimità del decollo, prima boa verso Forno Grande a Nord, il più alto massiccio roccioso dello stato di Espírito Santo, poi inizia un zigzag che ci porta a SO del campo di gara con arrivo in un goal già usato nei gueon5scirsi in prossimità della cittadina di Jerônimo Monteiro.
La partenza è fissata alle 12:45 e alle 11:00 già iniziano i primi decolli.
All'inizio in attesa dell'apertura dello Start le condizioni non sembrano eccezionali e si sale piano e fino a 1400m ma si iniziano a formare i primi cumuli sull'altipiano dietro il decollo e sulle cime più alte.
Di fatto le previsioni si rivelano sbagliate, quota massima per lo start è 1600m ma all'apertura si pare con appena 1300m in direzione di Forno Grande dove la boa cade a 1400m. Arrivati ai piedi delle pendici si fatica a salire e molti provano a girare intorno al cilindro andando a smarcare la boa in sottovento.
Fatta la.prima boa si parte verso sud in direzione di una zona cave di marmo e Marco prova a fare una delle sue magie andando davanti a tutti. Purtroppo non è la sua giornata e il gruppo lo riprende in prossimità della seconda boa.
Sulle colline si fatica a salire e le quote promesse in decollo dal meteoman Marcelo sono una chimera.
Si parte quindi per la zona delle montagne a NO è qualcosa inizia a bucare e tra questi il talento francese Pinot.
Il vento a terra aumenta sino a 30km/h da SSE qualche pilota più basso inizia a comunicare Level 3 ovvero che le condizioni di volo sono pericolose, ma la gara continua.
Sulle montagne in gruppetto riesce a riscattare gli altri e davanti agli altri con vantaggio ci sono l'inglese Odgen ed il naturalizzato inglese Ospita.
Joachim ed Alberto sono con il primo gruppo, Marco un po' dietro avendo scelto di fare una strada diversa e Silvia purtroppo attardata ancora nelle zona delle cave e considerato l'aumento del vento non si starà divertendo.
Il gruppo segue Odgen che si avvia verso la penultima boa ma basso. 
Fatta la boa ci procede verso SE controvento per smarcare l'ultimo turnpoint dal quale si va in goal con vento a 200° rispetto alla rotta facilitando l'arrivo.
Nella planata verso il goal la spunta il francese Lambert che mette un'ipoteca sul titolo di campione del mondo, seguito dal belga Berg e dall'altro francese Hamard.
Primo dei nostri Joachim che chiude ottavo, a poco più di due minuti, poi Alberto quindicesimo a tre minuti. Marco chiede venticinquesimo. Silvia purtroppo non completa il percorso. 
Purtroppo gli spagnoli con cui stiamo contendendo l'argento anche oggi sono arrivati con due piloti molto bene in goal.
Giornata nel complesso difficile e lo testimonia il fatto che solo 33 piloti sono arrivati in goal.

Le classifiche ufficiali di giornata vedono primo Russel Odgen grazie ai tanti leading points guadagnati nella task volando davanti a tutti, secondo Baptist Lambert e terzo Honorin Hamard. Per i nostri abbiamo Joachim ottavo, Alberto quindicesimo e Marco ventiseiesimo.

Nella classifica generale individuale, Joachim sale all'ottavo posto, Alberto al ventunesimo, Marco quarantunesimo e Silvia in ottantunesima posizione e ottava tra le donne.

Nella classifica a squadre purtroppo perdiamo qualche punto dagli spagnoli che allungano a 60 punti da noi, ma stacchiamo di circa 400 punti la squadra che occupa la quarta posizione.

Domani ultimo giorno di gara e si proverà a mettere pressione alla Spagna che sono ad oggi con i suoi piloti non ha mai sbagliato.



giovedì 11 settembre 2025

19th Paragliding World Championship - Castelo.


Siamo giunti al penultimo giorno di gara di questi campionati mondiali di parapendio.
Lo spostamento da Andradas a Castelo deciso quando la macchina organizzativa sarebbe già dovuta essere a lavoro ha comportato qualche problema ma in qualche modo il team di Frank Brown ci ha messo una pezza.
Dopo 6 task la classifica individuale vede si primi tre posti tre francesi e questo la dice lunga su quanto alto i transalpini hanno portato il livello. In ordine abbiamo Lambert, Hamard e Wirtz.
Primo degli italiani Joachim O. 8°, poi Alberto V.  46°, Marco L. 55°, Silvia B.F. 76° e 7° tra le donne.
Nella classifica a squadre siamo terzi dietro a Francia al primo posto ea soli 54 punti dalla Spagna.
Le condizioni, fatta eccezione per i primi giorni in cui la pioggia ha comportato l'annullamento delle prove, sono buone ma il vento forte ha condizionato almeno tre delle prove sinora disputate e causato anche qualche incidente con un particolarmente grave che ha visto protagonista un pilota belga attualmente ricoverato in ospedale.
Il vento, protagonista di questo mondiale, ha causato lo stop della prova di ieri proprio quando i nostri portacolori erano in posizione favorevole per arrivare tra i primissimi. A causa della modalità di scoring la posizione per attribuire il punteggio viene calcolato 5 minuti prima del momento in cui la prova è stata fermata e pertanto la classifica finale ha visto il primo gruppo con tutti i piloti a pochi punti di distanza e ciò ci ha fatto recuperare solo pochi punti rispetto ai nostri diretti rivali per la medaglia d'argento, gli spagnoli.
Oggi si prospetta un'altra giornata con vento da SE proveniente dal mare nei bassi strati e NO in quota, pertanto ci sia aspetta della turbolenza all'incontro tra le due masse d'aria.

Per seguirci:

 

giovedì 14 agosto 2025

Paragliding World Cup 2025. Krushevo, North Macedonia. Task 5.

La giornata sembra promettere della stabilità in basso e viene assegnato un tema di gara di circa 84km.
Il grande cilindro dello start pilon taglia da NE a SO il pendio del decollo, la prima boa è dalla parte opposta della valle verso SE. Poi bisogna spingersi a sud per circa 30km per poi tornare verso ovest con cilindro in uscita, nuovamente a est per poi andare in goal in direzione ovest.
Il tema di gara realizzato con cilindri molto grandi permette di scegliere le traiettorie in relazione alla meteo, considerando cumuli e direzione del vento.
Appena in volo si percepisce che la giornata è più stabile del previsto e si fatica a salire. Una mina consente ad un nutrito gruppo di superare il tappo di inversione e salire velocemente oltre i 3000m, tenendo sempre a mente il limite di quota fissato poco più in alto.
Altri non riescono a sfruttare il ciclo buono e restano più bassi.
Alle 1315 si parte verso la prima boa ma prima si iniziare la lunga traversata della piana in molti si spostano verso sud lungo la cresta sfruttando la brezza che ha iniziato a soffiare da ovest, nel gruppo ci sono quasi tutti i nostri. Altri puntano direttamente verso est ma finiscono subito bassi in piana tra questi Alberto.
Il gruppo che ha scelto di rimanere sulle creste sembra avere vantaggio, infatti raggiunge i fuggitivi in prossimità del ferro di cavallo con molta piu quota. Hamard prova subito a scappare davanti andando più volte ben al di sotto dei 1000m di quota. Sembra essere la sua giornata perché trova sempre ascendenza per rifare quota nonostante sia, in pratica, solo lungo una traiettoria ottimizzata molto più a sud di tutto il resto del primo gruppo dove ci sono Joachim, Gianni e Tommaso. Marco e Matteo hanno scelto una rotta piu a nord e si trovano indietro con Federico alle loro spalle.
Fatta la boa, prima di iniziare la lunga discesa verso sud in piana si fa quota cercando di sfruttare al massimo la termica che è molto scarrocciata dal vento da sud particolarmente sostenuto.
Joachim parte con poco meno di 1800m insieme a Tommaso e Gianni, mentre Hamard si ferma ancora e riesce a fare 100m in più che si riveleranno decisivi.
Alberto arriva basso sotto la termica e quando il gruppo parte si trova a circa 1100m. Matteo avendo tenuto una traiettoria molto a nord rimontando il vento verso la zona di ascendenza atterra.
Mentre il primo gruppo fatica ad avanzare verso la boa, chi era rimasto dietro ne approfitta per fare quota e cercare di trasformare lo svantaggio in un vantaggio.
Tra i primissimi ad arrivare alla boa a sud ci somo Joachim, Tommaso e Gianni ma pagano cara l'intraprendenza con tutto il primo gruppo, tranne Honorin, in quanto in basso il vento è decisamente forte ed è impossibile girare le ascendenze. Atterrano pressoché tutti i boa.
Fatta la boa chi è riuscito a restare in volo si fa scarrocciata verso nord dal vento mentre gira termica e di tanto in tanto cerca di spostarsi verso ovest per smarcare la boa successiva.
Diventa una lotta alla sopravvivenza.
Davanti a tutti c'è Honorin, ormai da solo essendosi liberato del primo gruppo. Dietro Alberto, Marco e Federico che però atterra prima della boa. 
Marco di fa scarrocciata ma in direzione NE allontanandosi dalla boa mentre Alberto riesce ad andare dietro ad Honorin.
Fatta la boa in uscita verso ovest si torna verso la città di Prilep in direzione NE per poi percorrere l'ultimo tratto verso il goal in direzione NO.
Vince con vantaggio Honorin che grazie al risultato riesce a ribaltare la classifica balzando al secondo posto della classifica generale.
Ottimo Alberto, secondo al tempo ma terzo in classifica task, unico degli italiani a completare il percorso in una giornata molto difficile. 
Purtroppo entrambe del giornate seguenti non hanno permesso di volare per il forte vento da Ovest e così si chiude la competizione con due task e mezza volate in uno dei posti che sulla carta offre la massima affidabilità in termini di giornate volabilità durante l'estate.



Paragliding World Cup 2025. Krushevo, North Macedonia. Task 4.

La giornata si presenta come tutte le mattine con un bel sole che già dalla 5:30 del mattino inizia a illuminare la vallata.
Nessuna formazione nuvolosa all'orizzonte solo della fischia a Nord causata da un imponente incendio che da giorni sta devastando una impervia zona montuosa e che sta richiedendo l'aiuto dei paesi vicini non disponendo la Macedonia di assetti aerei antincendio.
Viene assegnato un tema di gara di 103km che prevede la partenza alle 13:15 con un primo tratto verso NO per raggiungere una collina isolata nella piana prima di raggiungere l'abitato di Prilep, e poi un zigzag verso sud per arrivare al goal che si trova a sud della cittadina di Prilep.
Le previsioni danno la possibilità di ingresso di vento da Ovest in decollo, pertanto, appena finito il breafing iniziano i decolli. 
Purtroppo il vento inizia a soffiare da ovest già alle 12:15 rendendo impossibili i decolli.
I piloti iniziano quindi, sotto il sole cocente, la risalita del pendio per portarsi al decollo esposto a Ovest. È una gara nella gara essendo il decollo piccolo e non adatto più di tre piloti. Gianni arriva per terzo e si prepara per decollare. Le condizioni sono critiche perché ci sono raffiche intorno ai 30km/h e per di più la direzione del vento è da NO non particolarmente favorevole per quel decollo.
Un pilota parte e dopo diversi sgrulloni riesce a salire oltre la quota del decollo. Nel frattempo i pochi piloti che erano riusciti a decollare dal decollo ufficiale a est hanno raggiunto i 2400 e faticano ad avanzare in direzione ovest. 
A questo punto il Meet Director chiede ai piloti in volo di riportare feedback sulle condizioni e appare chiaro che sopra i 2600 ci sono già 40km/h divento. Pertanto la task viene annullata.

Stay tuned.


lunedì 28 luglio 2025

Paragliding World Cup 2025. Krushevo, North Macedonia. Task 3.

Siamo giunti a giovedì e ci si aspetta una giornata migliore rispetto alla precedente.
Il percorso di gara assegnata dal task committee prevede 94 km con uno start pilon in uscita per dirigersi verso sud per circa 32 km, in prossimità dell'abitato di Budakovo, attraversando tutta la piana da NO a SE.
Poi si và all'estremità nord della piana oltre Prilep, percorrendo ulteriori 32 km, poi nuovamente a SO per 17km verso il costone e infine ultimo tratto verso la End of Speed Section (ESS) che si trova a Nord a 7 km, tra il costone del decollo e la linea di colline appena a est della base della montagna su cui è arroccato il paese di Krushevo.


La partenza è fissata alle 12:45. Le condizioni di termica sul decollo e sul paese di Krushevo sono buone e ci consentono di attendere l'apertura dello start pilon tra i 3000 ed i 3200 m a base cumulo, tenendo ben in conto che c'è un limite di quota fissato 3350m. 
Durante l'attesa si formano cumuli isolati che seguono la cresta verso sud e rappresentano una buona scelta per andare alla prima boa anche se non sono sulla traiettoria ottimizzata.


Si parte e tutti seguono la cresta cercando di sfruttare i cumuli che ci sono ma che si formano dal versante ovest pertanto per raggiungere l'ascendenza bisogna allontanarsi leggermente dalla traiettoria ideale. Alberto a questo punto decide di ritornare sull'ottimizzata e puntare al "ferro di cavallo". Pagherà cara questa scelta solitaria perché arrivando basso atterrerà senza neanche raggiungere le collinette.
Il gruppo prosegue lungo il crinale per poi fare una leggera deviazione verso SE in direzione della boa. Tutti i nostri sono messi in buona posizione e raggiungendo la boa tra i 2000 e i 2100m di quota.
Adesso inizia un lungo tratto di 32km in pianura per tornare a Nord. La rotta ottimizzata passa a est del ferro di cavallo ma il gruppo punta verso di esso per fare pieno di quota in un posto sicuro e avventurarsi nella piana.
Pinot parte per primo mentre il gruppo si ferma a fare quota appena dopo la boa ancor prima di raggiungere il "porto sicuro" del ferro di cavallo. Il francese raggiunge quindi per primo le collinette al centro della piana e riesce così a prendere un vantaggio di quota di circa 400m sul gruppo. 
Nel primo gruppo ci sono Joachim e a seguire Paolo, Marco, Gianni, Tommaso, Matteo, un po' più attardato Federico.
Maxime Pinot capitalizza il vantaggio di quota e riesce sempre ad arrivare prima sulla termica successive salite prima dell'arrivo del gruppo mantenendo sempre circa 400m vantaggio di quota.
Joachim prova a forzare e va avanti basso verso la boa che smarca, appena dietro a Pinot che è a 2050m, a 1300m, seguono Tommaso e Paolo e Matteo a 1500m, mentre Gianni e Marco si fermano a girare un buon valore prima della boa che gli consente di smarcare il turno point con più di 2000m e arrivare sopra al primo gruppo che si dirige verso SO. Davanti a tutti c'è ancora Pinot seguito a 1,5km da Andy Tallia e Giulien Garcia, poi il gruppo a circa 2,5km.
A circa 23km dal goal il primo gruppo si ricompatta su una termica su cui Gianni riesce ad arrivare sopra alla quota di Pinot che l'ha trovata per primo. Nello sciame di vele che salgono ci sono tutti i nostri, solo Marco resta dietro di 1,5km.
A 1850m Pinot parte per primo verso l'ultima boa, lo seguono in ordine Gianni, Tommaso, Joachim, Matteo e Paolo. 
Il gruppo segue Pinot che tiene una traiettoria che si allontana dal percorso ottimizzato e punta verso i piedi del costone sulla cui verticale ci sono dei cumuli indicatori di ascendenze.
Trovata una debole termica si fa qualche giro mentre il gruppo degli inseguitori va dritto sul percorso ottimizzato e trova una buona ascendenza. Nel frattempo ha ripreso il gruppo anche Marco mentre Federico resta attardato di circa 7km. Pertanto ci si ricompatta nuovamente in questa nuova ascendenza dove raggiunte quote tra i 1600m ed i 1750m i alcuni piloti partono alla ricerca forse dell'ultima termica che consentirà di arrivare in goal, tra questi Joachim, mentre Gianni e gli altri seguono dopo aver superato i 2000m e con efficienza richiesta per il goal di circa 9,5 ma a 2,5 km dai primi.
A circa 3km dalla boa si trova una nuova ascendenza dove tutti i primi si ricompattano nuovamente eccetto che Hamard che prova il colpaccio e va direttamente a smarcare la boa con circa 270m sul terreno ma pagherà caro l'azzardo perché perderà diversi minuti prima di fare la quota necessaria per il goal.
Tra i primi a raggiungere la boa per poi iniziare la planata verso nord a favore di vento ci sono  A. Tallia e R. Berg.
I primi dei nostri a smarcare l'ultima boa sono Joachim, Matteo Tommaso e Gianni con un distacco di circa 1,5km dal primo. Seguono più staccati Paolo, Marco e Federico.
Taglia la ESS per primo e arriva in goal il francese Andy Tallia in 02:22:15, con una media di quasi 36km/h.
Joachim, ancora primo degli italiani chiude nuovamente al quinto posto a 31".
Seguono Matteo a 1'35", Tommaso a 1'51", Gianni a 2'01", poi Paolo a 3'51", Marco a 4'53" e Federico a 14'37".

Con la prestazione di oggi Joachim sale in seconda posizione in classifica generale.

Stay tuned.




venerdì 25 luglio 2025

Paragliding World Cup 2025. Krushevo, North Macedonia. Task 2.

Dopo l'annullamento del primo giorno di gara per le condizioni proibitive in decollo ed in atterraggio e del secondo giorno (martedì) per il vento ancora forte da ovest, mercoledì finalmente si aprono le danze.
Viene assegnato una prova di 94km, che ci farà realizzare un triangolo nella parte nord della piana con un primo vertice a nord, in prossimità dei rilievi che chiudono nella parte settentrionale l'altopiano, poi si scende a verso sudest oltre l'abitato di Prilep, per più tornare a ovest verso il costone a sud della città di Bitola ed infine si torna a nord per il fine tempo ed il goal.
La partenza è fissata alle 13:15 e si decolla già dalle 11:45 appena dopo il briefing perché c'è sempre il rischio che la brezza da est, che risale il pendio del decollo al mattino, con il passare delle ore e la rotazione del sole, possa essere sopraffatta dalla brezza termodinamica da ovest rendendo impossibile il decollo.
Tutti gli italiani riescono a decollare in tempo e le condizioni di termica sono leggermente turbolente ma buone e permettono di fare subito quota in attesa dell'apertura dello start pilon.
Alle 13:15 si parte a circa 2900m di quota in direzione NNE, lasciando la creste e affacciandosi sulla pianura. Arrivati in prossimità della prima boa a tutta velocità c'è una potente termica ad aspettarci. Si fa quota, si prosegue verso il cilindro smarcando il turnpoint poco più a ovest rispetto al punto ottimizzato e da circa 2400m si inizia una lunghissima planata di 36km in direzione SE verso.
Arriviamo alla boa tutti in buona posizione e alti, in particolare Alberto che da dietro controlla. Marco, Tommaso, Matteo, Alberto e Federico fatta la boa partono tra i primi verso SO con un gruppetto seguendo la rotta ottimizzata, mentre Joachim e Gianni decidono di puntare a ovest, in direzione del famigerato "ferro di cavallo", una formazione collinare che è un punto di innesco particolarmente efficace di termiche. Paolo per uno start fatto male resta attardato.
La scelta del ferro di cavallo paga perché mentre chi si trova sul percorso ottimizzato arranca a 1400-1600 m le colline regalano termica forte fino a oltre 3000m.
In prossimità della boa il gruppo che ha scelto l'ottimizzazione di deve fermare a girare a 1100m mentre il gruppo con Joachim e Gianni ha vantaggio di quota, fatta la boa si cerca di fare il pieno per andare in direzione dell'End of Speed Section (ESS) che dista 18km. Joachim trova una buona ascendenza e si porta a 2900m con la quota per andare in goal, mentre gli altri partono con circa 2300m.
Si procede in trenino verso nord e dei nostri ci sono in ordine Joachim, Gianni, Matteo, Tommaso, Marco, Alberto e un po attardato Federico.
Verso la ESS il primo gruppo che è riuscito a salire fino ai 2900, tra cui Joachim, non si gira più praticamente nulla. Gli altri devono invece fermarsi a girare prima della ESS e accumuleranno del ritardo.
Taglia la ESS per primo e arriva in goal Marcos Sancho Fernández, giovane pilota spagnolo, in 02:23:25, con una media superiore ai 35km/h.
Joachim, primo degli italiani chiude al quinto posto a 31" avendo potuto trasformare il vantaggio di quota in velocità.
Seguono Gianni a 7'42", Marco a 7'51" (31°), Alberto a 9'29" (74°), Tommaso a 9'59" (64°), Federico a 15' (95°). Purtroppo Matteo dopo aver tagliato la ESS non riesce ad arrivare in goal.
Come prima giornata Joachim si conferma in grande forma, mentre gli altri hanno capitalizzato poco la buona gara fino all'ultima boa.

Stay tuned.


martedì 22 luglio 2025

Paragliding World Cup 2025. Krushevo, North Macedonia.

Siamo giunti oltre il giro di boa di una stagione gare funestata da condizioni meteo non favorevoli che, almeno per le gare italiane, hanno visto l'annullamento, per il secondo anno consecutivo, del Montegrappa Trophy, probabilmente la gara più importante dell'anno per il livello dei piloti iscritti, di molti meeting della lega piloti italiana che rappresentano delle opportunità uniche di allenamento e confronto tra i piloti italiani per arrivare pronti alle gare più importanti, e come ciliegina sulla torta, ai campionati italiani disputati a Courgnè le condizioni meteorologiche non hanno permesso di disputare un numero sufficiente di prove per attribuire i titoli di campione italiano 2025 per le varie categorie.

Con tutte queste premesse l'aspettativa per questa quarta tappa di coppa del mondo in uno dei siti di volo con la più alta volabilità è molto alta.
I piloti italiani presenti sono otto, Alberto Vitale, Joachim Oberhauser, Marco Littamé, Matteo Giuliani, Tommaso Carlini, Paolo Veratti, Federico Nevastro e Gianbasilio Profiti, purtroppo nessuna rappresentanza femminile.
Il sito di volo è ormai ben noto a quasi tutti, assurto alle destinazioni di volo più gettonate da più di un decennio, grazie a un'orografia particolarmente favorevole alle competizioni, con un immenso altopiano su cui si affaccia, da circa 1400m, il piccolo ma accogliente abitato di Krushevo, unitamente ad una meteorologia che in estate regala un clima secco, senza precipitazioni e con venti mediamente deboli.
Krushevo ha già ospitato competizioni importanti quali coppe del mondo, un mondiale e nel 2026 ospiterà i campionati europei.
La gara di Coppa del Mondo di quest'anno si preannuncia come la gara più importante dell'anno per livello dei piloti partecipanti, ci sono tutti i più forti al mondo, dopo i mondiali che si disputeranno a settembre in Brasile.

Con tutte queste premesse ci si aspettava un inizio di gara scoppiettante, invece, dopo due giornate di allenamento in cui si è volato il primo giorno di gara, lunedì 21 luglio, si va in decollo e viene assegnato un percorso di 72km che, stante le previsioni di vento sostenuto da ovest, prevede di scendere a sud per circa 30km fino a Bitola rimanendo sul versante ovest del crinale che delimita ad occidente la piana, per poi tornare verso nord per altri 30km.
Il decollo scelto per la giornata è quello esposto a ovest che non è preparato per consentire la partenza veloce di 130 piloti quindi viene data una ampia finestra di decollo con start della gara alle 14:00.
Purtroppo, dopo il decollo di circa 50 piloti, il vento in decollo è aumentato e, prima ha determinato la chiusura temporanea del decollo e poi l'annullamento della prova.

Le previsioni meteo per il giorno seguente non sono delle migliori e prevedono una intensificazione del flusso occidentale e ciò viene confermato infatti già la mattina alle 9:00 mentre si fa colazione si percepisce già una brezza piacevole ma inusuale per l'ora. Infatti alle 9:45 la prova viene cancellata e l'inizio delle danze rimandato a mercoledì.
Pertanto, tempo libero per relax, controllare l'attrezzatura e misurare i fasci o fare un po' di turismo al lago di Ohrid.
Stay tuned.